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Carosello: le previsioni del traffico

situazione attuale  veicoli/ora

situazione attuale veicoli/ora

Oggi nell’area del centro commerciale Carosello c’è un flusso di 2350 veicoli ogni ora

Il traffico previsto – secondo i dati forniti presumibilmente dalla proprietà dell’area all’amministrazione comunale di Cernusco – con l’ampliamento è di 3090 veicoli ogni ora, vale a dire un incremento del 30% del flusso veicolare.

Dunque a fronte di un ampiamento delle superfici commerciali del 50% il volume di traffico aumenterà del 30%.

veicoli/ora con l'ampliamento e la modifica della viabilità

veicoli/ora con l’ampliamento e la modifica della viabilità

fonte: presentazione del progetto nella seduta del consiglio comunale di Cernusco del 28 luglio 2014

Il punto sulla Carta d’intenti per l’acqua

gocciaFONDOQualità dell’acqua di Cernusco: nel mese di marzo era stata firmata la carta d’intenti per l’Acqua che impegna gestore ed amministrazione ad una migliore informazione sulla qualità dell’acqua per ciascuno dei comuni serviti da CAP Holding con l’impegno di arrivare nel mese di luglio ad una presentazione completa dei dati disponibili.

CAP Holding ha rispettato il suo impegno ed ha completamente riorganizzato la sezione dei propri siti dove, seguendo QUESTO LINK per ogni comune della provincia di Milano servito dal Gruppo CAP, si accede al dettaglio dei dati. Si tratta però di un risultato che solo parzialmente risponde ai criteri di completezza dell’informazione richiesti dalla Carta d’intenti.

Riportiamo di seguito la nostra risposta a CAP Holding alla lettera di presentazione della nuova pagina sulla qualità dell’acqua.

valutiamo positivamente la riorganizzazione strutturale di presentazione delle informazioni per ciascuno dei comuni serviti da CAP Holding che consente in modo agevole di arrivare al prospetto relativo alla propria situazione idrica.
Segnaliamo però che i dati raccolti in tale quadro di riferimento non rispondono completamente ai criteri concordati nella Carta degli intenti per l’acqua che prevedevano la presentazione dei risultati dei controlli svolti dal Laboratorio Analisi del Gruppo CAP comprensivi dei principali indicatori chimici e microbiologici per le situazioni di criticità insieme ad una breve sintesi degli eventuali fatti salienti e non conformità verificatisi, con le possibili situazioni di rischio, le azioni intraprese e gli interventi programmati.
Almeno per quanto riguarda il comune di Cernusco, che costituisce il riferimento del progetto, tali indicazioni non emergono. Rileviamo infatti che continua ad essere segnalata la presenza di inquinamento per alcuni dei pozzi dell’acquedotto comunale (ad esempio il CrVI) e quindi occorreva riportare non solo i dati relativi all’etichetta dell’acqua ma pure quelli relativi agli inquinanti presenti. E questo per ciascuno dei 12 pozzi in esercizio. Così come non sono state indicate le eventuali non conformità rilevate, ma solo il numero complessivo delle analisi effettuate.
Segnaliamo inoltre che è importante riportare nelle relazioni il riferimento temporale dei dati presentati e la fonte da cui sono tratti.
Auspichiamo pertanto che l’incontro di valutazione per una migliore definizione ed esposizione dei dati sulla qualità dell’acqua venga fissato appena possibile, consapevoli che il percorso avviato è solo il primo dei passaggi necessari a garantire alla nostra comunità una migliore informazione sull’acqua.
A presto risentirci e buona pausa estiva.

Il comitato Bene Comune Cernusco continuerà quindi il suo lavoro di monitoraggio sulla qualità dell’acqua della nostra città.

Modello Carosello: nel suburbio e con l’auto

IKEA-540x304Basta alzare lo sguardo. Se solo si allarga l’orizzonte dal contado cernuschese e ci si guarda intorno si vede che persino la grande distribuzione sta sperimentando punti vendita nel centro delle città piuttosto che nel suburbio raggiungibile solo in auto. Accade a Londra con Tesco e Carrefour e pure ad Amburgo con il nuovo negozio Ikea del quartiere Altona:

Il progetto in breve prevede un contenitore di dimensioni più contenute, in un’area di recupero, e con una capacità di clienti del 30% circa rispetto ai soliti scatoloni. La localizzazione urbana, come ovvio, fa a pugni con l’orientamento automobilistico, e così udite udite “Ikea presta dei cicli da carico per qualche ora gratuitamente, così che ci si possano portare a casa gli acquisti”. Inaudito, ma se funziona di sicuro ne vedremo delle belle. E a proposito: le amministrazioni cittadine hanno qualche idea a proposito, o sono ancora ferme all’idea del formato immutabile deciso dal destino?

A Cernusco invece l’idea è quella di assecondare la richiesta di ampliamento del centro commerciale posto nella periferia nord e di apertura di un altro svincolo in tangenziale. Ci sono oggi 12.000 auto al giorno, la vera innovazione sarebbe ridurne il numero, non incrementarlo.

La caverna del Carosello

Il vasaio Cipriano Algor e sua figlia Marta, con Marçal Gacho marito di Marta ed Isaura Estudiosa compagna  di Cipriano, sono i protagonisti del romanzo La Caverna di José Saramago.
Marçal Gacho lavora come guardiano al Centro, luogo dove tutto è organizzato e regolato, chi entra al Centro ha tanti vantaggi e privilegi, il lavoro, l’assistenza medica, i divertimenti, ma deve rispettare molte regole. Soprattutto non deve porre domande, non interrogarsi sulle anomalie, stare lontano dal luogo dei segreti.
I due uomini, le due donne ed il cane Trovato trovano la forza e l’intelligenza di sottrarsi all’attrazione fatale della caverna. Perché chi rompe il velo non può più restare, troppo forte l’impressione e l’emozione subita nello scoprire ciò che si diventa vivendo nel Centro. carosello_logo

«Strana immagine è la tua – disse – e strani sono questi prigionieri».

«Somigliano a noi – risposi».

Platone, Repubblica, Libro VII

 

Il parco Blu degli aironi

parco degli aironi

IL NUOVO PARCO BLU DEGLI AIRONI (ex cave Merlini)

Una fitta vegetazione intorno ad un incantevole specchio d’acqua

Questo parco, inaugurato nella primavera del 2003 è l’ultimo dei grandi parchi cernuschesi. E’ situato nella zona nord-est della città è raggiungibile percorrendo la starad verso Carugate anche attraverso la nuova pista ciclabile.

Come nasce il parco
Come si può intuire dal nome, quest’area è stata fino a qualche anno fa zona di escavazione di giacimenti di sabbia. Nel 1996 a seguito di una accordo con la società concessionaria, l’Amministrazione comunale ha chiesto è ottenuto la cessione gratuita dell’area e la riqualificazione della stessa con ingenti opere di piantumazione e bonifica.

Il Parco Blu degli Aironi è sicuramente diverso da tutti gli altri: sorge su un terreno pianeggiante ricoperto da una fitta e variegata vegetazione. Percorrendo in discesa i sentieri che lo attraversano, si arriva alle sponde di un laghetto attrezzato per la pesca sportiva. All’interno del parco, nei periodi propizi, è segnalata la presenza di diverse coppie di aironi, di gruppi di anatre selvatiche, fagiani e di alcune volpi che hanno deciso di eleggere questa oasi di verde a propria dimora.

Ma non solo fauna e vegetazione: tre caratteristici chalet ospitano il Club Pescatori e l’associazione Scout C.N.G.E.I.

Nei prossimi anni, il Parco degli Aironi si allargherà notevolmente: agli attuali 80.000 mq. si aggiungeranno, a sud e a ovest, circa 200.000 mq. di altro territorio di proprietà comunale.

dal sito istituzionale del comune Cernusco sul Naviglio,
in: home Città Il territorio Informazioni turistiche 

http://www.comune.cernuscosulnaviglio.mi.it/citta/il-territorio/informazioni-turistiche/il-nuovo-parco-blu-degli-aironi-ex-cave-merlini/

Il circolo ACLI di Cernusco sull’ampliamento del Carosello

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Il circolo ACLI di Cernusco sul Naviglio, in merito alla questione dell’ampliamento del Centro Commerciale Carosello, che sarà in discussione nella seduta del Consiglio Comunale del prossimo 28 luglio, condivide le preoccupazioni e le riflessioni riportate nell’articolo del comitato Bene Comune Cernusco.
Pur conoscendo le difficoltà economiche contingenti delle amministrazioni comunali e ben sapendo quanto sia urgente e drammatico il tema delle prospettive occupazionali, ci domandiamo se il risultato dell’operazione proposta dalla Società proprietaria del Carosello, con una interessante contropartita economica e creazione di probabili posti di lavoro, sia anche una soluzione di prospettiva per la nostra comunità.
Continua alienazione di terreno contro denaro per cementificazione, è ciò che ci ha portato a questo disastroso stato delle cose. Non è la soluzione nemmeno per i posti di lavoro, dove la saturazione di centri commerciali nella zona e la loro deregulation sono il vero problema.
Rischiamo, ancora una volta, per rincorrere un’effimera convenienza temporanea, di perdere con certezza e PER SEMPRE una porzione di fertile terra agricola, parte del nostro patrimonio, di cui abbiamo la responsabilità e il compito di difendere e preservare.
Tanto più ora, che stanno cambiando i paradigmi e le sensibilità delle persone verso il territorio e verso gli acquisti dei prodotti agricoli. Nuove modalità che stanno creando davvero posti di lavoro e nuova imprenditoria locale che ha visione e lungimiranza.
E qui il terreno pubblico agricolo può e potrà giocare un ruolo straordinario.
Per queste considerazioni, ci uniamo alla richiesta fatta dal comitato Bene Comune Cernusco perché si attivi un supplemento di indagine e riflessione, nel quale anche la cittadinanza sia chiamata ad esprimersi attraverso un processo di coinvolgimento deliberativo.

Circolo ACLI 26 luglio 2014

ICS – Indice di consumo del suolo di Cernusco

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Cernusco sul Naviglio ha un indice di consumo del suolo, vale dire un rapporto percentuale tra la superficie urbanizzata (S.U.) e la superficie territoriale complessiva del comune (S.C.). fra i più elevati della provincia di Milano: è pari al 67,42%, secondo i dati rilevabili dal documento datato 31.12.2012 della provincia di Milano. 

L’analisi riguarda 78 comuni e Cernusco è fra i primi dieci per consumo di suolo. Dalla tabella si ricava come il nuovo PGT non abbia introdotto ulteriore consumo di suolo rispetto al precedente strumento urbanistico. Si tratta però, come sottolinea la Valutazione Ambientale Strategica del PGT di Cernusco di una valutazione “de iure, in quanto tutte le trasformazioni sono all’interno del perimetro del tessuto urbano consolidato”.

Occorre però dire anche che le quote di consumo sono ridotte dal fatto che solo una parte della superficie territoriale viene interessata dalle modificazione, ovvero la superficie fondiaria. In fase di attuazione tale quantità sarà più dettagliatamente calcolabile.

È importante che il comune vigili su tali cessioni e sul loro uso futuro.

A tre anni dall’approvazione del PGT qual è il bilancio delle superfici interessate dalle trasformazioni? E’ un importante elemento di valutazione, anche rispetto alla decisione dell’eventuale cessione dell’area pubblica per l’ampliamento del centro commerciale Carosello ed alla raccomandazione di vigilare rispetto alle cessioni ed al loro uso futuro.

Carosello: dieci rilievi sull’ampliamento

I numeri de il Carosello
Il centro commerciale Carosello occupa una superficie di quasi 53.000 metri quadrati (8 campi di calcio) fra i comuni di Cernusco e Carugate, ha avuto 8,5 milioni di visitatori nel bienno 2012-2013 (una media di quasi 12.000 persone al giorno) ed ha un valore dichiarato di 292 milioni di euro. E’ di proprietà della Eurocommercial Properties, una società olandese che controlla il 38% della grande distribuzione in Francia, il 23% in Svezia ed il 39% in Italia dove il Carosello è il centro commerciale con il maggior bacino di utenza (1,7 milioni di persone).

La vicenda
Nel marzo scorso la Eurocommercial Properties ha richiesto alle due amministrazioni su cui si trova il Carosello un accordo di programma per definire i termini di un ampliamento delle superfici e la modifica della viabilità di accesso. Al comune di Cernusco la proprietà chiede la cessione di un’area pubblica ai margini del Parco delle Cave e la variazione di destinazione d’uso di un’area privata. Il sindaco di Cernusco ha richiesto al Consiglio Comunale un “atto d’indirizzo” preliminare all’accordo di programma i cui i termini generali sono stati illustrati dall’assessore Marchetti nella commissione Territorio svoltasi venerdì 18 luglio.
Dalla discussione è emersa la posizione sostanzialmente favorevole dell’esecutivo che ritiene “non strategica” l’area di 5.000 mq posta a Nord del Parco degli Aironi nel comune di Cernusco (valore 3,5 milioni di euro) ed “utile al miglioramento della viabilità complessiva” la variazione d’uso dell’area agricola su cui verrà realizzato uno svincolo di accesso al centro commerciale direttamente dalla tangenziale.
Parte dell’opposizione ha richiesto che l’operatore commerciale sia chiamato a coprire i costi di ristrutturazione della pista ciclabile, della manutenzione del parco degli Aironi ed interventi economici a vantaggio del commercio locale; un’altra parte ha espresso rilievi di metodo in relazione ai tempi ed alle modalità di coinvolgimento dei cittadini e preoccupazioni sulle ricadute economiche, occupazionali ed ambientali dell’intervento.

Le richieste del comitato Bene Comune Cernusco a Sindaco e Consiglieri

Il comitato Bene Comune Cernusco chiede che Sindaco e Consiglieri, nella seduta del prossimo 28 luglio, nell’esprimere il loro parere d’indirizzo tengano conto di alcuni elementi che non sono emersi nella discussione in commissione.

1. La cessione di 5000 mq di verde pubblico significa comunque trasformare un bene materiale non riproducibile e che è parte del patrimonio della comunità in una “merce”, un oggetto di scambio che si può vendere.
2. Il Carosello si trova in un’area caratterizzata da numerosi vincoli strutturali, dalla viabilità alla cava preesistenti, che ne limitano l’espansione non consentendo ulteriori allargamenti di superficie. Pertanto il terreno di Cernusco è uno spazio vitale per l’ampliamento del centro sul quale la trasformazione del suolo pubblico in area commerciale genererà un significativo plusvalore.
3. La compensazione ecologica (per ciascuno dei metri quadri edificati vengono ceduti al comune 4 mq di aree a servizi) dal punto di vista ambientale non dovrebbe essere utilizzata come prassi, ma solo come estrema ratio, poiché la leva economica applicata ad un bene pubblico dove essere complementare a quella regolativa. Occorre cioè che gli obiettivi di consumo di suolo siano individuati in via preliminare, in modo tale che si possa poi valutare se un intervento rientra o meno in quegli obiettivi e l’eventuale compensazione applicabile.
Cernusco non ha individuato tali obiettivi e quindi il bilancio sul consumo del suolo si può fare solo a posteriori degli interventi autorizzati.
4. Per poter esprimere una valutazione costi/benefici occorrono maggiori informazioni e dettagli sull’intervento di ampliamento, è importante a questo riguardo che il piano di fattibilità venga reso noto, specie per quanto attiene alle previsioni di utenza, esercizi coinvolti, tempi e ricadute occupazionali.
5. L’alienazione dell’area verde e la trasformazione di quella agricola in svincolo della tangenziale significano la cancellazione del ruolo di cuscinetti che tali aree svolgono rispetto al complesso commerciale e viabilistico.
La conservazione di aree agricole o verdi rispetto allo sviluppo urbanistico era uno dei capisaldi del PGT che le riteneva indispensabili fattori di conservazione del delicato fra le aree urbanizzate e quelle rurali. Senza tali vincoli il centro commerciale e la relativa viabilità accessoria si troveranno direttamente a ridosso del margine del parco degli Aironi e la superficie urbanizzata si troverà ad avanzare ulteriormente verso il nucleo abitato favorendo la conurbazione.
6. L’incremento di superficie commerciale (31.000 mq di superficie, vale a dire più della metà dell’attuale) rimanda ad un aumento del numero di visitatori. Dagli odierni 12.000 al giorno potrebbero diventare 18.000 se si assume una relazione diretta in funzione della superficie, vale a dire un flusso di 10.000/15.000 auto al giorno che convergono al solo Carosello.
L’impatto in termini ambientali di tale incremento di traffico non ci pare sia stato un elemento sufficientemente valutato. Chiediamo pertanto che venga effettuato uno studio di valutazione degli impatti, specie in relazione all’incremento di visitatori previsto.
7. L’intervento proposto verrà realizzato in un’area contigua al PLIS Est delle Cave: si tratta di un parco istituito nel 2009 e che ha avuto un iter travagliato, sia per quanto riguarda i suoi organismi che la sua gestione e manutenzione. Si tratta comunque di un contesto ambientale istituito come elemento di tutela del paesaggio della “connessione del sistema verde del Nord Est Milanese” e con funzione di cintura rispetto alle spinte di espansione urbanistica. Non sono emerse le relazioni che tale intervento verrebbe ad assumere rispetto al PLIS ed al paesaggio che il parco dovrebbe tutelare. Anche in questo caso si rende necessaria la valutazione di impatto sul territorio contermine e le reti ecologiche presenti.
8. Sempre in relazione al PLIS, solo in questi giorni si stanno predisponendo gli strumenti attuativi per la costituzione degli organismi gestionali. Nella conferenza dei servizi dovranno essere coinvolti tali organismi, specie quelli con funzioni di pianificazione e consultive (Comitato tecnico, Forum consultivo di partecipazione).
9. L’ulteriore sviluppo del polo commerciale nell’area nord della città (Carosello+Ikea+Leroy Merlin) pone in evidenza alcune questioni più generali di carattere culturale e sociale: ha ancora senso continuare a costruire/ampliare centri commerciali rispetto alla sempre più stringente necessità di limitare il traffico privato e la dispersione urbana? Si tratta evidentemente di un tema che non può limitarsi al solo comune di Cernusco, ma va valutato a scala più ampia, considerando le tendenze più avanzate che privilegiano il commercio locale e di prossimità, l’e-commerce e la mobilità pubblica e dolce come fattori di innovazione verso uno sviluppo più sostenibile delle nostre città.
10. La richiesta del parere di indirizzo del consiglio comunale è un passaggio significativo, ma non può esaurire il percorso di coinvolgimento partecipativo della cittadinanza a nostro avviso necessario dal momento che sono in gioco un bene comune ed un intervento con significative ripercussioni sulla nostra comunità.
Poiché l’ampliamento del centro commerciale comporta l’alienazione di un bene comune è opportuno che venga istituito un processo deliberativo costituito passaggi informativi preliminari seguiti da concreti istituti di partecipazione (segnaliamo a questo proposito le positive esperienze di Avventura Urbana). Si creerebbe inoltre un precedente virtuoso: la pratica partecipativa è un processo a somma positiva, che diventa tanto più efficace quanto più è utilizzata. L’esperienza maturata per questo caso sarà utile e riproducibile in tutti gli altri contesti in cui l’amministrazione sarà chiamata ad assumere decisioni che hanno ripercussioni sul futuro della comunità.

Chiediamo pertanto ai consiglieri ed al Sindaco che si facciano portavoci delle richieste di maggiori informazioni su impatti e ricadute che il progetto di ampliamento del centro commerciale comporta e che la cittadinanza sia chiamata ad esprimersi attraverso un processo di coinvolgimento deliberativo.

*post modificato il 24.07.2014

#raccoltadifferenziata: i primi risultati del nostro questionario

Dove si butta la confezione di plastica del gelato? e quella dello stracchino? E’ una delle domande più frequenti che ci hanno rivolto nel corso delle giornate di promozione del questionario di valutazione del servizio di raccolta rifiuti di Cernusco elaborato dal nostro comitato.

Per capire come la cittadinanza giudichi questo servizio che incide per quasi il 10% del bilancio abbiamo preparato un questionario con poche, semplici domande e soprattutto lo spazio per i suggerimenti.

Il giudizio complessivo sul servizio è più che positivo: solo per il 2% è mediocre, mentre il 54% degli intervistati lo considera ottimo. Il 73% conosce i giorni in cui vengono ritirate le diverse tipologie e la frequenza dei giorni di raccolta – sia per l’organico che per l’indifferenziato – è considerata adeguata (è insufficiente per l’organico solo per 15%, per l’indifferenziato per l’8%).

L’84% dichiara di utilizzare la piattaforma ecologica di via Resegone, più articolato il giudizio sul compost, 54% degli intervistati lo conosce ed informato su come si fa a produrlo.

I maggiori dubbi su come differenziare in modo corretto i rifiuti riguardano gli oli alimentari usati e la plastica. Soprattutto per la plastica ci sono numerose tipologie di involucri per alimenti che non presentano il simbolo proprio del riciclo images  e che quindi non si sa dove buttare. Per gli oli la difficoltà è di ordine logistico, dal momento che la raccolta non viene effettuata porta a porta ma il contenitore si trova solo in piattaforma. I dubbi per il vetro riguardano il divieto di inserire i bicchieri ed il pyrex nei bidoni blu di raccolta, divieto di cui non si coglie il senso rispetto alle bottiglie.

Così accade che gli errori di selezione siano spesso legati ad un’informazione insufficiente o assente, piuttosto che alla negligenza del cittadino. Anche per il tetra pack ci sono ancora dubbi: il cartone del latte è un materiale pluriaccoppiato la cui raccolta viene  effettuata insieme a quella della carta dalla Cernusco Verde, ma le regole sono diverse da gestore a gestore e così finisce che nei diversi comuni ci siano regole non omogenee. 

Tra i suggerimenti quello che raccoglie maggiori preferenze (28%) riguarda l’introduzione di riduzioni di tariffa e meccanismi premiali per chi seleziona di più, seguito al 26% dall’informazione (campagne periodiche per sensibilizzare i cittadini e gli studenti sull’importanza della selezione per la tutela dell’ambiente). Distribuire compostiere a chi vuole usare il proprio umido organico per produrre compost è invece suggerito dal 19% degli intervistati, mentre un 15% ritiene utile introdurre sanzioni e controlli per chi non separa correttamente; solo il 5% vorrebbe aumentare le tipologie di rifiuti raccolte.

Si tratta evidentemente di un quadro parziale e limitato ad un campione ridotto, ma indicativo di un grado di soddisfazione elevato, ove però emerge una richiesta di maggiore informazione, anzi di informazione di qualità ed argomentata in modo da essere convincente e persuasiva. Detto in altri termini, i cernuschesi sarebbero ancora più bravi nella raccolta se conoscessero la ragione che sta alla base del divieto di buttare i bicchieri di vetro insieme alle bottiglie ed ai barattoli rotti oppure l’incidenza della contaminazione biologica sulla qualità del rifiuto o la quantità di sostanze tossiche che si sviluppano dalle plastiche smaltite nell’indifferenziato, piuttosto che nel multimateriale.

Come per l’acqua, anche per i rifiuti, la conoscenza informata produce maggiore confidenza nel servizio.

Sabato 28 giugno ci sarà un nostro banchetto in piazza Matteotti per raccogliere altri questionari in modo da avere ulteriori informazioni.

Per una valutazione complessiva sul servizio ci mancano però alcuni elementi di natura strutturale che riguardano il numero e le tipologie abitative della città, le aree di maggiore criticità per la raccolta, l’adeguatezza o meno degli ambienti tecnici degli edifici riservati al deposito dei rifiuti. A questo riguardo abbiamo chiesto da tempo un incontro al direttore tecnico della Cernusco Verde che, pur dichiarandosi disponibile, ha dichiarato di voler sottoporre la nostra richiesta alla valutazione del nuovo responsabile amministrativo. Ci auguriamo che il neo nominato amministratore abbia presto modo di valutare la nostra richiesta.

Nel contempo il comitato Bene Comune Cernusco ha iniziato un’analisi dei bilanci della Cernusco Verde, la società partecipata del comune, che gestisce la raccolta dei rifiuti insieme a diversi altri servizi di interesse collettivo e che sarà nei prossimi mesi oggetto di un riassetto amministrativo. A breve le nostre valutazioni.

Sociologia dei rifiuti a Cernusco

I dati sulla raccolta dei rifiuti recentemente pubblicati dal comune di Cernusco si riferiscono ad un intervallo temporale significativo (gli ultimi dieci anni) che consente di ricostruire il volto della nostra città proprio a partire dai rifiuti (una sorta di quadro sociologico d’accatto), partendo dall’assunzione che i rifiuti costituiscano uno specchio più o meno fedele della città rispetto ai consumi ed alle abitudini dei suoi abitanti.

E’ chiaro che si tratta di una forzatura e che una lettura basata solo sull’evoluzione temporale degli indicatori quantitativi dei rifiuti e della relativa raccolta differenziata non può essere un’analisi in grado di restituire il profilo sociale della città, ma il nostro tentativo può essere utile ad individuare le aree di criticità di un servizio che riguarda la collettività ed incide sul bilancio cittadino in modo significativo (4.200.000 euro nel 2013).

E serve soprattutto a valutare le strategie possibili perché in una città intesa come “bene comune” si possa arrivare all’obiettivo rifiuti zero.

Popolazione, rifiuti e raccolta differenziata

In dieci anni a Cernusco la produzione complessiva di rifiuti è diminuita del 5,76%, la raccolta differenziata è aumentata di 7,7 punti percentuali, mentre la popolazione ha avuto un incremento a due cifre percentuali (13,29%). Dunque in dieci anni la città è cresciuta ad un ritmo elevato, doppio rispetto a quello della raccolta differenziata, ma è riuscita comunque a contenere la sua produzione di rifiuti.

L’incremento dei costi di gestione dal 2006 al 2014 del servizio è stato invece del 20,36% (mancano i dati del 2004 e del 2005) ma, se viene considerato al netto della rivalutazione percentuale calcolata rispetto al periodo analizzato sull’indice dei prezzi al consumo per famiglie, operai e impiegati, l’aumento è pari all’3,86%.
La percentuale di raccolta differenziata si è collocata, dopo un iniziale trend positivo, intorno ad una media del 62%, comunque al di sotto della soglia critica del 65%, barriera rispetto alla quale per avere incrementi significativi occorrono modifiche strutturali al sistema di raccolta tradizionale.
E’ pertanto utile dare un’occhiata all’evoluzione della tipologia di rifiuti differenziati che sono stati ripartiti in tre categorie in funzione del diverso peso percentuale in tonnellate smaltite.

Rifiuti compresi fra le 100 e 2500 ton.

Solo l’umido, gli scarti vegetali, il vetro e la plastica dai multi materiali vedono un trend positivo, in forte calo carta e cartone, legno, imballaggi misti/Rsu assimilabili (secco).
Si tratta delle categorie di rifiuti che pesano di più in termini di tonnellate di prodotto da gestire e smaltire.fig.2

Rifiuti sotto le 250 tonnellate

In questo gruppo sono i rottami di ferro, il recupero assimilati agli urbani e le apparecchiature elettroniche a subire la maggiore diminuzione, specie a partire dal 2009-2010 (inizio ciclo crisi economica). Crescono di fatto solo le lavatrici.

fig2bis

Rifiuti < 1 tonnellata

Nell’ultima categoria, rifiuti inferiori ad 1 tonnellata, l’olio vegetale subisce un drastico crollo (le famiglie non buttano più l’olio?), le altre categorie hanno un trend evolutivo positivo, anche se più o meno costante nel tempo. Per le pile e l’olio minerale la caduta a partire dal 2012 non sembra indicare un dato strutturale, ma un elemento contingente.

fig3

Considerazioni

Alcuni elementi base che si possono estrapolare dalle tabelle precedenti:
1. Alcune categorie di rifiuti, chiamiamoli per comodità “base” sono in aumento: l’umido, il vetro e la plastica dal multi materiale. Si tratta di rifiuti “facili da riconoscere” e che ormai hanno molti anni di pratica selettiva.
2. La diminuzione di carta e cartone, legno, rottami di ferro, apparecchiature elettroniche a partire dagli anni della crisi è probabilmente correlata alla diminuzione dei consumi e/o ad uno smaltimento diretto per recuperarne i costi di tale materie.
3. Alcune categorie di rifiuti di secondo livello, vale a dire quelli che implicano la selezione selettiva e poi il conferimento diretto da parte dei cittadini in discarica, sono in aumento, segno che l’informazione relativa al loro corretto smaltimento comincia ad essere efficace.

Azioni positive verso una città a Rifiuti zero

Per completare la nostra “sociologia del rifiuto” mancano elementi significativi di valutazione che riguardano le criticità della raccolta nei diversi quartieri, le percentuali e tipologie di abbandono indiscriminato ed i relativi costi di smaltimento.
Stiamo cercando di reperire i dati relativi a questi aspetti perché il nostro obiettivo è un progetto per la nostra città teso all’obiettivo “Rifiuti zero”.
Il progetto implica diversi piani operativi sui quali chiediamo la collaborazione di tutti, istituzioni, gestore del servizio e cittadini rispetto ai seguenti livelli:
– sensibilizzazione e comunicazione
– individuazione delle azioni correttive
– informazione e coinvolgimento dei cittadini
– strategie operative tese a creare abitudini positive e non meccanismi sanzionatori.
– meccanismi di controllo e verifica dell’azione pubblica
– formazione di politiche in materia ambientale

 

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