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SOS ARIA

Convegno sulla Qualità dell’Aria: 12 marzo 2025

Bene Comune Cernusco, da anni attiva nel monitoraggio della qualità dell’aria a Cernusco, ha organizzato un convegno sulle conseguenze dell’inquinamento atmosferico sulla salute cui hanno partecipato Umberto Dal Santo (ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), Elena Uga (Pediatra, Ospedale Sant’Andrea di Vercelli e Associazione Culturale Pediatri- Pediatri per un Mondo Possibile) e Roberto Castelli Dezza (Giornalista e membro di “Cittadini per l’Aria”).

Vi riportiamo una sintesi dei loro interventi che hanno offerto un quadro completo della situazione e delle possibili soluzioni.

Umberto Dal Santo (ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente)

  • Composizione e inquinanti atmosferici: L’atmosfera è costituita per il 78% da azoto e per il 22% da ossigeno, ma l’inquinamento deriva dalla presenza di gas e particolati dannosi. Gli inquinanti possono essere primari (emessi direttamente, come PM10) o secondari (formati tramite reazioni chimiche, come l’ozono).
  • Fonti di inquinamento: Naturali (incendi, eruzioni vulcaniche, pollini) e antropogeniche (traffico, riscaldamento domestico, agricoltura intensiva).
  • Impatto stagionale e geografico: In estate, l’aria calda favorisce la dispersione degli inquinanti, mentre in inverno lo strato atmosferico si comprime, aumentando le concentrazioni di sostanze nocive. La Pianura Padana è particolarmente vulnerabile a causa della sua morfologia chiusa e dell’alta densità industriale e urbana.
  • Nuove direttive europee del 2024: Limiti più restrittivi per PM10 e NO₂ renderanno ancora più complessa la conformità ai parametri di qualità dell’aria.

Elena Uga (Pediatra, Ospedale Sant’Andrea di Vercelli e Associazione Culturale Pediatri)

  • Impatto sulla salute: I bambini, gli anziani e le persone con malattie croniche sono i più vulnerabili. L’inquinamento influisce sullo sviluppo neurologico, respiratorio e metabolico fin dalla gravidanza.
  • Disuguaglianze sociali e ambientali: Le fasce socialmente svantaggiate e chi vive in aree ad alta densità di traffico o industriali subiscono maggiormente gli effetti nocivi.
  • Inquinamento indoor e outdoor: Anche l’aria nelle abitazioni può essere contaminata da materiali edili, impianti di riscaldamento e prodotti chimici.
  • Strategie di mitigazione: Riduzione dell’uso di combustibili fossili, promozione della mobilità sostenibile, miglioramento dell’isolamento termico degli edifici pubblici e privati.
  • Visione “One Health”: Un approccio integrato che collega salute umana, animale e ambientale per affrontare sistematicamente le sfide legate all’inquinamento.

Roberto Castelli Dezza (Giornalista e membro di “Cittadini per l’Aria”)

  • Scienza partecipata: Coinvolgimento diretto dei cittadini nella raccolta di dati sul biossido di azoto (NO₂) per aumentare la consapevolezza e influenzare le politiche locali.
  • Risultati del monitoraggio: Livelli di NO₂ superiori ai limiti europei, specialmente nelle aree ad alta densità di traffico.
  • Impatto del traffico e del consumo di suolo: Correlazione tra traffico veicolare e inquinamento, ma anche l’uso del suolo (es. cementificazione e logistica) influisce negativamente.
  • Proposte concrete: Limitare la velocità a 30 km/h nelle aree urbane, incentivare la mobilità ciclabile e migliorare i trasporti pubblici.
  • Rischi normativi: L’Italia potrebbe posticipare l’applicazione dei nuovi limiti europei, con un impatto negativo sulla salute pubblica e un aumento delle morti premature stimate in 330.000 in dieci anni a livello europeo.

Dalla discussione è emersa con evidenza l’importanza del monitoraggio ambientale, della tutela della salute pubblica e della scienza partecipata per garantire la qualità dell’aria come bene comune.

per le slide dei relatori scrivere a benecomunecernusco@gmail.com

#QualitàDellAria #BeneComuneCernusco #SalutePubblica #Ambiente #ARPA #monitoraggio #citizenscience #Cittadiniperlaria #ACP #PUMP

Questa centralina … s’ha da fare!

Eravamo in piena pandemia, forse per questo qualcuno se n’è dimenticato. Ma il 21 maggio del 2020 il Consiglio Comunale, all’unanimità, aveva approvato una mozione, presentata dal consigliere Claudio Gargantini, che prevedeva “il ripristino della stazione meteorologica” e la predisposizione di “apposita convenzione regolativa” con la nostra Associazione, in accordo al progetto, presentato l’1/12/2018 che “non prevedeva oneri per l’amministrazione comunale“.

Noi, soddisfatti ed entusiasti, dopo aver descritto questo riconoscimento in un articolo di allora, abbiamo atteso la convocazione da parte dell’assessore Restelli. Che non è arrivata in quell’anno, e nemmeno nel successivo, poi nel 2022 le nuove elezioni ed è passato anche il 2023. A giugno del 2024, abbiamo chiesto lumi: con una istanza all’assessore Restelli (riconfermato anche nella nuova Giunta) ci attendavamo, come previsto dallo Statuto Comunale, una risposta entro 60 giorni.

Ma anche questa non è arrivata.

Ci siamo rivolti all’Ispettorato della Funzione Pubblica, organo dipendente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (in pratica la Meloni), riportando tutta la sequenza di domande e di silenzi, dal 2018 in poi. L’ispettorato ha girato la richiesta all’Amministrazione di Cernusco, che, forse spaventata dalla mail ricevuta (arrivava da “mailbox.governo.it” !), ha messo insieme una risposta, che suona così:

  • la vecchia centralina non era economicamente recuperabile (troppo costoso ripararla);
  • la pandemia ha rallentato le attività non urgenti (in realtà a maggio 2020 e nei mesi successivi, la pandemia aveva diminuito la sua pressione);
  • nel 2022 [nuova amministrazione – ndr] è stato progettato un orto botanico al posto della vecchia centralina, che quindi andava spostata;
  • nel 2024 sono stati intensificati gli sforzi per risolvere la questione [negli anni dispari, evidentemente l’Amministrazione non se la sente di fare qualcosa – ndr]
  • il 18 dicembre 2024 è stato autorizzato l’acquisto di una nuova centralina, che sarà gestita dal Centro Meteo Lombardo e dovrebbe essere disponibile entro gennaio 2025 [che in realtà è passato e non si vede ancora la centralina – ndr].

Non possiamo che essere nuovamente orgogliosi e felici di questa conclusione, che finalmente doterà il Comune di Cernusco di un punto di rilevamento di dati meteorologici particolarmente utili in questi anni di eventi atmosferici estremi.

Peccato che non saremo noi a gestire la centralina, che avremmo installato a nostre spese e senza alcun costo per il Comune di Cernusco. Evidentemente, siamo così invisi a questa Amministrazione, che pur di non concederci questa soddisfazione, spende i soldi di tutti per una finalità che avrebbe potuto avere a costo zero. Ce ne faremo una ragione, ma l’importante è che la centralina ci sia e funzioni [passaggio a dir la verità non ancora avvenuto – ndr]

Ma continuiamo a sperare. Vi terremo informati.

Riprendiamo

L’inizio dell’anno porta con sé riflessioni e propositi per i mesi futuri. Questo sarà un anno importante per Cernusco sul Naviglio, poiché in primavera si terranno le elezioni per scegliere il nuovo sindaco, dopo la prematura scomparsa di Ermanno Zacchetti avvenuta la scorsa estate.

Responsabilità verso la città

È fondamentale che i cittadini segnalino a chi si candida a governare le principali criticità che minacciano i beni comuni, indicando possibili soluzioni per proteggerli e conservarli. I temi da affrontare sono numerosi, ma uno dei più urgenti è sicuramente l’emergenza climatica, spesso sottovalutata nonostante il suo impatto sull’agenda politica e sugli investimenti futuri.

Emergenza climatica: eventi estremi e necessità di dati

Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti. Negli ultimi anni, Cernusco ha affrontato:

  • la siccità del 2022 e la conseguente sofferenza idrica che ha messo in crisi i nostri alberi, specialmente quelli appena piantati.
  • i downburst del 2023, che hanno sradicato decine di alberi.
  • le intense piogge del 2024, con 1600 mm di precipitazioni, che hanno messo sotto pressione la rete idraulica cittadina.

Questi eventi estremi, sempre più frequenti, richiedono misure adeguate, ma una gestione efficace è ostacolata dalla mancanza di dati meteorologici locali, insieme alle concentrazioni di inquinanti (polveri sottili pmp 2,5 e10), che offrirebbero elementi conoscitivi utili a delineare i modelli previsionali per la prevenzione del rischio idraulico e delle mappe di rischio inquinamento, purtroppo non sono disponibili perché, nonostante una delibera del consiglio comunale del 2020 avesse previsto l’installazione di una centralina meteo, l’assessore Restelli non ha mai dato seguito all’iniziativa. Questo ritardo mina la credibilità delle istituzioni e impedisce una corretta pianificazione per affrontare i rischi climatici e ambientali.

Consumo di suolo e urbanizzazione: una scelta strategica

Un altro tema cruciale è il consumo di suolo, strettamente connesso all’emergenza ambientale. Cernusco, con il 47,13% della superficie già urbanizzata, è tra i comuni con il più alto livello di suolo consumato nell’area Nord-Est Milano. Nonostante ciò, il Piano di Governo del Territorio (PGT) prevede ancora nuove edificazioni, come il progetto per sei palazzine nei campi agricoli storici di via Cevedale-Bassano.

In una città che vede una popolazione in diminuzione e in rapido invecchiamento, la strategia dovrebbe essere diversa:

  • conservare le aree verdi rimaste.
  • favorire il recupero del patrimonio immobiliare esistente, evitando nuove costruzioni.

Invece negli ultimi anni nuovi cantieri sono cresciuti in ogni spazio libero: è l’effetto della densificazione urbana – un criterio guida del PGT, presentato come una scelta ecologista, ma cui siamo sempre stati contrari – che concentra nuovi interventi edilizi all’interno del perimetro già urbanizzato con significativi effetti negativi:

  • impatto sulle infrastrutture e sui servizi:
    L’aumento della densità abitativa ha generato una forte pressione sulle reti e sui servizi cittadini, come il sistema fognario, il traffico, le scuole e gli spazi pubblici.
  • perdita di spazi verdi urbani:
    La densificazione ha ridotto le aree verdi urbane che offrivano benefici ecosistemici come la riduzione dell’inquinamento, il raffrescamento urbano, la gestione delle acque meteoriche e l’aumento delle biodiversità urbana.
  • Riduzione dei servizi ecosistemici:
    Con la perdita di verde urbano, la città ha visto un peggioramento dei cosiddetti servizi ecosistemici, ossia i benefici naturali offerti da alberi, prati e aree non edificate. Tra questi, la capacità di assorbire CO₂, di filtrare le polveri sottili, di prevenire allagamenti trattenendo l’acqua piovana e di migliorare il comfort climatico urbano.

Un modello da ripensare
Le scelte urbanistiche dei prossimi anni e, dunque, del nuovo Piano di Governo del Territorio saranno essenziali rispetto alla conservazione dei beni comuni, facciamo appello a chi si candida a governare la città perché si salvaguardino le ultime aree verdi libere e si ripensino i piani attuativi in corso tutelando gli interessi della comunità e dell’ambiente.

Verde urbano: manutenzione e tutela

Un altro aspetto cruciale è la gestione del verde : la copertura arborea di Cernusco è un patrimonio importante, ma necessita di interventi adeguati. Quest’anno è in scadenza anche il contratto di servizio, appaltato nel lontano 2018, i cui termini andranno pesantemente ripensati perché garantisca un servizio adeguato.

Il Garante del verde, del suolo e dell’ambiente ed il correlato comitato di cittadini appena istituiti hanno un ruolo meramente consultivo, privo di capacità d’incidenza.

Prossimi approfondimenti

Restano molti altri temi da affrontare, in particolare la qualità dell’aria e dell’acqua, ci torneremo presto.

2025: c’è bisogno di “fare qualcosa”

Si avvicina velocemente la fine dell’anno ed è naturale, in questo momento, guardare indietro e fare un po’ il bilancio dell’anno che sta per finire.

E’ stato un anno faticoso, segnato da eventi che non avremmo voluto vedere: le guerre, con tutto il loro seguito di morte e distruzione; i disastrosi fenomeni atmosferici, in Italia ed in varie altre parti del mondo, anch’essi portatori di distruzione e soprattutto di grande preoccupazione per il futuro; ed il mondo continua a rimandare le soluzioni che ci potrebbero aiutare ad evitare il peggio, come si è visto nella recente COP29, che si è chiusa con un nulla di fatto.

Fortunatamente, nel nostro piccolo, possiamo ricordare anche qualche attività iniziata o conclusa nel modo migliore. La più importante è stato l’avvio dell’Osservatorio per la Tutela del Suolo e del Paesaggio nel Nord Est milanese: con altre associazioni della nostra zona, abbiamo lanciato questo gruppo che, passo dopo passo, sta approfondendo i temi legati alla gestione del territorio, vigilando su varianti e proposte delle amministrazioni comunali della Martesana e presentando le proprie proposte di miglioramento, anche se spesso inascoltate. Obiettivo dell’Osservatorio è coinvolgere realtà simili alla nostra per attivare i cittadini nel controllo e nella gestione di un bene fragile e limitato, come il suolo, adottando chiavi di lettura e soluzioni uniformi in tutta l’area ad est di Milano.

Nella scorsa primavera abbiamo partecipato al “Bioblitz 2024”: guidati dalla nostra esperta naturalista, Diana, siamo andati per farfalle, fotografando e conteggiando varie specie, testimoni della biodiversità che spesso un occhio non allenato non riesce a riconoscere.

Nel corso del 2024 è partita la quarta edizione del nostro Concorso fotografico e di Disegno nel Parco Est delle Cave. Il concorso è tuttora aperto e, concentrandosi su luoghi e specie particolari, ci invita a conoscere il parco ed a coglierne aspetti peculiari che a prima vista possono sfuggire.

Il bilancio di fine anno, inevitabilmente, richiede anche di pensare a cosa fare nell’anno che inizierà tra poco. Le idee ed i propositi, che di certo non ci mancano, devono poi scendere a compromessi con le energie, con le forze a disposizione. Quindi vedremo cosa effettivamente riusciremo a portare avanti. Tra le nostre priorità, comunque, ci sono tante attività, magari già iniziate negli anni scorsi, che vogliamo continuare e migliorare.

Il 2025 sarà l’anno del rinnovo della nostra amministrazione: appuntamento particolarmente importante per tutte le scelte urbanistiche e di gestione del territorio che ne conseguiranno. Non mancheremo perciò di avanzare e rendere pubbliche le nostre richieste e priorità ai candidati sindaci per difendere ogni metro quadrato del nostro verde e possibilmente per aumentarlo.

Non ridurremo il nostro impegno per conoscere nei dettagli, con tutte le sue ricchezze e peculiarità, l’ambiente che ci circonda, a partire dal Parco Est delle Cave (che da anni riceve la nostra primaria attenzione), ma proseguendo anche verso strutture fuori dal nostro stretto perimetro, come il Parco Agricolo Nord Est oppure il Parco Nord Milano. Potremo raccogliere spunti e suggerimenti utili per la nostra più limitata realtà locale.

Da alcuni anni raccogliamo, con gli strumenti che ci siamo costruiti, i dati di concentrazione delle polveri sottili; nelle prossime settimane, con la guida di un esperto, capiremo come agiscono e quanto possono essere pericolose per la salute, soprattutto per i bambini. Sarà il primo appuntamento di una serie di “SOS” che vogliamo lanciare per richiamare l’attenzione sulle risorse basilari del nostro ambiente: l’aria, l’acqua, il suolo, l’energia.

Nel 2025 si concluderà anche il Concorso Fotografico e di Disegno nel Parco Est delle Cave e, come ormai tradizione, premieremo chi ha meglio saputo cogliere le peculiarità del nostro parco, mettendo in mostra le foto ed i disegni più belli.

Aldilà delle attività pratiche che riusciremo a svolgere, però, quello che più ci sta a cuore è provare a comunicare a tutti, e soprattutto ai più giovani tra noi, l’attenzione e la cura per l’ambiente, la preoccupazione per un modello di sviluppo non sostenibile, l’importanza di comportamenti virtuosi che non mettano a repentaglio la salute e perfino la sopravvivenza nostra e di chi verrà dopo di noi.

Recenti studi stanno mostrando quanto sia in aumento una forma di ansia legata alle mutazioni climatiche, all’incertezza del futuro legata al riscaldamento globale. È altrettanto provato che il modo migliore per combattere questa “eco-ansia” è attivarsi nel volontariato ambientale, aderendo ad organizzazioni che si occupano di questa emergenza.
Bene Comune Cernusco è una di queste organizzazioni, è uno dei modi possibili per “fare qualcosa”, per occuparsi della casa che ci ospita, cercando di capire i problemi e di immaginare soluzioni adeguate, pur nel piccolo della nostra città. Chi vorrà darci una mano, quindi, sarà più che benvenuto e se saremo in molti, riusciremo a fare molto.

L’augurio, che estendiamo a tutti, per il nuovo anno è che sempre più persone, sempre più giovani prendano coscienza delle urgenze legate al clima ed agli stili di vita non sostenibili, decidendo di attivarsi, in qualunque modo, per fermare questa pericolosa emergenza: c’è bisogno di tutti, c’è bisogno di “fare qualcosa”.

Buon 2025 a tutti !

Osservatorio per la tutela del suolo e del paesaggio del Nord Est Milanese

Senza cielo, Tullio Pericoli

Il 6 febbraio 2024 si è costituito l’Osservatorio per la tutela del suolo e del paesaggio del Nord Est Milanese.

L’osservatorio nasce per tutelare il suolo, un bene comune, risorsa fragile consumata dall’occupazione delle superfici verdi libere prodotta dalla speculazione edilizia e dalla proliferazione delle infrastrutture e per offrire una risposta concreta alle emergenze climatiche che mettono in pericolo la nostra esistenza sul Pianeta Terra.

L’Osservatorio è costituito da cittadini, rappresentanti di associazioni ambientaliste, culturali e naturalistiche della Zona omogenea Adda Martesana della Città Metropolitana di Milano che, consapevoli delle conseguenze sempre più pesanti del riscaldamento globale e del consumo di suolo, hanno deciso di unirsi e collaborare per costituire una rete coordinata per monitorare e valutare le attività di pianificazione e gestione del territorio delle nostre amministrazioni, analizzare gli effetti derivanti da strumenti di pianificazione inefficaci a tutelare il suolo e ad arrestarne il consumo.

L’Osservatorio è aperto a tutti coloro che riconoscono come fine da perseguire la conservazione delle aree verdi libere, degli ecosistemi e degli ambiti naturali, a cui si affiancano la salvaguardia delle aree agricole e dei boschi, la difesa della biodiversità, la tutela del paesaggio e la conservazione del patrimonio culturale, ambientale ed architettonico. Strumento essenziale è il monitoraggio del consumo di suolo del nostro territorio collegato alla mobilitazione contro le decisioni che mettono in pericolo questa risorsa essenziale.

Sono soci fondatori dell’Osservatorio: Bene Comune Cernusco, Cernusco in Comune, Custodi del Paesaggio Cassina de’ Pecchi, Salviamo il Lago Gabbana Vimodrone, Fulvio Carcano, Walter Piloni.

Per contatti, informazioni ed adesioni: telasuolonordestmi@gmail.com

Una nuova allerta meteo: e gli alberi?

Il platano del parcheggio fra via Buonarroti e via Caravaggio

C’è una nuova allerta meteo: nella notte arriveranno precipitazioni temporalesche che in alcuni settori lombardi potranno essere molto intense ed abbondanti. 

Potete consultare sia l’avviso emesso dalla Regione Lombardia che il

In questo periodo l’Italia ha vissuto eventi terribili, legati, palesemente, alle conseguenze del cambiamento climatico.
Di fronte alle drammatiche immagini di quel che è accaduto, al Nord, come al Centro, come nel Meridione, tante discussioni sulla fondatezza dei rischi, sul livello dell’allarme, sul grado di preoccupazione che è giusto avere per la realtà che stiamo sperimentando, appaiono sorprendenti.
Occorre assumere la piena consapevolezza che siamo in ritardo.
Bisogna agire, da una parte cercando di incrementare l’impegno a salvaguardia dell’ambiente e per combattere le cause del cambiamento climatico.
Sappiamo che sarà un impegno difficile, su scala globale, i cui effetti vedremo nel tempo.
Dall’altro lato, è necessario operare per contenere già oggi gli effetti dirompenti di questi cambiamenti, predisponendo strumenti nuovi e modalità di protezione dei territori, che consentano di prevenire e attenuare gli effetti dei fenomeni che si verificano sempre più di frequente.

Abbiamo tutti sotto i nostri occhi gli effetti prodotti dagli ultimi eventi, colpiscono in particolare le decine (in alcuni comuni, centinaia e migliaia a Milano) di alberi sradicati o danneggiati, un vero proprio tesoro perduto.

Ci soffermiamo sugli alberi perché davvero sconcertano le loro condizioni: apparati radicali divelti e tronchi schiantati sono ovunque nelle nostre città, dai marciapiedi ai parchi. Ci si interroga sul perché alcuni alberi abbiano resistito ed altri invece siano stati abbattuti, con tronchi spezzati o divelti sin dalle radici.

Le piante sono nostre alleate nel contrasto al cambiamento climatico grazie alla loro capacità di catturare anidride carbonica, ma possono essere fragili ed esposte: dobbiamo imparare a prenderci cura del nostro verde e valutare le conseguenze che producono sulla salute futura della pianta e sulla sua stabilità un impianto sbagliato ed una cattiva manutenzione. E tutti possono fare la propria parte: dai cittadini, ai condomini, all’amministrazione comunale. A quest’ultima lanciamo un appello perché occorrono criteri nuovi di manutenzione del verde pubblico e privato. 

Bene Comune Cernusco ha proposto il mese scorso al parco Est delle Cave un progetto di mappatura degli alberi attraverso un applicativo software che consente di effettuare anche una prima valutazione di stabilità. Potrebbe essere esteso ai comuni in modo da consentire un censimento delle alberature stradali e degli alberi dei parchi. Nello stesso tempo riteniamo che agli alberi vada dedicata più cura ed attenzione e sia necessario introdurre anche sistemi di valutazione della stabilità (dall’osservazione visiva ai pulling test per stabilirne la resistenza ai venti). Potrà sembrare un oggi costo eccessivo, ma ci preserverà domani dalle spese necessarie a far fronte ai ripristini ed al risarcimento dei danni, oltre a conservare per il futuro le chiome dei nostri alberi.

Concorso fotografico e disegno 2023

E’ iniziata la terza edizione dell’ormai tradizionale concorso fotografico e di disegno naturalistico di Bene Comune Cernusco.

Dal 1° Aprile al 20 Luglio si possono caricare le foto o consegnare i disegni a tema Parco est delle Cave. Tutte le informazioni a riguardo ed il Regolamento del concorso si possono trovare nella pagina dedicata, cui si accede anche dal menu principale del sito www.benecomunecernusco.it

Le categorie per la sezione “fotografia” sono ancora quattro, ma con una novità:

  • ACQUA
  • MONDO VEGETALE DEL PARCO
  • MONDO ANIMALE DEL PARCO
  • INDOVINA DOVE

Quest’ultima categoria (Indovina dove) invita a scoprire luoghi insoliti e nascosti del Parco. La foto o il disegno più bello è quello che stimola la curiosità di chi lo guarda, chiedendosi dove sia quel luogo, come raggiungerlo, come farlo conoscere. Chi riuscirà a farlo nel modo migliore e più curioso?

Per la sezione “disegno” le quattro categorie sono raggruppate in una unica, denominata “Il Parco Est delle Cave”, privilegiando quindi le riproduzioni di quanto è presente nel parco.
Per tutte le categorie, saranno valutate, oltre alla qualità delle foto e dei disegni, anche elementi di novità come la riconoscibilità, l’originalità del luogo di ripresa o di spunto per il disegno e la capacità di osservazione dell’ambiente naturale.

Dopo l’estate, ci sarà la consueta Mostra (luogo e date saranno comunicate appena possibile) con la premiazione dei vincitori.

Per ogni dubbio o richiesta di informazioni, scrivere a: concorso@benecomunecernusco.it

Quindi, buon lavoro a tutti gli aspiranti fotografi e disegnatori! e buone passeggiate nel Parco!

Premiazione Concorso 2022

Brugherio – Inaugurazione Mostra Fotografica 2022

Si è tenuta ieri, alla presenza del sindaco di Brugherio Troiano, del Presidente del PLIS Est delle Cave Veneroni (oltre che sindaco di Vimodrone) e dell’assessore Comelli in rappresentanza del comune di Carugate, la premiazione dei vincitori del Concorso “La Fotografia e l’arte nel Parco Est delle Cave”.

E’ stata anche inaugurata la mostra “Chiamatemi Parco” che include le foto ed i disegni migliori partecipanti al concorso.

Sono stati premiati:

  • Daniela Donegà, vincitrice delle categorie Mondo Vegetale e Mondo Animale
  • Mauro Girardi, vincitore della categoria Acqua
  • Pietro Tarzia, vincitore della categoria Intervento dell’uomo
  • Marina Mondonico, vincitrice ex aequo della sezione Disegno
  • Donata D’Addabbo, vincitrice ex aequo della sezione Disegno

Pietro e Donata non erano presenti alla premiazione – li raggiungeremo comunque inviando loro il premio

Alla presenza di un folto pubblico, abbiamo ribadito il nostro obiettivo di incrementare la conoscenza e la fruibilità dell’intero parco, che al momento non viene ancora percepito dai cittadini come una risorsa naturale estesa e fondamentale per difendere la biodiversità e salvaguardare un habitat continuamente messo a rischio dalla continua espansione del traffico e occupazione di suolo.

Scopo del concorso fotografico e disegno, non pienamente ancora attuato da tutti, è proprio la conoscenza delle molteplici realtà e potenzialità che fanno parte di questo Parco, sia in positivo, per la presenza di ecosistemi ricchi e unici, anche se non privi di rischi, sia in negativo visto il perdurare di attività di escavazione o l’abbandono di aree potenzialmente ricche di biodiversità e adatte alla rinaturalizzazione.

Il presidente del Parco ed il sindaco di Brugherio, ringraziandoci per la nostra lodevole e utile iniziativa, hanno ribadito l’impegno a migliorare la salvaguardia dell’esistente e la volontà di incrementare sia l’area inclusa nel parco (a breve entrerà nel PLIS anche il comune di Segrate, con un importante apporto di territorio), sia la conoscenza da parte dei cittadini.

La mostra rimane aperta tutti i pomeriggi presso la biblioteca di Brugherio fino al 24 Settembre. Successivamente (nella prima settimana di Ottobre) sarà visitabile a Carugate presso il centro ATRIUM.

Tutte le foto dei partecipanti sono visibili in questa pagina del nostro sito

Undicesimo: non provocare – Verdi visioni o verdi provocazioni?

CLIMA E URBANIZZAZIONE NELLA CITTA’ DEL FUTURO è il tema guida in cui si articolano due approfondimenti organizzati dalla commissione biblioteca del comune di Cernusco in collaborazione con LAND, un prestigioso studio di architettura del paesaggio. Il primo si è svolto giovedì 24 febbraio ed aveva come tema “La transizione verde di Milano nella decade della sostenibilità: dai giochi olimpici invernali del 2026 ai grandi progetti di rigenerazione urbana”.

Al breve saluto dell’Assessore Luciana Gomez è seguita una lunga introduzione a cura di Carla Daturi, vice presidente della Commissione Biblioteca, che ha raccontato la storia di LAND, descrivendone i principi e valori a cui si ispira, il ruolo e il contributo del suo fondatore Andrea Kipar, con nutrito corredo di citazioni agiografiche. La parola è poi passata a Francesca Villa, Project Manager dello studio, che ha illustrato nuovamente e largamente i principi alla base del loro approccio, per poi fare una carrellata di progetti realizzati o in via di realizzazione nella Città Metropolitana di Milano (fra questi Porta Nuova e Bicocca a Milano).

Non serve riportare qui quanto esposto durante l’incontro: per averne un’idea potete semplicemente consultare il loro sito web, perché di comunicazione istituzionale si è fondamentalmente trattato*. 

Di fatto abbiamo assistito a uno spot promozionale di più di un’ora, ove le relazioni fra il clima e l’urbanizzazione non sono state analizzate e la transizione verde dai giochi olimpici invernali del 2026 ai grandi progetti di rigenerazione urbana è declinata come verniciatura di verde ai grandi progetti immobiliari realizzati ed in fase di realizzazione a Milano.

Non c’era un moderatore terzo e neutrale che potesse portare all’attenzione anche eventuali criticità, non c’era un tecnico che potesse esprimere valutazioni oggettive sui progetti o proporre modelli alternativi, nessun intervento di stimolo al dibattito da parte di esponenti della nostra amministrazione. 

Un incontro monorelatore, un palcoscenico allestito dall’amministrazione per un privato che ha potuto parlare per più di un’ora senza alcuna possibilità di contraddittorio su un tema oggettivamente delicatissimo, in cui interesse pubblico e privato sono il più delle volte in netto contrasto. 

Tant’è che alla domanda: “Lo studio LAND ha firmato anche la parte paesaggistica del progetto dell’ampliamento del centro commerciale Carosello, che di sostenibile a nostro parere ha ben poco: su questo che cosa ci può dire?” la risposta è stata: “Non rispondo perché ritengo la sua domanda una provocazione”. E qui, possiamo dire, il re è rimasto se non nudo in mutande… 

Perché, al contrario, la provocazione nei confronti della comunità di Cernusco è stata chiamare a raccontare la rigenerazione urbana chi ha collaborato al progetto di espansione del centro commerciale Carosello che, ricordiamo, sarebbe stato realizzato a spese del parco degli Aironi e che è stato accantonato proprio grazie alla tenace opposizione di cittadini ed associazioni che hanno messo in luce l’insostenibilità dell’intervento.

il progetto del carosello con il tetto verde e la pista ciclabile sopraelevata
da RELAZIONE DESCRITTIVA GENERALE – AdP Carosello – Eurocommercial Properties

E’ evidente che incontri così strutturati non possono portare valore aggiunto alla riflessione pubblica sui temi della tutela del territorio e dello sviluppo sostenibile di Cernusco sul Naviglio.

Lo studio LAND fa il suo lavoro, risponde alla committenza, ma l’amministrazione pubblica deve tutelare gli interessi generali, non quelli privati. 

In un’epoca di mistificazione in cui perfino i menù di McDonald sono presentati senza remore come bilanciati o in cui le oil company si proclamano paladine della transizione ecologica, è necessario prestare estrema attenzione a contenuti e messaggi che ci vengono proposti ed è un segnale grave se un’amministrazione pubblica non coglie tali contraddizioni o, peggio, se ne fa partecipe, lasciando così spazio agli interrogativi sul perché lo abbia fatto. 

Il prossimo incontro sarà  giovedì 3 marzo (Città di piccole dimensioni dell’area metropolitana: le infrastrutture verdi blu come risposta al cambiamento climatico).

Alla prossima puntata

verdi visioni metropolitane

*la registrazione della sola relazione di F. Villa è disponibile sul canale you tube della biblioteca https://youtu.be/XZj8sC-VCvY

Pedalando a Cernusco

La foto qui sopra mostra lo striscione che, alla vigilia della seconda conferenza di VAS [prevista per il 30 settembre, poi nuovamente rimandata al 22 ottobre], abbiamo esposto lungo il Naviglio, in corrispondenza del prato che sarà trasformato in campo da baseball, secondo le intenzioni della nostra amministrazione cernuschese.

Non sappiamo esattamente quante persone si siano fermate, mentre percorrevano la ciclabile lungo Naviglio, per leggere la nostra segnalazione. Certamente qualcuno l’ha fatto e tra questi Paolo Pileri, professore di Pianificazione e Progettazione urbanistica presso il politecnico di Milano, nonchè studioso e appassionato difensore dell’ambiente, in particolare per i temi legati al consumo di suolo. Conosciamo anche la sua passione per la bici, al punto che è tra i promotori della ciclabile che, lungo il fiume Po, dovrebbe congiungere Torino con Venezia

Il prof. Pileri, che avevamo conosciuto nel 2015 ad una nostra conferenza organizzata per fermare l’ampliamento del Centro Commerciale Carosello e difendere il Parco degli Aironi, ha voluto lasciarci un suo messaggio di incoraggiamento e di condivisione, che riportiamo qui sotto.

Il suo messaggio ci ha fatto molto piacere, perchè ci conferma che siamo sulla strada giusta e ci incoraggia a perseverare nel nostro impegno civile e concreto a difesa dell’ambiente e dei beni comuni.

A tutti i nostri sostenitori, a chi legge questo post e lo condivide, chiediamo di inviarci un selfie fatto davanti allo striscione (che è ancora al suo posto). Li pubblicheremo sulla nostra pagina fb, per dare maggior forza alla nostra richiesta: un ripensamento della variante al PGT da parte dell’Amministrazione comunale ed un gesto di responsabilità nei confronti delle generazioni future, cancellando l’ampliamento del centro sportivo e conservando intatto il corridoio ecologico che passa proprio da questi campi. O dobbiamo aspettare politici migliori?

Grazie al professor Pileri e grazie a tutti!


Questo il messaggio ricevuto:

Da: PAOLO PILERI 
Oggetto: Bravi
Corpo del messaggio:
Buongiorno
ho visto lo striscione lungo la Martesana che interroga e informa i cittadini sull’inappropriata scelta del comune o di un privato di consentire la distruzione di un suolo agrario per farci un campo da baseball.
Bravi a comunicare così.
Bravi a ricordare che ogni filo d’erba fa parte del grande bene comune di cui dovremmo occuparci.
Molti diranno che un campo da baseball non fa male a nessuno e invece non è così. Non è più così. Il presente che stiamo vivendo è un presente nel quale siamo dentro un guasto climatico che è esattamente il risultato di milioni di scelte urbanistiche apparentemente innocue legittime e necessarie ma che invece ci hanno tolto il fiato.
Il baseball è bello e lo sport è importantissimo. Nessuno nega questo. Ma oggi la sfida è trovare il modo di fare un nuovo campo da baseball senza torcere un solo filo d’erba. Se c’è la possibilità va fatto in ogni modo. Possibile che in Cernusco non vi sia un’area dismessa….un parcheggio di troppo…un piazzale abbandonato da desigillare per farne un campo da baseball? Questa è la cosa da fare e da spiegare. Questo è fare politica per la sostenibilità oggi. Il resto rimane a libro paga della comodità, del danaro, del non capire, della pigrizia a non innovare.
Eppure i politici della Martesana dovrebbero ricordare l’esondazione del naviglio nell’aprile 2009….o l’hanno dimenticata? Ecco ricordiamogli allora che se le acque della Martesana si sversano su un campo permeabile questo assorbe quelle acque e il danno si minimizza. Se invece le stesse acque esondano su un campo di baseball non saranno assorbite allo stesso modo, se ne andranno in giro e faranno molti danni. Non andiamo poi a piangere dallo Stato o non imprechiamo contro la natura cattiva….perché sono queste scelte urbanistiche a essere miopi ed enormemente inopportune oggi, era dell’antropocene ovvero epoca nel mezzo di una tempesta climatica.
Abbiamo bisogno di una politica migliore e di politici migliori. Bravi voi a far notare queste cose.
Paolo Pileri

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