“Non parlateci come politici, il risultato dell’ecuo sacco sarà il ritiro una sola volta alla settimana della m. di uomini ed animali”: è così che sintetizza una signora come funzionerà l’eco sacco a Cernusco (la nuova modalità di raccolta dei rifiuti indifferenziati che entrerà in vigore il 1° giugno) dopo più di un’ora di discussione nell’assemblea organizzata dall’amministrazione comunale per spiegare il nuovo progetto agli anziani. E la risposta è stata: “Cernusco è l’unico comune fra quelli aderenti a CEM che ha ancora due raccolte a settimana”. E ancora, alla domanda su quali sanzioni si andrà incontro qualora nell’ecuo sacco si trovassero rifiuti che invece dovevano essere differenziati, la risposta è stata il rimando al Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti. Non propriamente la risposta più adatta ad un anziano, anzi un cittadino che chiede risposte.
A quindici giorni dall’inizio alla nuova modalità di raccolta rimangono ancora aperti molti punti e permane una sgradevole sensazione di scarsa trasparenza per la mancata comunicazione dei dati di partenza che dovrebbero servire proprio per valutare il progetto.
Eppure nella Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti per la forma di affidamento al CEM si legge chiaramente che occorre far riferimento a precisi obiettivi:
Bene, a tutt’oggi e nonostante le ripetute richieste a sindaco ed assessore all’ecologia, non conosciamo ancora quali siano i valori di tali indicatori per il 2014 e per il 2015. Eppure dei dati esistono, se fra i comuni Ricicloni Cernusco è al 34° posto a livello provinciale e sconta ormai diversi anni di raccolta differenziata ferma allo stesso valore – sia pur elevato – del 65%.
L’obiettivo è quello di produrre meno rifiuti indifferenziati e quindi dover far fronte a minori costi di smaltimento, avere più rifiuti selezionati meglio da cui ricavare più guadagno, minori costi nella gestione del servizio di raccolta. L’amministrazione comunale però intende realizzare tutto questo attraverso la riduzione immediata del servizio che passa da due raccolte a settimana ad una sola e con un sistema che invece che premiare i comportamenti virtuosi, multa e penalizza economicamente chi differenzia male.
Il comitato Bene Comune Cernusco, che sin dal 2014 ha sottolineato la necessità di stabilire una connessione virtuosa con i cittadini per migliore il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti* (vedi Azioni positive verso una città a Rifiuti zero e Rifiuti: un’analisi dell’andamento negli ultimi dieci anni a Cernusco) torna a chiedere all’amministrazione che renda noti i dati relativi agli indicatori per il 2014 e 2015 e che venga istituito
un osservatorio cittadino che valuti l’andamento del servizio, le sue criticità e l’operato del gestore. Tale ambito deve comprendere rappresentanti di tutte le parti coinvolte dal progetto, in primo luogo i cittadini, l’ambito del civismo organizzato, gli amministratori dei condomini, il gestore del servizio, l’amministrazione e, soprattutto, figure di mediazione.
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