Cernusco è oggi una città sotto assedio da tre direttrici: da Nord per l’ampliamento del centro commerciale Carosello, ad Est con il nuovo polo scolastico, ad Ovest la scuola Aurora-Bachelet diventeranno aree di espansione urbanistica legate alle superfici costruite o da costruire ed alla viabilità connessa.
Chi si candida ad amministrare la città deve sapere che le scelte di oggi avranno ripercussioni importanti nei prossimi anni perché implicano il consumo o la distruzione di risorse e beni non riproducibili come il suolo, la modifica del territorio e del paesaggio, elementi che sono parte della comunità.
Nel 2012 l’indice di consumo di suolo della nostra città era pari 67,42%, oggi non sappiamo a quanto sia arrivato, nonostante le ripetute richieste. Neppure nel bilancio sociale di fine mandato 2012-2017 appena pubblicato si trovano riferimenti utili a capire quale sia stata la sua evoluzione.
Ai futuri amministratori chiediamo di cambiare direzione, di togliere l’assedio alla città.
Autore: Bene Comune Cernusco (Pagina 14 di 21)
Tre anni fa veniva firmata la Carta degli intenti per l’acqua, il protocollo d’intesa fra il gestore del servizio idrico CAP Holding, l’ente locale, i cittadini e le associazioni volto a fornire un’informazione puntale e periodica sulla qualità dell’acqua della rete del loro comune.
L’acqua di Cernusco arriva da un acquifero interessato da un inquinamento da metalli pesanti che risale ormai a molti decenni fa, la cui origine era stata identificata in Brugherio e per il quale era stato effettuato un intervento di bonifica. In falda però permangono ancora tracce di questa contaminazione da cromo esavalente e in due pozzi in particolare si rilevavano sempre valori molto elevati di tale elemento, sebbene sotto i limiti prescritti dalla legge. Per questa ragione abbiamo iniziato ad interessarci della qualità dell’acqua di falda e a cercare le analisi sui pozzi attivi a Cernusco. I dati non erano disponibili o, meglio, venivano inviati in modo parziale ed estemporaneo dal gestore al comune che li pubblicava attraverso rielaborazioni fra i valori forniti dal gestore e dalla ASL.
Così la proposta del comitato Bene Comune Cernusco, che ha come principi ispiratori l’acqua come bene comune e l’esigenza di colmare il deficit di informazione sulla qualità dell’acqua, è stata ripresa dall’amministrazione comunale di Cernusco, quindi proposta ed accettata dal gestore del servizio dopo una lunga trattativa sugli impegni da assumere.
La Carta per l’acqua prevede la possibilità di accesso ai dati relativi alle caratteristiche chimico-fisiche dei pozzi dei comuni serviti dal gestore (più di 200), la pubblicazione della relazione che ogni anno la ASL (ora ATS) invia ai comuni sullo stato di salute dell’acqua, indicazioni sulle caratteristiche dell’acquifero, della rete acquedottistica locale e sul consumo idrico. Cernusco sarebbe stato il comune pilota del progetto della durata di tre anni a cui avrebbero potuto aderisce anche gli altri comuni gestiti da CAP.
Inoltre era prevista una sorta di sinergia fra le parti che si erano impegnate a realizzare verifiche semestrali sull’andamento, effettuate poi solo una volta l’anno.
Dopo tre anni è quindi tempo di fare il bilancio. L’elemento positivo è che l’informazione sulla qualità dell’acqua è stata considerata un diritto ma, come tutti i diritti, la sua attuazione non è stata semplice né immediata. Il gestore del servizio e l’amministrazione hanno inserito nei loro portali una sezione dedicata, ma il dettaglio relativo ai dati sulla concentrazione delle sostanze analizzate per i singoli pozzi non è ancora disponibile. Inoltre informazioni significative legate alla nostra rete idrica non sono state segnalate, come la chiusura nel 2015 dei pozzi Vespucci e Melghera che presentavano sempre delle concentrazioni medie elevate di cromo, anche se sotto i limiti normativi. Sarebbe quindi oggi importante conoscere da dove arriva l’acqua delle immissioni sostitutive e qual è il reticolo dei punti di prelievo dei controlli della AST.
Segnaliamo che la Carta per l’acqua è stata anche usata dal gestore del servizio come un elemento di marketing aziendale sulla base del coinvolgimento di quelli che chiama “stakeholders”. In realtà, come abbiamo sottolineato, i cittadini sono portatori di diritti, in questo caso del diritto all’informazione sull’acqua, e non (solo) d’interessi.
In attesa che anche gli altri sottoscrittori della Carta dell’acqua facciano un loro bilancio, noi chiediamo a chi si candida ad amministrate la nostra città di inserire precisi impegni sulla trasparenza e sul diritto all’informazione, qualità dell’acqua compresa, prendendo spunto ed esempio da quanto è stato fatto in altri comuni (vedi a Brescia sulla riduzione del cromo in falda).
“Monitorare la qualità dell’aria nei luoghi della vita quotidiana
può migliorare le pratiche e le politiche per una buona vita urbana”
La qualità dell’aria che respiriamo è un indicatore ambientale che concorre a identificare il benessere complessivo di una comunità non è costituito solo da fattori di natura economica, ma incidono in modo sempre più significativo anche elementi legati alla qualità dell’ambiente.
A Cernusco non si hanno stime dirette della qualità dell’aria, ma solo indicazioni estrapolate dalle centraline limitrofe (Pioltello, Milano, Monza, Vimercate). Stime tanto più indispensabili quando ci sono in progetto sul territorio opere che implicano variazioni significative della mobilità (vedi ampliamento del centro commerciale Carosello oppure costruzione di nuove scuole) che andranno modificare i volumi di traffico previsti. Altre opere sono state realizzate senza avere a disposizione il monitoraggio dei dati sulla qualità dell’aria nei diversi quartieri e nelle diverse ore ed ora ne paghiamo le conseguenze.
All’assenza di centraline locali dell’ARPA si sarebbe potuto rimediare con una maggiore sensibilità da parte dell’amministrazione che avrebbe potuto ad esempio coinvolgere l’università e stabilire sinergie con le associazioni per le rilevazioni.
Cosa si può fare

M. Boffi, M. Rossetti – Qualità dell’aria e salute: è ora di cambiare 4 giugno 2015. Qualità dell’aria e vita quotidiana.
Come mostra la nota realizzata dai ricercatori dell’università Bicocca Mario Boffi e Massimiliano Rossetti, nel 2015 si può analizzare la distribuzione delle sostanze inquinanti all’interno di un quartiere e fra i diversi isolati attraverso la rilevazione delle nanoparticelle presenti nel tragitto casa-lavoro effettuata con un analizzatore portabile.
E’ quello che intende fare nelle prossime settimane il comitato Bene Comune Cernusco nella campagna l’#ariachetiraaCernusco, che cercherà di monitorare le aree critiche della città (scuole, nodi del traffico, mercato) attraverso la rilevazione delle polveri sottili.
Abbiamo bisogno di persone che ci aiutino a rilevare (usare l’apparecchio è facile!, basta poi solo segnare i dati), chi è interessato ed ha un po’ di tempo a disposizione ci scriva all’indirizzo benecomunecernusco@gmail Anche cinque minuti del vostro tempo sono utili a mettere insieme la mappa delle emissioni della città. Scriveteci.
La compensazione ambientale è uno dei cardini su cui si basa l’accordo fra le amministrazioni di Carugate e Cernusco sul Naviglio per l’ampliamento del centro commerciale Carosello. Un accordo, appunto, rispetto al quale un bene comune sacrificato, sia esso il territorio, il paesaggio, i corridoi ecologi o la salute dei cittadini viene “compensato”. E’ un esempio di urbanistica contrattata, dove gli attori in campo (proprietà del Carosello ed amministrazioni) patteggiano il presente senza preoccuparsi del futuro.
Pensiamo sia utile il riepilogo di dove abbiamo già parlato di compensazione ambientale legata al Carosello.
Carosello ed il culmine dell’ipocrisia: Sulla compensazione ambientale mediante la cessione al comune di Cernusco di aree verdi di 4 mq per ogni mq di SLP edificata abbiamo già segnalato numerose criticità: le plusvalenze fiscali delle transazioni legate alla duplice transizione dei terreni (cessione da privato ad Eurocommercial, successiva cessione a titolo gratuito al comune di Cernusco) e la discrezionalità legata all’individuazione selettiva dei terreni oggetto della transazione da parte dell’amministrazione. Soprattutto la leva economica applicata ad un bene pubblico deve essere complementare a quella regolativa ed usata come estrema ratio e solo dopo aver definito in via preliminare gli obiettivi di consumo di suolo che si vuole perseguire. In questo modo si potrà valutare se un intervento rientra o meno in quegli obiettivi e l’eventuale compensazione applicabile. Ma Cernusco non ha individuato tali obiettivi, il bilancio sul consumo del suolo non è noto e lo si potrà fare solo a posteriori, dopo che degli interventi sono stati autorizzati e realizzati. – 7 FEBBRAIO 2017
Carosello: un altro giro di giostra: Si consumerà un po’ di suolo, quel pezzetto di ex cava, quell’area sfigata al margine Nord della città fuori dal tessuto urbano consolidato, lasciata colpevolmente in stato di abbandono, ma è stato previsto un rimedio: verrà “compensata” con altre aree verdi in misura quattro volte maggiore e con la trasformazione a verde di aree originariamente previsti ad edilizia sociale. Ma non si dice che la compensazione ambientale si farà per aree che andranno a produrre generose plusvalenze perché Eucommercial le dovrà acquistare e che avrebbero dovuto essere acquisite direttamente il comune di Cernusco se avesse voluto integrarle nel costituendo Parco della Martesana. – 29 GENNAIO 2017
Carosello: dieci rilievi sull’ampliamento: 3. La compensazione ecologica (per ciascuno dei metri quadri edificati vengono ceduti al comune 4 mq di aree a servizi) dal punto di vista ambientale non dovrebbe essere utilizzata come prassi, ma solo come estrema ratio, poiché la leva economica applicata ad un bene pubblico dove essere complementare a quella regolativa. Occorre cioè che gli obiettivi di consumo di suolo siano individuati in via preliminare, in modo tale che si possa poi valutare se un intervento rientra o meno in quegli obiettivi e l’eventuale compensazione applicabile.
Cernusco non ha individuato tali obiettivi e quindi il bilancio sul consumo del suolo si può fare solo a posteriori degli interventi autorizzati. – 23 LUGLIO 2014
#Caroselloleaks: a chi giova la compensazione ambientale – 1: la compensazione ambientale preventiva andrebbe usata con molta cautela, solo come rimedio estremo e non come strumento in sanatoria di errori o, peggio, come leva per modifiche degli strumenti urbanistici vigenti – 16 GENNAIO 2015 /
#Caroselloleaks: a chi giova la compensazione ambientale – 2: i riflessi fiscali – 25 FEBBRAIO 2015
Ricominciamo dal suolo: note a margine: Quanto all’istituto della compensazione ambientale, è importante sottolinearne gli elementi di discrezionalità che comporta se non inquadrato – prima degli interventi – all’interno di una pianificazione degli obiettivi di consumo di suolo e valutato rispetto a precisi indici ambientali. In questo caso inoltre, si verrebbe a produrre anche una significativa plusvalenza per le aree richieste per la compensazione che verrebbero acquistate da terzi (come abbiamo già sottolineato qui e qui). 25 MAGGIO 2015
Carosello: un anno dopo: Inoltre la compensazione ambientale volta ad acquisire la proprietà di aree lungo il Naviglio in modo da garantire continuità al parco della Martesana è un elemento di grande opacità per le plusvalenze che genera la cessione/acquisizione fra privati delle aree coinvolte, aggravata dalla discrezionalità con cui l’amministrazione individua queste ultime. A ciò si aggiunge il fatto che il proprietario dei terreni oggetto di compensazione ambientale è anche presidente del consorzio proprietario dei terreni ceduti all’amministrazione sui quali verrà costruito il nuovo polo scolastico. Caso perfetto di conflitto/convergenza d’interessi. – 30 LUGLIO 2015
Il 14 marzo è Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita quest’anno dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo per promuovere la cultura del paesaggio e sensibilizzare i cittadini riguardo i temi e i valori della salvaguardia dei territori. La dedichiamo ai paesaggi perduti o che si perderanno della nostra città, a partire dal parco degli Aironi sul quale pesa il progetto di ampliamento del centro commerciale Carosello ed i terreni agricoli della cascina Galanta, sacrificati per la costruzione del nuovo polo scolastico.
Vi invitiamo a segnalare i paesaggi perduti o in pericolo

dove c’erano i campi, prima degli impianti sportivi (sullo sfondo la cascina Galanta) (foto di Luigia Asperti)
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Cosa diranno o prometteranno i candidati a sindaco di Cernusco sui beni comuni? Acqua, aria, consumo di suolo, gestione dei servizi comuni, sono temi rispetto ai quali le decisioni del presente hanno conseguenze sul futuro della città e dei nostri figli. Per questo stiamo preparando una sorta di libro bianco sui beni comuni da proporre a ciascun candidato sindaco.
Nel frattempo iniziamo con una segnalazione sull’acqua di Cernusco: nel 2015 sono stati fermati tre pozzi (Vespucci, Melghera, Firenze) che da anni presentavano valori di Crono elevati, anche se sempre entro i limiti normativi e nella rete idrica cittadina è stata immessa acqua da altre connessioni.
Una delle nostre battaglie era stata proprio quella della trasparenza sui dati della qualità dell’acqua, oggi a tre anni dalla Carta d’intenti per la qualità dell’acqua pensiamo che ci sia ancora molta strada prima che i cernuschesi trovino le analisi relative all’acqua di ciascun pozzo della rete idrica riportate sul portale del comune con sistematicità.
La disponibilità dei dati ela trasparenza sulle informazioni sulla qualità dell’acqua sono tem rispetto ai quali va chiesto ai candidati sindaco un impegno preciso.
L’approvazione in consiglio comunale dell’atto d’indirizzo finalizzato all’avvio del procedimento per l’ampliamento del centro commerciale Carosello segna il tradimento di quella cultura politica che ha consentito, a partire dagli anni ’90, di preservare l’Est milanese dallo sviluppo sconsiderato che connota altre aree della provincia di Milano.
La volontà di conservare il territorio aveva visto la convergenza di forze che, pur appartenendo ad orientamenti politici diversi, avevano saputo costruire relazioni e collaborazioni per il bene comune. Il Parco Locale d’Interesse Sovracomunale Est delle Cave è stato uno dei risultati più significativi di questa collaborazione: le aree a Nord di Cernusco, pesantemente interessate da attività di escavazione, venivano inserite in un quadro di tutela paesistico-ambientale in modo da realizzare una continuità del sistema ecologico nord-sud nell’est Milano. E quindi colpisce il vuoto di memoria degli attuali amministratori e politici di Cernusco che stanno svuotando le conquiste del passato trasformandole in vuoti simulacri.
Le vicissitudini dei comuni del PLIS Est delle cave ne hanno allungato l’avvio ma, almeno per Cernusco ove c’è sempre stata continuità amministrativa, colpisce la mancanza di attenzione con cui è stato gestito: è stato lasciato in abbandono, privo di manutenzione e persino di segnalazione. Oggi dall’ampliamento del Carosello sono interessate quelle aree del parco degli Aironi che erano state volutamente tenute fuori nel 2014 dal PLIS e che verranno così vendute per favorire l’interesse di un privato, sebbene il comune di Cernusco abbia i conti in ordine e non avrebbe necessità di fare cassa. Eppure tutti conoscono bene la congestione del traffico in corrispondenza del Carosello e della viabilità di accesso, i problemi di inquinamento legati alle emissioni degli inquinanti a causa del traffico.
Come non vedere che il progetto di ampliamento del Carosello c’è una visione di città che tradisce completamente le scelte del passato.
“Ciò che hai ereditato dai padri, riconquistalo, se vuoi possederlo davvero”, dice Goethe. Per questo l’eredità delle battaglie del passato va difesa e non può essere rinnegata per interessi contingenti di breve periodo.
Emanuele Aquila
Arriva nel cuore della notte del 1 febbraio l’approvazione dell’atto di indirizzo per l’ampliamento dell’ampliamento del centro commerciale Carosello messo all’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di Cernusco.
C’è stata una gran “fretta politica”, sia a Carugate che a Cernusco: far discutere all’una di notte un provvedimento così importante presentato in commissione territorio solo due giorni prima testimonia la fretta di avviare la procedura dell’accordo di programma prima che le elezioni amministrative di primavera cambino troppo gli equilibri politici.
Le vicende che da tre anni a questa parte ne hanno caratterizzato l’iter sono riassunte qui, il nostro giudizio negativo su questo progetto lo abbiamo espresso sin dall’inizio e gli elementi contenuti nell’atto d’indirizzo approvato giovedì scorso non l’hanno modificato, anzi lo consideriamo persino peggiorativo in alcuni tratti.
Si conserva il tratto di falsificazione con cui viene presentato: sebbene l’Accordo di Programma riguardi l’“ampliamento a regime di circa 31.000 mq di SLP” nell’anti-lingua con cui viene presentato diventa «realizzazione di interventi di riqualificazione territoriale e di adeguamento del sistema della viabilità connessi alla realizzazione di un intervento a carattere commerciale riguardante il centro “Carosello” e le aree ad esso limitrofe».
Come se l’ampliamento fosse la conseguenza e non la causa di tali interventi.
Questo approccio non è casuale, ma risponde all’esigenza di far apparire gli interventi sulla viabilità come necessari ad alleggerire il traffico ipercongestionato dell’area, il prossimo passaggio da parte del comune sarà di dichiararli funzionali al “pubblico interesse” in conferenza dei servizi. Nella realtà è l’ampliamento delle superfici di vendita e quindi l’incremento del numero di clienti (decine di migliaia al giorno) a produrre l’aumento di traffico che andrà a gravare su una viabilità ormai al collasso e non sarà certo il ridisegno di alcuni svincoli a risolvere il problema.
Altro tratto comune è il denaro che entrerà nelle casse del comune grazie al gettito di fiscalità annuale cui si sommano alcuni milioni di euro per la vendita di un pezzo del parco degli Aironi. Un discreto tesoretto, pari ad esempio al costo annuale del servizio di igiene urbana. Ma il nostro comune non è in difficoltà anzi, gli è appena stato assegnato il primo premio per virtuosità di bilancio fra i comuni con più di 10mila abitanti della regione Lombardia. Nessun dissesto da sanare, i suoi abitanti hanno un reddito più elevato della media nazionale, Cernusco potrebbe quindi rinunciare ad un po’ di denaro contingente e non privarsi della porzione del parco degli Aironi su cui verrà realizzata parte dell’ampliamento del Carosello, visto che si tratta di un bene comune che sta nel patrimonio indisponibile.
Il bilancio di consumo di suolo è, invece, in deficit, sebbene non se ne conosca l’entità precisa perché l’amministrazione non ha quantificato le superfici urbanizzate, non ha ancora aggiornato il PGT, né pubblicato il bilancio di mandato. Così per compensare i suoli consumati per l’ampliamento, l’amministrazione “mette a disposizione” un’area di 9400 mq di proprietà comunale originariamente destinata dal PGT ad edilizia sociale trasformandola a verde. E’ sempre significativo quando si aumenta la dotazione di verde, ma questa trasformazione rinnega il criterio guida della “densificazione” del PGT perché avviene all’interno del tessuto urbano consolidato, vale a dire dentro il perimetro della città, mentre l’ampliamento del centro commerciale si fa nell’area suburbana a spese del corridoio ecologico previsto dal PGT.
Sulla compensazione ambientale mediante la cessione al comune di Cernusco di aree verdi di 4 mq per ogni mq di SLP edificata abbiamo già segnalato numerose criticità: le plusvalenze fiscali delle transazioni legate alla duplice transizione dei terreni (cessione da privato ad Eurocommercial, successiva cessione a titolo gratuito al comune di Cernusco) e la discrezionalità legata all’individuazione selettiva dei terreni oggetto della transazione da parte dell’amministrazione. Soprattutto la leva economica applicata ad un bene pubblico deve essere complementare a quella regolativa ed usata come estrema ratio e solo dopo aver definito in via preliminare gli obiettivi di consumo di suolo che si vuole perseguire. In questo modo si potrà valutare se un intervento rientra o meno in quegli obiettivi e l’eventuale compensazione applicabile. Ma Cernusco non ha individuato tali obiettivi, il bilancio sul consumo del suolo non è noto e lo si potrà fare solo a posteriori, dopo che degli interventi sono stati autorizzati e realizzati.
Altro elemento negativo è l’ennesimo conflitto tra salute e lavoro: il lavoro non dovrebbe essere usato per giustificare situazioni che contribuiscono a compromettere la salute a causa degli inquinanti legati all’incremento delle emissioni del traffico veicolare.
E ci sono infine elementi di novità che prevedono il finanziamento da parte dell’Eurocommercial di studi sull’impatto (in particolare per quanto riguarda la viabilità, l’ambiente e l’occupazione) che l’ampliamento del centro commerciale porterà sul territorio; di misure compensative per il commercio di vicinato e persino il sostegno alle iniziative e alle realtà sportive, culturali e sociali promosse dai due Comuni.
Come se i precedenti della Montedison e dell’Ilva non avessero insegnato nulla sull’attendibilità delle relazioni pagate dai committenti e come se non si sapesse quanto l’indipendenza delle associazioni sia inversamente proporzionale ai finanziamenti ricevuti.
“Il sistema raggiungerà il culmine dell’ipocrisia, quando le imprese di armi arriveranno a finanziare ospedali per curare i bimbi mutilati dalla guerra”, così si è espresso il Papa domenica sull’eticità del capitalismo. In questo caso si è persino andati oltre perché è l’amministrazione stessa che propone alla proprietà del centro commerciale di finanziare gli studi sull’inquinamento ed i fondi da erogare alle associazioni.
ATTO D’INDIRIZZO 28 LUGLIO 2014 | ATTO D’INDIRIZZO 1 FEBBRAIO 2017 |
1. Le motivazioni sostenute dalla proprietà per la richiesta si possono così sintetizzare: | 1. Le motivazioni sostenute dalla proprietà si possono così sintetizzare: |
– La prossima realizzazione del nuovocentro commercialedi Segrate (175 mila di SLP, il più grande d’Italia, 1.3 miliardi di investimento, 300 negozi di grandi firme) con apertura prevista fra 2017 e 2018; | la salvaguardia dell’attrattività del centro commerciale e delle attività ivi locate, e dunque la salvaguardia dei posti di lavoro e la prospettiva di sviluppo con nuovi posti di lavoro; la concorrenza principale da fronteggiare rappresentata da un nuovo centro commerciale a Segrate, di circa 286.000 mq di SLP; inoltre sono previsti altri importanti ampliamenti di centri commerciali che impattano sul bacino di influenza di quello carugatese, quali il centro commerciale di Cinisello Balsamo, 90.000 mq circa di SLP che si andranno ad aggiungere agli attuali 43.000 mq; l’ampliamento del centro commerciale di Orio al Serio con nuovi 30.000 mq di SLP, arrivando a coprire una superficie di 140.000 mq; il nuovo ampliamento del centro commerciale di Arese, che porterà gli attuali 90.000 mq di SLP a 150.000 mq. |
– La concorrenza da fronteggiare; | |
– La Regione Lombardia ha sospeso la realizzazione di nuovi centri commerciali, eccetto quello di Segrate poiché già autorizzato, consentendo il consolidamento dei centri commerciali esistenti per evitare rischi occupazionali e urbanistici; | |
– La prospettiva di sviluppo con nuovi posti di lavoro; | |
2. La proposta di sviluppo sinteticamente è la seguente: | 1. La proposta di sviluppo presentata dalla proprietà sinteticamente è la seguente: |
a) Ampliamento a regimi di circa 31.000 mq, con la seguente ripartizione sui due comuni coinvolti: | a) ampliamento a regime di circa 31.000 mq di SLP, con la seguente ripartizione sui due comuni coinvolti: |
Cernusco s/N: non superiore a 9.000 mq di SLP di nuova edificazione su un’area di circa 5.000 mq a nord del Parco Aironi; | · Cernusco sul Naviglio: circa 9.000 mq di SLP di nuova edificazione su un’area di circa 5.000 mq a nord del Parco Aironi; |
Carugate: circa 22.000 mq SLP di nuova edificazione e circa 8.000 mq SLP di ristrutturazione edilizia (demolizione di parte del centro esistente e sua ricostruzione), riutilizzando spazi commerciali e parcheggi; | · Carugate: circa 22.000 mq di SLP di nuova edificazione, riutilizzando principalmente spazi commerciali, parcheggi e un’area verde di circa 600 mq; |
b) Riqualificazione della viabilità mediante gli interventi di seguito riassumibili: | b) riqualificazione della viabilità mediante: |
· In aree comprese nei comuni di Cernusco sul Naviglio e di Carugate: adeguamento della viabilità in ingresso ed egresso dalla tangenziale Est come di seguito indicato: | · la realizzazione di un nuovo ingresso-uscita al centro commerciale; |
o In direzione Milano/Venezia con realizzazione di nuova rotatoria costituente l’ingresso nord alle strutture commerciali con realizzazione di nuovo ponte a scavalco della Tangenziale; | · l’ampliamento del sovrappasso sulla Tangenziale Est mediante l’aggiunta di una corsia per ogni senso di marcia; |
o In direzione Venezia/Milano con realizzazione di apposite corsie di ingresso ed uscita a livello, a valle della quale si articola una viabilità di servizio, costituita da percorsi di collegamento alle due entrate/uscite e da due rotatorie, una centrale di distribuzione e una di collegamento con la SP121; | · l’eliminazione della contrapposizione dei flussi veicolari in uscita dalla Tangenziale Est direzione MilanoNenezia e di quelli provenienti da Carugate, sgravando la rotatoria fronte centro commerciale posta lungo la SP208 e di conseguenza migliorando le condizioni di traffico sulla SP121 perimetrale al centro abitato di Carugate; |
· la realizzazione di una nuova rotatoria nel Comune di Brugherio; | |
· L’attuazione della nuova viabilità comporterà: | |
o Investimenti per circa 10 milioni di euro; | |
o Realizzazione del terzo accesso al centro commerciale ad ovest, dalla tangenziale EST; | |
o La previsione, a regime, della riduzione del 10% circa del traffico sulla SP121 /via Verdi | |
c) Sviluppo occupazionale con la creazione di circa 250 nuovi posti lavoro e la salvaguardia dei 1.100 lavoratori attuali | c) sviluppo occupazionale con la creazione di almeno 320 nuovi posti lavoro e la salvaguardia dei 1.514 lavoratori attuali; |
f) utilizzo di fonti energetiche alternative e pulite per provvedere al fabbisogno di climatizzazione estivo ed invernale, in misura superiore a quanto previsto dai regolamenti edilizi vigenti e comunque in misura superiore a quanto previsto dalle normative di settore nazionali e regionali vigenti. | |
Nel valutare la richiesta l’Amministrazione comunale di Cernusco ha tenuto conto di quanto segue: | Visto che, per valutare la richiesta, le Amministrazioni Comunali coinvolte hanno reputato rilevante: |
1 L’area dall’intervento sita in Comune di Cernusco s/N può considerarsi non strategica nella pianificazione urbanistica del Comune, dato che l’impianto del PGT vigente non subisce stravolgimenti | |
2. l’adeguata cura dell’impatto paesaggistico-ambientale; | |
2 Lo sviluppo occupazionale; | 3. lo sviluppo occupazionale con una significativa attenzione al territorio di riferimento del centro commerciale ed il contestuale mantenimento degli attuali livelli occupazionali, anche con particolare riguardo all’indotto generato dalla presenza del centro commerciale stesso; |
3 Le risorse da cessione d’area; | |
4 Le risorse dirivanti da oneri di urbanizzazione; | 5. le risorse derivanti da oneri di urbanizzazione, da utilizzare per il Comune di Cernusco sul Naviglio nell’ambito della programmazione triennale degli investimenti comunali; |
4. l’importanza complessiva delle misure compensative e/o di mitigazione: | |
· la riqualificazione del Parco degli Aironi di Cernusco sul Naviglio e del parco urbano di Carugate e la loro unificazione mediante interramento della strada che oggi conduce al centro commerciale provenendo da Cernusco sul Naviglio: tale intervento renderebbe effettivamente fruibile tale area verde oggi poco utilizzabile a causa della sua conformazione e delle caratteristiche originarie; | |
5 Le risorse da IMU; | 6. le risorse da gettito fiscale; |
6 Il miglioramento della viabilità; | 1. il miglioramento della viabilità; |
7 L’importanza complessiva delle contropartite da ottenere: | |
a) La riqualificazione del Parco degli Aironi e l’unificazione di tale parco con il limitrofo parco di Carugate; | d) collegamento e riqualificazione del Parco degli Aironi di Cernusco sul Naviglio e del parco urbano di Carugate adiacente alla SP121; |
e) implementazione e miglioramento del collegamento tra il parco urbano di Carugate ed il centro abitato, attualmente costituito da un sottopasso; | |
b) Una compensazione ambientale determinata in 4 mq di verde per ogni mq di SPL commerciale edificato; | · una compensazione ambientale mediante la cessione al Comune di Cernusco sul Naviglio di aree verdi nella misura non inferiore a 4 mq per ogni mq di SLP da edificarsi o, in alternativa, l’impiego di pari risorse economiche necessarie all’acquisizione di aree verdi ovvero di superfici già edificate da trasformarsi in aree con funzioni paesaggistico-ambientali. L’acquisizione avverrà previa perizia asseverata. |
c) Il sostegno della mobilità dolce; | · il sostegno alla mobilità dolce; |
d) Le risorse per il commercio locale; | |
L’Accordo di Programma dovrà prevedere: | L’eventuale Accordo di Programma dovrà prevedere: |
1 Per gli aspetti di carattere generale: | I. Per gli aspetti di carattere generale: |
· Il percorso istruttorio, promuovendo percorsi di partecipazione dei portatori di interesse (commercianti,imprese, terzo settore, associazioni ambientaliste) e della cittadinanza; | · un percorso istruttorio che potrà essere aperto alla partecipazione guidata dei portatori di interesse (commercianti, imprese, terzo settore, associazioni ambientaliste) e della cittadinanza; |
· Il rispetto delle indicazioni e dei valori del PGT vigente, volte a tutelare il paesaggio e il territorio e in particolare le aree verdi anche mediante lo strumento della compensazione ambientale; | · la tutela del paesaggio e del territorio; |
· L’individuazione di risposte concrete al bisogno di lavoro in questo periodo di crisi, con particolare attenzione all’occupazione giovanile; | · la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e la prospettiva di sviluppo con nuovi posti di lavoro; |
· il vincolo ad aprire al pubblico le aree di nuova edificazione solo a seguito del completamento e del collaudo delle opere viabilistiche previste nell’Accordo di Programma; | |
· Il sostegno al commercio locale in quanto cuore sociale e culturale della città; | · il sostegno al commercio di vicinato mediante misure economiche compensative; |
· l’impegno unilaterale della proprietà del centro commerciale a non concedere spazi commerciali per agenzie di scommesse, sale bingo, sale giochi-slot machine (VLT), ambienti dedicati all’installazione degli apparecchi VLT | |
· l’impegno da parte della proprietà a finanziare studi autonomi, coordinati e incaricati dai Comuni di Carugate e Cernusco sul Naviglio, sul futuro impatto che l’ampliamento del centro commerciale porterà sul territorio (in particolare per quanto riguarda la viabilità, l’ambiente e l’occupazione), da definire in sede di Accordo di Programma. | |
2 Per gli aspetti di viabilistici: | Per gli aspetti viabilistici: |
· La realizzazione, a totale cura del proponente, delle modifiche ed integrazioni viabilistiche, per contribuire a ridurre lo stato di congestione che si verifica sulla SP121 e sulla viabilità di Cernusco s/N posta a sud del complesso del centro commerciale come descritto in premessa; | · la realizzazione, a totale cura del proponente, delle modifiche ed integrazioni viabilistiche, per contribuire a ridurre lo stato di congestione che si verifica sulla SP208 e SP121 e sulla viabilità di Carugate posta a est del complesso del centro commerciale come descritto in premessa; |
· L’area di Cernusco s/N individuata come agricola-strategica nel PTCP vigente qualora la Regione lo consentisse, potrà esssere destinata unicamente a viabilità, con esclusione di ogni altra destinazione, utilizzo ed edificazione, ivi compresi distributori di carburante, autolavaggi e simili, salvaguardando per quanto possibile le aree verdi; | |
· Lo sviluppo di una viabilità dolce mediante il miglioramento, la nuova dotazione e la cura di piste ciclabili integrate con la rete esistente che colleghino il centro commerciale con l’abitato; | · lo sviluppo di una mobilità dolce mediante il miglioramento, la nuova dotazione e la cura di piste ciclabili integrate con la rete esistente che colleghino il centro commerciale con l’abitato di Carugate e che integrino la rete esistente di collegamento tra Carugate e Cernusco sul Naviglio, includendo anche il parco urbano di Carugate, il Parco degli Aironi di Cernusco sul Naviglio ed il Parco lncrea di Brugherio; |
· la realizzazione di un nuovo collegamento ciclopedonale tra Carugate e Brugherio; | |
· la creazione di un tavolo di lavoro permanente tra Amministrazione comunale di Carugate e gli esercizi commerciali, in particolare quelli a grandi superfici di vendita, il cui traffico veicolare indotto grava sulla SP208 e SP121, al fine di ottimizzare le modifiche viabilistiche al servizio di tutta l’area; | |
· interventi di mitigazione ambientale, da valutare in sede di Accordo di Programma. | |
3 Per gli aspetti edilizi: | 3. Per gli aspetti edilizi: |
· Ampliamento a regime di circa 31.000 mq con seguente ripartizione sui due comuni coinvolti: | · ampliamento a regime di circa 31.000 mq con seguente ripartizione sui due Comuni coinvolti: |
a) Comune di Cernusco s/N: edificazione di nuova SLP non superiore a 9.000 mq, su un’area da cedersi da parte del Comune di Cernusco s/N posta a nord del Parco degli Aironi, in adiacenza al laghetto di cava esistente con edificazione su due livelli e due piani interrati, per una superficie coperta di circa 5.000 mq; | b) Cernusco sul Naviglio: circa 9.000 mq di SLP di nuova edificazione su un’area di circa 5.000 mq a nord del Parco Aironi. |
b) Comune di Carugate: circa 22.000 mq SLP di nuova edificazione e circa 8.000 mq SLP di ristrutturazione edilizia (demolizione di parte del centro esistente e sua ricostruzione), riutilizzando spazi commerciali e parcheggi; | a) Carugate: circa 22.000 mq di SLP di nuova edificazione, riutilizzando principalmente spazi commerciali, parcheggi e un’area verde di circa 600 mq; |
4 Per gli aspetti economici: | 4. Per gli aspetti economici: |
· Cessione dell’area di proprietà comunale di circa 9.000 mq, da valutarsi con perizia giurata, comunque con una stima di introito non inferiore ad € 3.500.000,00 al netto di ogni imposta e tassa, che resteranno comunque a carico dell’operatore; | · Cessione dell’area di proprietà comunale di circa 5.000 mq, da valutarsi con perizia giurata, comunque con una stima di introito non inferiore ad euro 3.500.000, al netto di ogni imposta e tassa, che resteranno a carico del proponente; |
· Interventi a favore del commercio locale tramite un’allocazione periodica di risorse a disposizione del Distretto del Commercio Locale; | · interventi a favore del commercio locale tramite un’allocazione periodica di risorse economiche a disposizione — per il Comune di Cernusco sul Naviglio — del Distretto del Commercio Locale, per tutta la durata dell’attività del centro commerciale sul territorio, oltre alle compensazioni economiche già dovute per legge; |
· sostegno alle iniziative e alle realtà sportive, culturali e sociali promosse dai due Comuni; | |
· Applicazione degli oneri di urbanizzazione con le tariffe più alte in uso nei due Comuni coinvolti; | · applicazione degli oneri di urbanizzazione con le tariffe più alte in uso nei due Comuni coinvolti. |
5 Per gli aspetti paesaggistici ed ambientali: | 5. Per gli aspetti paesaggistici ed ambientali: |
· conferma dell’impegno del Comune di Cernusco sul Naviglio a conferire all’interno dell’Accordo di Programma una superficie di circa 9.400 mq di proprietà comunale, già destinata dal PGT ad edificazione residenziale, rinunciando al progetto là previsto e riservando l’area stessa a verde; | |
· Compensazione ambientale mediante la cessione al Comune di Cernusco sul Naviglio di aree a servizi di cui all’Art. 14 del Piano delle Regole del PGT, comunque nella misura non inferiore a mq 4 di cessione a fronte 1 mq di edificazione (SLP); | · una compensazione ambientale mediante la cessione al Comune di Cernusco sul Naviglio di aree verdi nella misura non inferiore a 4 mq per ogni mq di SLP edificata, previa perizia asseverata, secondo quanto previsto dall’art.14 del Piano dei Servizi; |
· Interventi ad esclusiva vocazione naturalistica del Parco degli Aironi e rinaturalizzazione e consolidamento delle sponde del lago ex-cava; | · interventi ad esclusiva vocazione naturalistica all’interno del Parco degli Aironi e rinaturalizzazione e consolidamento delle sponde dell’ex lago di cava; |
· Integrazione del Parco degli Aironi con l’attuale parco sito in Comune di Carugate a ridosso del centro commerciale; | · unione del Parco degli Aironi di Cernusco sul Naviglio con il parco urbano di Carugate, in modo tale da rendere i due parchi un’unica area verde, meglio fruibile dai cittadini; |
· Manutenzione ordinaria e straordinaria del Parco degli Aironi a carico dell’Operatore per tutto il tempo in cui sarà operative il centro commerciale. | · riqualificazione ex-novo, manutenzione ordinaria e straordinaria del parco che si verrà a creare in seguito all’unione del Parco degli Aironi di Cernusco sul Naviglio e del parco urbano di Carugate, a carico dell’Operatore per tutto il tempo in cui sarà operativo il centro commerciale (con convenzione da definire), compreso l’interramento della viabilità comunale di accesso al centro commerciale dalla SP121, nonché il sistema di illuminazione relativo (strada e parco), per la parte di consumi e manutenzione ordinaria e straordinaria; |
· Realizzazione dell’intervento commerciale con estrema attenzione all’inserimento paesaggistico, con particolare riguardo alla facciata che verrebbe realizzata sul Parco degli Aironi fronte lago cava, anche secondo indicazioni vincolanti fornite dal Comune. | · realizzazione dell’intervento commerciale con estrema attenzione all’inserimento paesaggistico, anche secondo indicazioni condivise fornite dai Comuni, con particolare riguardo all’impatto paesaggistico della nuova costruzione sul parco urbano e sul Parco degli Aironi; |
· impegno da parte della proprietà ad effettuare interventi di mitigazione ambientale, mediante piantumazioni e interventi di ingegneria naturalistica; | |
· impegno, da parte della proprietà, a finanziare insieme all’Amministrazione comunale di Carugate un intervento specifico nei confronti delle cause principali di inquinamento. | |
6. Per gli aspetti legati al trasporto: | |
· impegno unilaterale della proprietà del centro commerciale a partecipare, per la quota in carico al Comune di Carugate, alle spese per l’affidamento di studi di fattibilità del prolungamento della linea metropolitana MM2 o di altre forme di trasporto ad essa alternative; | |
· impegno unilaterale della proprietà del centro commerciale, qualora ci fosse la possibilità di un prolungamento della linea metropolitana (o di forme di collegamento alternative) che riguardasse il Comune di Carugate, a compartecipare con gli altri operatori interessati, ai costi di realizzazione di tale opera, con particolare riguardo alla costruzione della stazione; | |
· implementazione di forme di trasporto integrative ai servizi attualmente disponibili sul territorio carugatese, in particolare per collegare Carugate con territori ad oggi poco o per nulla raggiunti, quali Milano e Monza; | |
· realizzazione di stazioni di ricarica per auto elettriche all’interno del parcheggio del centro commerciale. |
Carosello: mai nome fu più azzeccato. Quello che fu il primo centro commerciale costruito in Italia nel 1972, allo svincolo Carugate della tangenziale Est, è stato chiamato Carosello dalla Eurocommercial, società olandese che lo ha rilevato nel 1997 e che da qualche anno vuole ingrandirlo, nonostante i vincoli urbanistici dei comuni di Carugate e Cernusco non lo permettano.
Il progetto prevede l’aumento delle superfici commerciali a spese di una porzione grande quanto un campo di calcio del Parco degli Aironi, una cava di inerti dismessa donata dai cavatori al comune di Cernusco il cui lago di risulta è diventato un parco dove nidificano gli aironi, ma in stato di abbandono per mancanza di manutenzione da parte dell’amministrazione. Verrebbero inoltre utilizzate una parte delle aree di parcheggio che si trovano nel comune di Carugateche il cui territorio è ormai “saturo” di centri commerciali.
L’Eurommercial, proprio per superare tali vincoli, aveva chiesto nel 2014 ai due comuni di avviare un accordo di programma in regione. In cambio ci sono un po’ di milioni di euro e la promessa di qualche posto di lavoro.
Sebbene l’accordo di programma preveda che gli interlocutori siano la proprietà, le rappresentanze del commercio e degli utenti e le amministrazioni coinvolte, i sindaci di Carugate e Cernusco hanno preferito far approvare dai propri consigli comunali degli atti di indirizzo (luglio 2014), non necessari al procedimento, ma a copertura della loro adesione.
L’accordo di programma è però rimasto fermo in regione per due anni, sino al maggio 2016 quando con una forzatura procedurale, Umberto Gravina, sindaco di Carugate, comune capofila ed ormai in scadenza di mandato, ha convocato la conferenza dei rappresentanti, primo passaggio per l’accordo di programma. E’ in questa occasione che il comune di Cernusco si impegna a “conferire 9400 mq all’interno dell’AdP” trasformandoli da edilizia residenziale a verde come mitigazione per i 5000 mq del parco degli Aironi richiesti dalla proprietà per l’ampliamento.
Le elezioni della primavera scorsa hanno segnano però il cambio di giunta a Carugate, segno che il progetto di ampliamento non era affatto gradito alla popolazione e, fra i primi atti di governo del nuovo sindaco Luca Maggioni c’è proprio la revoca dell’atto d’indirizzo votato dal consiglio due anni prima. Segue a ruota anche Cernusco che non può procedere più da sola e quindi la revoca del procedimento iniziato.
Ma la società Eurocommercial non può far cadere il suo progetto di ampliamento: il Carosello deve rendersi più attrattivo per far fronte ad una concorrenza che a poche decine di chilometri di distanza prevede la nascita di un mega centro a Segrate (286.000 mq) e gli ampliamenti di quelli di Cinisello (133.000 mq), Orio al Serio (140.000 mq), Arese (150.000 mq).
Occorre tener presente che Carosello ha pesanti vincoli strutturali: è praticamente circondato e limitato nella sua espansione dalla tangenziale, dalle cave, dalla provinciale. L’unica soluzione per non chiudere è sfruttare le poche aree disponibili: i parcheggi che si trovano sul comune di Carugate e la porzione di parco degli Aironi con affaccio sul lago di cava, che però è di proprietà del comune di Cernusco. Su quest’area il progetto prevede la costruzione di un altro piano dell’immobile, che sarà destinato più che a contenitori commerciali in senso stretto all’intrattenimento ed allo svago degli clienti. La visuale fronte-lago è quindi essenziale, oltre che funzionale, a creare la narrazione di un meraviglioso centro loisir ove sia possibile trascorre piacevolmente il tempo grazie ai servizi disponibili (cinema, ristorante, centro benessere), magari poi passeggiando a piedi nudi sul tetto che gli architetti progettisti hanno trasformato in un prato verde.
E così Eurocommercial presenta una nuova richiesta nel novembre scorso ai comuni di Carugate e Cernusco, che è già stata approvata il 26 gennaio nel consiglio comunale di Carugate e proposta in discussione nel prossimo consiglio comunale di Cernusco previsto per il 1 febbraio.
Cos’è che non funziona in questa storia? Sembrerebbe un buon affare per le amministrazioni assecondare le richieste dell’operatore privato. Un discreto bottino di milioni di euro grazie agli introiti legati agli oneri di urbanizzazione, un flusso di cassa costante per la tassazione annuale sugli immobili, una serie ripristini e recuperi ambientali su aree degradate pagati dal privato, un po’ di studi ambientali sempre pagati Eurocommercial, la promessa di qualche centinaia di posti di lavoro e di iniziative a favore del commercio locale.
In tempi di casse vuote, una vera manna. Se non fosse che il comune di Carugate ha il suo territorio ormai “saturo” di grandi strutture di vendita (Ikea, Leroy Merlin, Decathlon, Bottega verde) che hanno desertificato il commercio interno e la vita sociale della cittadina, ormai tutta rivolta al centro commerciale Carosello. Mentre per Cernusco il parco degli Aironi è appunto un parco, classificato fra i beni indisponibili del comune di Cernusco su cui ci sono precisi vincoli di tutela ambientale.
Il fatto che il parco degli Aironi sia un bene comune destinato alle generazioni future, una risorsa non rinnovabile che verrà consumata in cambio di denaro, scambiato, trasformato in una merce per rispondere agli interessi di breve periodo della classe politica contingente è un argomento messo in disparte ed allontanato con fastidio. Si dovrebbe invece rendere conto ai cittadini dello stato di abbandono in cui versa e rispondere di omessa tutela del patrimonio ambientale.
Colpisce la mancanza di visione della classe politica che si è fatta promotrice di tale scambio per interessi di breve periodo (dieci anni sono un breve periodo rispetto a beni quali il territorio e la qualità dell’aria che andrebbero tutelati per le generazioni future).
Dal punto di vista culturale poi si avalla un’operazione che serve a rendere più appetibile il centro commerciale Carosello come asset finanziario – il cui destino sarebbe segnato rispetto ai colossi che lo circondano – trasformandolo in un centro di svago da riempire ogni fine settimana con decine di migliaia di persone. L’operazione maquillage ha bisogno della veduta sul laghetto perché uno scatolone allo sbocco di una tangenziale fuori dal tessuto urbano non attirerebbe più nessuno: le stesse cose, le stesse marche, le puoi trovare ormai in tutti i centri commerciali del mondo, se vai al Carosello è perché lì sai che potrai passare anche una parte del tuo tempo libero guardando volare gli aironi, fra un film, una passeggiata sul prato verde (da diserbo). Ci si potrà arrivare persino a piedi o in bici dal centro città attraverso la passerella ciclopedonale che scavalca la provinciale e si potrà partecipare ad iniziative tipo “La festa del territorio a Km 0”, vera parodia del patrimonio culturale ed agricolo locale.
Di costi esterni poi non si parla: le ripercussioni sugli inquinanti a causa del traffico di decine di migliaia di auto? Tranquilli, il tesoretto che arriva dall’operazione Carosello serve anche a coprire i costi delle indagini ambientali che per essere veramente attendibili non devono essere pagate da chi è parte in causa, ma essere affidate a soggetti terzi.
Si consumerà un po’ di suolo, quel pezzetto di ex cava, quell’area sfigata al margine Nord della città fuori dal tessuto urbano consolidato, lasciata colpevolmente in stato di abbandono, ma è stato previsto un rimedio: verrà “compensata” con altre aree verdi in misura quattro volte maggiore e con la trasformazione a verde di aree originariamente previsti ad edilizia sociale. Ma non si dice che la compensazione ambientale si farà per aree che andranno a produrre generose plusvalenze perché Eucommercial le dovrà acquistare e che avrebbero dovuto essere acquisite direttamente il comune di Cernusco se avesse voluto integrarle nel costituendo Parco della Martesana.
Non si dice che le aree previste per l’edilizia sociale sono nel tessuto urbano consolidato, mentre le aree del parco per la costruzione dell’ampliamento sono in area suburbana, tradendo così uno dei criteri guida del PGT, la densificazione urbana, che vuole l’aumento della densità edilizia delle aree urbane, proprio per non “consumare” nuovo suolo agricolo e per razionalizzare la vita all’interno della città in termini di servizi pubblici, a partire dai trasporti.
Invece così vedrete come nel giro di pochi anni le aree verdi intorno al Carosello diventeranno catalizzatore di nuovi insediamenti urbani.
Infine, ma non ultima, vale la pena di ricordare la sciatteria o meglio l’arroganza con cui è si è svolto sempre tutto l’iter procedurale: dagli atti d’indirizzo approvati nei consigli comunali privi della documentazione di supporto, ai progetti cambiati nel corso del tempo, alle forzature procedurali, alla mancanza di trasparenza, ai dispositivi copia ed incolla.
Un altro giro di giostra è iniziato.
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