Nel fine settimana che il Ministero dei Beni Culturali dedica alle Giornate Europee del Patrimonio, che a Cernusco hanno visto in campo diverse iniziative, il comitato Bene Comune Cernusco ha deciso di visitare alcune delle cave del suo territorio.
Perché il “territorio” va considerato “patrimonio”, bene comune della nostra comunità.
Nel comune di Cernusco le cave sono numerose, anche se sono una realtà di cui la maggior parte dei cernuschesi non ha percezione, lontane come sono dal centro cittadino e nascoste in ambiti marginali del suo territorio.
Per alcune, ormai inattive da decenni, nessun intervento di ripristino ambientale è stato realizzato dai concessionari, sono abbandonate e prive pure di recinzione , costituendo un serio pericolo dal momento che i fronti di escavazione sono molto ripidi e di facile accesso.
Altre aree, che oggi sono campi coltivati, sono recintate e riportano l’indicazione “scavi”, segno che anche lì presto inizierà l’attività di estrazione
Per altre basta scalvare il guard rail della provinciale e si incrociano subito le testimonianze dell’attività estrattiva
Eppure a pochi passi, nel vicino comune di Brugherio, quella che era una ferita aperta del territorio è stata trasformata in una risorsa, in un “patrimonio” di cui usufruisce tutta la popolazione.
E’ il parco Increa: quello che era un campo e che negli anni ’60 era diventato una grande cava di sabbia e ghiaia è stato trasformato in un parco.
A Cernusco l’unica area estrattiva che era stata trasformata in parco, il parco degli Aironi, è stata abbandonata, colpevolmente lasciata priva di manutenzione da dieci anni, ora non è fruibile. Per di più, su una parte c’è un progetto di cessione ad un privato che la utilizzerà per ampliare un centro commerciale.
Eppure il territorio è patrimonio della comunità. Nel giorno del patrimonio abbiamo voluto ricordarlo visitando le aree ed i siti dimenticati ed in pericolo del nostro comune.
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