Convegno sulla Qualità dell’Aria: 12 marzo 2025

Bene Comune Cernusco, da anni attiva nel monitoraggio della qualità dell’aria a Cernusco, ha organizzato un convegno sulle conseguenze dell’inquinamento atmosferico sulla salute cui hanno partecipato Umberto Dal Santo (ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), Elena Uga (Pediatra, Ospedale Sant’Andrea di Vercelli e Associazione Culturale Pediatri- Pediatri per un Mondo Possibile) e Roberto Castelli Dezza (Giornalista e membro di “Cittadini per l’Aria”).

Vi riportiamo una sintesi dei loro interventi che hanno offerto un quadro completo della situazione e delle possibili soluzioni.

Umberto Dal Santo (ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente)

  • Composizione e inquinanti atmosferici: L’atmosfera è costituita per il 78% da azoto e per il 22% da ossigeno, ma l’inquinamento deriva dalla presenza di gas e particolati dannosi. Gli inquinanti possono essere primari (emessi direttamente, come PM10) o secondari (formati tramite reazioni chimiche, come l’ozono).
  • Fonti di inquinamento: Naturali (incendi, eruzioni vulcaniche, pollini) e antropogeniche (traffico, riscaldamento domestico, agricoltura intensiva).
  • Impatto stagionale e geografico: In estate, l’aria calda favorisce la dispersione degli inquinanti, mentre in inverno lo strato atmosferico si comprime, aumentando le concentrazioni di sostanze nocive. La Pianura Padana è particolarmente vulnerabile a causa della sua morfologia chiusa e dell’alta densità industriale e urbana.
  • Nuove direttive europee del 2024: Limiti più restrittivi per PM10 e NO₂ renderanno ancora più complessa la conformità ai parametri di qualità dell’aria.

Elena Uga (Pediatra, Ospedale Sant’Andrea di Vercelli e Associazione Culturale Pediatri)

  • Impatto sulla salute: I bambini, gli anziani e le persone con malattie croniche sono i più vulnerabili. L’inquinamento influisce sullo sviluppo neurologico, respiratorio e metabolico fin dalla gravidanza.
  • Disuguaglianze sociali e ambientali: Le fasce socialmente svantaggiate e chi vive in aree ad alta densità di traffico o industriali subiscono maggiormente gli effetti nocivi.
  • Inquinamento indoor e outdoor: Anche l’aria nelle abitazioni può essere contaminata da materiali edili, impianti di riscaldamento e prodotti chimici.
  • Strategie di mitigazione: Riduzione dell’uso di combustibili fossili, promozione della mobilità sostenibile, miglioramento dell’isolamento termico degli edifici pubblici e privati.
  • Visione “One Health”: Un approccio integrato che collega salute umana, animale e ambientale per affrontare sistematicamente le sfide legate all’inquinamento.

Roberto Castelli Dezza (Giornalista e membro di “Cittadini per l’Aria”)

  • Scienza partecipata: Coinvolgimento diretto dei cittadini nella raccolta di dati sul biossido di azoto (NO₂) per aumentare la consapevolezza e influenzare le politiche locali.
  • Risultati del monitoraggio: Livelli di NO₂ superiori ai limiti europei, specialmente nelle aree ad alta densità di traffico.
  • Impatto del traffico e del consumo di suolo: Correlazione tra traffico veicolare e inquinamento, ma anche l’uso del suolo (es. cementificazione e logistica) influisce negativamente.
  • Proposte concrete: Limitare la velocità a 30 km/h nelle aree urbane, incentivare la mobilità ciclabile e migliorare i trasporti pubblici.
  • Rischi normativi: L’Italia potrebbe posticipare l’applicazione dei nuovi limiti europei, con un impatto negativo sulla salute pubblica e un aumento delle morti premature stimate in 330.000 in dieci anni a livello europeo.

Dalla discussione è emersa con evidenza l’importanza del monitoraggio ambientale, della tutela della salute pubblica e della scienza partecipata per garantire la qualità dell’aria come bene comune.

per le slide dei relatori scrivere a benecomunecernusco@gmail.com

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