Abbiamo visto come purtroppo a Cernusco basti poco – le foglie, gli aghi, l’ombra, i rami fuori sagoma – a giustificare l’abbattimento di un albero.

E’ un problema di inadeguatezza dei regolamenti (fermo al 1994), ma pure di mancanza di cultura ambientale sia da parte dei privati che dell’amministrazione. Se infatti diamo un’occhiata anche al formulario che occorre compilare per ottenere l’autorizzazione all’abbattimento scopriamo che i motivi possono essere:

  1. prescrizioni del diritto pubblico
  2. un’utilizzazione ammessa secondo la norma urbanistica non può altrimenti essere realizzata o possa esserlo solo con limitazioni essenziali,
  3. dall’albero provengono pericoli per persone o cose che non possono essere evitati in altro modo e con una spesa ammissibile,
  4. albero ammalato la cui conservazione non sia possibile con una spesa tollerabile,
  5. prevalenti interessi pubblici in altro modo non realizzabili,
  6. bene della collettività

Il punto 1 possiamo immaginare che si riferisca alle rispetto delle distanze dai confini; il punto 2 non lo abbiamo capito; i punti 3 e 4 che si riferiscono allo stato dell’albero sono più chiari, specie se accompagnati da una perizia tecnica, ma i riferimenti alla spesa ammissibile e tollerabile con cui evitare il taglio dell’albero sono del tutto arbitrari; per il punto 5 pensate a tutti gli alberi sacrificati per costruire strade inutili (quanti alberi sono stati tagliati per la TEM?); il punto 6 mette in contrapposizione l’albero con un bene della collettività, anche questo un concetto che fatichiamo a comprendere.

Vorremmo quindi avere chiarimenti da parte dell’amministrazione rispetto ai motivi proposti e, nello stesso tempo, segnalare la necessità di un aggiornamento della modulistica richiesta per l’abbattimento degli alberi.

Intanto per chi volesse saperne di più sugli alberi e la loro importanza riportiamo la nostra clip di presentazione della video conferenza con Pietro Maroè del 31 marzo 2022 ed il podcast della serata.

Scoprirete perché gli alberi sono così importanti e che non possiamo più permetterci tagli dissennati.

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