“Ridurre la quantità di rifiuti e sviluppare nel tempo una tariffa più equa”: è l’obiettivo dell’ecuo-sacco, il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti indifferenziati che verrà adottato a Cernusco a partire dal prossimo 1 giugno.
La previsione di CEM Ambiente SpA – società a capitale pubblico che gestisce i servizi di igiene urbana di 49 Comuni dell’Est Milanese, costituita dai Comuni soci, insieme alle Province di Milano e Monza-Brianza – è di arrivare nel 2016 a produrre solo 3.396,28 tonnellate di rifiuto secco indifferenziato.
Purtroppo l’amministrazione non ha ancora reso noti i valori delle quantità di tale rifiuto gestite nel 2014 ed il 2015 dalla Cernusco Verde, elementi importanti che servono come base di valutazione per verificare l’efficacia della nuova modalità di raccolta.
Al momento possiamo solo prendere come riferimento l’ultimo dato disponibile del 2013 con 4.708,96 tonnellate: significa una riduzione del 28%. L’assessore all’ecologia Ermanno Zacchetti è più ottimista: la riduzione a suo avviso sarà di più del 50%, tant’è vero che sulla base di questa previsione è stata ridotta nel contratto di servizio la cadenza di raccolta che passa da due volte la settimana ad una sola.
Si tratta di una variazione sensibile della frequenza del servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati (per l’umido rimane la cadenza bisettimanale) che dovrebbe avere ricadute sulla gestione collegata di tale rifiuto. Centrare l’obiettivo di dimezzare le tonnellate di secco dipenderà dalla “bravura” dei cittadini, secondo l’assessore che appunto fa appello al civismo ed alla buona volontà dei cernuschesi.
Introdurre comportamenti (più) virtuosi in senso ecologico non è mai semplice, né immediato, specie quando ci si rapporta con le comunità che tendono ad avere comportamenti conservatori delle abitudini precedenti e sono inclini al cambiamento solo a fronte di effettivi ed evidenti benefici oppure a causa di eventi che causano discontinuità forti (tipo calamità). Per questa ragione appare improvvido lo scarso tempismo – solo un mese prima dell’inizio della sperimentazione – con cui si è iniziata la distribuzione dei rotoli di ecuo-sacchi spettanti alle famiglie (circa uno ogni due settimane) e del tutto inadeguato per tempo e modi l’unico momento di confronto pubblico con la cittadinanza, convocato per il prossimo martedì 17 maggio. A venti giorni dall’avvio del nuovo servizio pensare che un'”Assemblea pubblica informativa per la presentazione del progetto Ecuo Sacco” basti ad offrire le risposte a tutte le domande che in questi giorni circolano in rete è un’ingenuità oppure un modo calcolato per coprire l’assenza di coinvolgimento (sino a questo momento) della cittadinanza e delle associazioni che si occupano di ambiente e territorio in un progetto legato ad una buona pratica civica.
Ma c’è di più dietro la diffidenza sinora emersa dai commenti in rete: la nuova modalità di raccolta prelude (o preluderebbe), dopo la positiva sperimentazione, ad un servizio di gestione dei rifiuti meno oneroso per i cittadini, meglio, porterebbe a tariffe più eque rispetto alla tassa sui rifiuti.
Nel 2013 a Cernusco la spesa per annua per abitante per il servizio di igiene urbana era di 126,83 euro, valore fra i più elevati rispetto a quelli analizzati in uno studio della SDA Bocconi usato come strumento di valutazione dell’adeguatezza del servizio. La CEM presenta un costo di 102,44 euro per abitante all’anno ed ha esposto una previsione per il 2016 di costi per il comune di Cernusco pari a 1.135.510 euro*.
Ma questi sono i grandi numeri cui speriamo si possa presto avere dei riscontri rispetto ai costi degli anni precedenti, ciò che invece ciascuna delle 16.400 utenze domestiche si aspetta è una riduzione effettiva della TARI a fronte di un comportamento virtuoso.
Perché quest’aspettativa non sia solo un’illusione è necessario che l’amministrazione faccia chiarezza rispetto agli obiettivi che si pone il progetto: ad esempio, a fronte di una riduzione del 25% del rifiuto secco entro il primo semestre di sperimentazione, ci sarà una riduzione della TARI del X%. Si può fare: l’ecuo sacco è infatti tracciabile grazie al un codice, inoltre sulla CEM card si potrebbero caricare le quantità di rifiuti selezionati (carta, vetro, plastica, compost**) e così si verrebbe a premiare chi ha comportamenti virtuosi.
Occorre cioè passare da: “se lo butti, ti multo” a “ti premio se mi porti rifiuti ben differenziati”.
Nello stesso tempo è necessario che venga istituito un osservatorio cittadino che valuti l’andamento del servizio, le sue criticità e l’operato del gestore. Tale ambito deve comprendere rappresentanti di tutte le parti coinvolte dal progetto, in primo luogo i cittadini, l’ambito del civismo organizzato, gli amministratori dei condomini, il gestore del servizio, l’amministrazione e, soprattutto, figure di mediazione.
Senza queste premesse il prossimo anno ci ritroveremo, se va bene, le stesse tariffe, qualche multa, ecuo-sacchetti di plastica costosissimi e non sapremo mai se la nostra attenzione per la raccolta differenziata sarà servita a far diminuire le quantità di indifferenziata.
*(fonte: TRATTAMENTO RIFIUTI ANNO 2016 – Allegato a relazione di Budget prot. 2446 del 19 novembre 2015)
**a proposito di compost: che fine ha fatto l’impegno del “conferimento gratuito ai privati che dispongono di spazi adeguati, di una compostiera da 300-400 litri” (vedi Cernusco Fuori dal comune – dic. 2015)?
L’occasione importante che ci sta davanti per il giorno 17 maggio è unica. L’incontro va orientato, fin da subito e dopo i convenevoli di rito, come una vera e propria Assemblea Pubblica con tanto di Presidente-Moderatore, Segretario, verbale, ecc. Ciò probabilmente, sconvolgerebbe i “piani” di chi con “scarso tempismo … ecc. ecc.””. Non c’è alternativa se si vuole crescere, dialogare, e confrontarsi davvero e passare da un “atto informativo” come previsto nell’invito ad un evento partecipativo; non un finto dialogo travestito da monologo unilaterale autogestito magari condito dai classici “tre minuti-tre” per ciascuno. Un’ Assemblea così gestita serebbe un avvenimento “dissacrante” e per la prima volta accadrebbe a Cernusco.
implicherebbe una reale sperimentazione di pratiche deliberative per la cittadinanza. Sinora accuratamente evitate da chi governa. Sarebbe invece il momento e l’occasione.