In chiusura della commissione territorio del 9 giugno 2021, dedicata agli interventi derivanti dalle ultime convenzioni sulle cave (ci torneremo appena avremo consultato la documentazione) ed il progetto della nuova piazza Matteotti, è riemersa dall’oblio alla variante parziale del PGT di cui si erano ormai perse le tracce.
L’ultimo riferimento pubblico era stato la discussione in commissione territorio dell’8 febbraio 2021 in cui l’architetto Duca dichiarava che la revisione della documentazione, necessaria per dar seguito alla valanga di osservazioni pervenute ed in gran parte accolte, si sarebbe conclusa il 15 marzo.
Oggi apprendiamo che si arriverà alla fine di giugno e quindi la discussione in consiglio comunale ci sarà nel mese successivo.
100 giorni di ritardo rispetto ai tempi annunciati, segno di un’oggettiva difficoltà ad adeguare gli elaborati alle osservazioni pervenute ed ad aggiornarne i contenuti.
Ricordiamo che i principali interventi proposti riguardano la cancellazione di aree verdi:
- il campo agricolo e corridoio ambientale sul Naviglio per costruire un campo da baseball,
- il campo di via Cevedale-Bassano per costruire un immobile residenziale,
- il campo contiguo alla cascina Colcellate.
Dunque nuovo consumo di suolo in una città in cui le aree libere sono ormai una percentuale ridotta, circa il 30% della superficie del territorio, un dato non aggiornato poiché i valori correnti non sono disponibili o, almeno, resi noti e dove la pressione antropica ha già sfondato da tempo le previsioni del PGT.
Nei giorni scorsi molti di voi hanno avuto modo di conoscere le rondini della cascina Gaggiolo, anche grazie al primo dei nostri itinerari guidati:
le rondini, che sono una specie protetta, scompariranno se verrà costruito il campo da baseball.
Le nuove case di via Cevedale
verranno costruite fuori dal tessuto urbano ed ai margini del parco, in una delle poche aree agricole ancora rimaste.
Insieme campo della cascina Colcellate, che costituisce oggi una specie di cuscinetto verde rispetto agli stabilimenti industriali circostanti.
E’ ora il momento di cambiare rotta, le esigenze sportive possono essere soddisfatte riutilizzando altre aree già occupate, fuori dal perimetro del parco; per le esigenze immobiliari –tutte da dimostrare e verificare – si può attingere al patrimonio immobiliare dismesso.
E comunque gli interessi collettivi, che riguardano la tutela di un bene comune qual è il suolo , sono preminenti rispetto a quelli privati.
La variante parziale arriverà in consiglio comunale in luglio, a due anni dalla sua presentazione. Un iter che l’amministrazione voleva concludere in fretta, troppo in fretta, ha incontrato nel suo cammino l’opposizione attenta e vigile dei cittadini.
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