#PGT: AAA AMMINISTRAZIONE CORAGGIOSA CERCASI

Cari consiglieri,

i prossimi mesi saranno cruciali per il futuro di Cernusco: la variante generale del Piano di Governo del Territorio determinerà l’evoluzione della nostra città. Le scelte fatte ormai dieci anni fa saranno rimesse in discussione e verranno formulati gli indirizzi che disegneranno il nostro futuro.

La pianificazione urbanistica ha profonde, estese e durature ripercussioni sul territorio e sulla qualità della vita della comunità che lo abita, più di ogni altra materia: da decisioni quali la collocazione di una scuola o l’edificazione di un terreno non si può, letteralmente, tornare indietro.

E queste decisioni vengono prese attraverso una lunga procedura di natura in gran parte tecnico-amministrativa, da cui resta di fatto esclusa la maggior parte della cittadinanza per l’oggettiva complessità dei temi trattati. Il linguaggio dell’urbanistica e un corpo normativo estremamente articolato hanno negli anni eretto un muro tra la pianificazione territoriale e i cittadini, eppure poter comprendere quale sarà il volto futuro della propria città ed esprimere il proprio parere in merito pensiamo siano elementi fondamentali del patto che lega cittadini ed eletti.

LA COMPLESSITA’ NON PUO’ ESSERE UN ALIBI PER L’ESCLUSIONE

Pensiamo che debba essere fatto ogni sforzo possibile per coinvolgere i cittadini nel percorso che definirà il nuovo PGT. I tempi sono maturi per un salto di qualità verso una modalità di partecipazione che promuova una dialettica ragionata e argomentata ed investa nella formazione di una cittadinanza preparata e responsabilizzata. Che sappia andare oltre “le chiacchiere da social”. 

Come? Con l’istituzione di un comitato formato da un gruppo di comuni cittadini (potrebbero essere tra venti e trenta) che, informato sulle ipotesi in esame e fornito di adeguati strumenti per comprenderle, possa interloquire sin dall’inizio con l’amministrazione esprimendo valutazioni e proposte. Tali cittadini, estratti a sorte con criteri che portino a rappresentare demograficamente l’intera città, dovrebbero poter maturare il proprio parere in modo informato grazie a un processo fatto di momenti di condivisione e di approfondimento, materiali da analizzare e possibilità di consultare esperti.

UNA CITTADINANZA ATTIVA E COINVOLTA È CORRELATA ALLA QUALITA’ DEL GOVERNO DI UN TERRITORIO

L’obiettivo ultimo di questa proposta non è di modificare o interferire con le funzioni del Consiglio Comunale, tantomeno con l’operato dei tecnici comunali, ma semplicemente di colmare il gap di trasparenza e partecipazione di uno dei procedimenti amministrativi più delicati e strategici per una città.

UN GIOCO CHE HA SOLO VINCITORI

I benefici di un’iniziativa fortemente innovativa come questa sono molteplici. Si tratterebbe di un esempio concreto di democrazia partecipata in cui le decisioni beneficiano del contributo diretto di cittadini svincolati da interessi di parte, sensibili a esigenze trasversali e ad obiettivi di lungo termine. Sarebbe un’occasione per rafforzare il dialogo tra i cittadini e la politica, in questo momento storico più che mai necessario, demolendo l’idea diffusa che la scarsa trasparenza, in fondo, faccia comodo. Rappresenterebbe un investimento nella formazione di persone consapevoli su una materia tanto importante quanto ostica come l’urbanistica. Infine, la comunità di Cernusco sul Naviglio diventerebbe un esempio a livello nazionale collocandosi in una posizione di netta avanguardia e ci sarebbe un ritorno d’immagine estremamente positivo per l’Amministrazione.

AAA AMMINISTRAZIONE CORAGGIOSA CERCASI

Siamo convinti che l’impegno e il coraggio che, ne siamo consapevoli, sono richiesti per intraprendere questa strada saranno ampiamente compensati dai benefici che ne ricaveremo come comunità.

Vi chiediamo di valutare questa proposta e di aiutarci a promuoverla.

In attesa di un vostro riscontro, rimaniamo a disposizione per qualsiasi esigenza di approfondimento.

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8 commenti

  1. Daniele Cassamagnaghi

    non è questione di coraggio bensì di volontà da parte dell’amministrazione. La maggior parte di ciò che chiedete è previsto dalla legge regionale. La partecipazione deve essere assolutamente garantita perché anche prevista specificatamente . Sono d’accordo con tutto ciò che avete scritto

    • Bene Comune Cernusco

      La ringraziamo della condivisione, ci farebbe piacere poter davvero sperimentare canali di discussione sulla pianificazione urbanistica, un tema importante per il futuro della città ma che spesso risulta troppo complesso che la maggior parte dei cittadini. Possiamo provare ad aprire un dibattito e capire cosa si può fare?

    • Sonia Gorla

      Buonasera,
      da comune cittadina cernuschese Le dico grazie. Basta consumo del territorio, compensato dal piantare alberi che poi vengono lasciati a se stessi, non potati per anni… Con la speranza, ovvio, che i buoni propositi diventino poi fatti concreti!
      Cernusco sul Naviglio, a mio parere, si meriterebbe di più di cio’ che ha ora… Soprattutto a livello educazione civica e cura della città siamo caduti in basso. Tutto e’ permesso , vandalismi e incuria ovunque. Perché? Nessuno si accorge, ad esempio, che il centro paese e’ diventato un orinatorio per cani? Muri, cestini, fioriere, pilomat… No dai, non e’ questa la Cernusco del futuro!
      Grazie per cio’ che potrete fare per una Cernusco migliore!
      Sonia Gorla

      • Ssnia Gorlas

        Scusate il refuso: * orinatoio

      • Sonia Gorla

        … E’ da intendersi orinatoio.
        Mi scuso anche per la schiettezza, ma sono troppo delusa da come è stata bistrattata Cernusco negli ultimi anni.
        Buona serata.

  2. Giorgio Radaelli

    Ottimo, siamo del tutto sintonizzati
    Avevo espresso perplessità in termini molto simili, direttamente, in merito alla seconda variante, concludendo così:

    Non è possibile che uno, per capire che cosa succeda in città, debba avere noto il dettaglio degli ultimi 20 anni di Piani regolatori e di governo del territorio, con tutti i retroscena detti e non scritti della faccenda.
    In questo contesto, gli speculatori economici e politici ci sguazzano e fanno la figura dei giganti.
    Se non permetteremo alla vecchietta dell’ultima fila di alzare l’ombrello per dire la sua, su una cosa di cui qualcuno l’ha informata con precisione, avremo fallito.
    IO, TUTTI NOI, DOBBIAMO ESSERE QUELLA VECCHIETTA.