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Non sarà la Carta di Cernusco, ma…

wwd2014Verrà firmata a Milano nella Sala degli Affreschi di Palazzo Isimbardi il prossimo venerdì 21 marzo alle 11 la Carta degli Intenti per l’Acqua. La nostra proposta, nata  lo scorso anno come Piano per l’acquache chiedeva maggiore informazione e trasparenza sulla qualità dell’acqua erogata nelle nostre case, è diventata un vero e proprio protocollo di intenti che impegna il gestore e le amministrazioni a fornire ai cittadini maggiori informazioni sull’acqua che arriva nelle loro case.

A partire dal prossimo luglio in una sezione dedicata di CAP Holding – il gestore del servizio idrico della nostra zona – e di ciascuno dei comuni che aderiranno alla Carta degli intenti si troveranno maggiori informazioni sulla qualità dell’acqua erogata: non solo l’etichetta aggiornata, ma pure i principali indicatori chimici e microbiologici per le situazioni di criticità, i dati quantitativi e alla media pro capite. Sarà pure disponibile il link alla relazione annuale di monitoraggio dei pozzi fornita dall’Asl di riferimento.

In questo modo dovrebbe non dovrebbe più accadere che informazioni importanti rimangano dimenticate nei cassetti o non divulgate, come è accaduto sinora.

Un altro elemento significativo introdotto dalla Carta degli intenti è l’introduzione di specifiche campagne volte al monitoraggio della gestione del servizio idrico, basate sulla valutazione del grado di soddisfazione degli utenti anche attraverso indicatori della tipologia dei consumi idrici dei cittadini e loro evoluzione temporale. In questo modo si avranno ad esempio indicatori di riferimento sulla percentuale di persone che consumano l’acqua minerale e perché la preferiscano all’acqua di rete.

Si conosceranno le non conformità rilevate sui diversi pozzi di ciascun comune e le azioni intraprese, si avranno a disposizione i dati quantitativi dell’acqua erogata e la media pro capite.

In questi mesi abbiamo lavorato nella consapevolezza che La conoscenza deriva dalle informazioni, come le informazioni derivano dai dati (Elinor Ostrom, l’economista premio Nobel per l’economia, teorica dei beni comuni), e ci abbiamo creduto così tanto che questa citazione-riferimento per il nostro lavoro è diventa l’epigrafe della Carta degli intenti per l’Acqua.

Si tratta di un risultato significativo, conseguito grazie al fatto che le parti coinvolte – CAP Holding e la nostra amministrazione – hanno riconosciuto la nostra proposta come progetto pilota, fatto proprio dal sindaco Comincini, nella sua veste di vicedirettore del comitato strategico di CAP Holding.

Anche le associazioni ed i comitati svolgeranno un ruolo importante, perché hanno il compito di promuovere e controllare il progetto.

Soprattutto si tratterà di un processo inclusivo in divenire che dal 21 marzo in poi si aprirà ad accogliere le adesioni dei comuni e delle associazioni che considerano informazione e trasparenza beni comuni, in particolare, quando riguardano l’acqua (le modalità devono essere perfezionate, ma ci stiamo lavorando).

PS: sabato 22 marzo alle 11 verrà inaugurata a Cernusco la Casa dell’acqua. Il comitato Bene Comune Cernusco sarà presente con una scheda informativa sull’acqua erogata, grazie ai dati ricevuti dal laboratorio di Amiacque.

Un nuovo anno di impegni

Abbiamo scritto poco sul nostro blog in questi ultimi tempi, ma la nostra attività non si è fermata, anzi sono stato realizzati alcuni passaggi molto importanti.

Il nostro comitato aveva raccolto il testimone del lavoro svolto per i referendum sull’acqua allargando il suo ambito di interesse ed attività ai beni comuni. Tale passaggio è stato formalizzato lo scorso 23 dicembre con la costituzione formale dell’associazione “Bene Comune Cernusco”.
Abbiamo sempre condiviso il pensiero di Norberto Bobbio per il quale le regole sono essenziali perché tutelano tutti e così noi per primi avevamo bisogno di avere un quadro di riferimento certo – anche se generale – e, soprattutto, un profilo identitario che ci connotasse come soggetto riconoscibile all’interno del vasto mondo delle associazioni.
Qui trovate i link ai nostri statuto ed atto costitutivo.

Il primo e significativo atto dell’associazione è stato la condivisione del documento “Costituzione …Bene Comune” sottoscritto da ACLI, ANPI ed ETICOMONDO di Cernusco che esprime preoccupazione per i tentativi di revisione costituzionale in corso.

L’altro impegno del comitato è legato alla richiesta di informazioni sulla qualità e quantità dell’acqua della rete idrica. Avete seguito i passaggi dei mesi scorsi che hanno evidenziato le criticità  su questo tema nel nostro comune: gli incontri con gli assessori al territorio Giordano Marchetti ed all’ecologia Ermanno Zacchetti non hanno portato a significative modifiche degli elementi informativi a disposizione dei cittadini, mentre le richieste contenute nella nostra proposta di delibera per il “Piano sull’Acqua” sono state fatte proprie dal sindaco Eugenio Comincini nella sua veste di vicepresidente del Comitato di indirizzo strategico di CAPHolding e proposte come linee guida per un protocollo condiviso, da estendere poi a tutti i comuni serviti da CAPHolding.
Si tratta di un passaggio molto importante teso ad istituire finalmente un flusso di comunicazioni fra istituzioni, gestore del servizio e cittadini  all’interno di quadro procedurale di azioni volte a garantire un’informazione puntuale sulla qualità dell’acqua.
A questo riguardo si è tenuto un primo incontro lo scorso 14 novembre con CAPHolding, il gestore che eroga il servizio e fa le analisi interne sulla qualità dell’acqua e l’amministrazione che è azionista di CAPHolding ed è l’interfaccia territoriale di riferimento rispetto alle esigenze di informazione della cittadinanza. Dall’incontro è scaturito un memorandum propositivo che evidenziava lo stato attuale dell’informazione sulla qualità dell’acqua, le criticità, le buone pratiche da mettere in atto per ciascun soggetto ed infine gli indirizzi per il futuro.
Il memorandum è stato la base di discussione di un documento proposto da CAPHolding nell’incontro di mercoledì 15 gennaio come accordo quadro sulla gestione dell’informazione relativa all’acqua della rete idrica. Si tratta di una proposta di lavoro da approfondire ed integrare (ci sono aspetti che a nostro avviso vanno ripensanti all’interno di un ottica valoriale – l’acqua non per caso è un bene comune), ma ci fa piacere che sia stato colto da CAPHolding il nesso culturale che lega la disponibilità di dati alla conoscenza.

E’ proprio Elinor Ostrom, premio Nobel per l’Economia che dice “La conoscenza deriva dalle informazioni, come le informazioni derivano dai dati” e speriamo che la citazione, che avevamo inserito nel nostro blog e ripresa da CAPHolding in testata del suo documento, sia sempre il riferimento cui tendere e non solo un auspicio.

Entro il prossimo 30 gennaio il comitato e l’amministrazione dovranno predisporre le proprie osservazioni in modo tale che si possa arrivare alla versione definitiva del documento all’interno del calendario delle manifestazioni collegate alla prossima giornata mondiale dell’acqua (22 marzo 2014).

dati, informazioni e conoscenza

elinor_ostrom

… «la conoscenza deriva dalle informazioni come le informazioni derivano dai dati»…

Ci piace riprendere questo concetto di Elinor Ostrom, la prima donna insignita del Premio Nobel per l’economia, acuta studiosa dei beni comuni e militante per la loro difesa, perché rende bene l’importanza della disponibilità dei dati.

Nel suo volume “La conoscenza come bene comune. Dalla teoria alla pratica”, a cura di E. Ostrom e di C. Hess, pubblicato da Bruno Mondadori nel 2009 si legge:

i dati sono frammenti di informazione allo stato grezzo, le informazioni sono costituite dall’organizzazione contestualizzata dei dati, e la conoscenza è l’assimilazione delle informazioni e la comprensione del modo in cui esse vanno utilizzate.

Usiamo il termine “conoscenza” per riferirci a tutte le forme di sapere conseguito attraverso l’esperienza o lo studio, sia esso espresso in forma di cultura locale, scientifica, erudita o in qualsiasi altra. Il concetto include anche le opere creative come per esempio la musica, le arti visive e il teatro. Alcuni ritengono che la conoscenza sia “dialettica”,
 nel senso che possiede una doppia “faccia”: in quanto merce e in quanto elemento fondante della società (Reichman e Franklin 1999; Braman 1989). Questa doppia funzionalità – come esigenza umana e come bene economico – è indizio immediato della natura complessa di questa risorsa. Acquisire e scoprire conoscenza è al contempo un processo sociale e un processo profondamente personale (Polanyi 1958).

Ancora: la conoscenza è cumulativa. Nel caso delle idee l’effetto cumulativo genera vantaggi per tutti nella misura in cui l’accesso a tale patrimonio sia aperto a tutti, ma sia quello dell’accesso sia quello della conservazione erano problemi seri già molto prima dell’avvento delle tecnologie digitali. Una quantità infinita di conoscenza attende di essere disvelata. La scoperta delle conoscenze future è un tesoro collettivo di cui dobbiamo rispondere di fronte alle generazioni che ci seguiranno. Ecco perché la sfida di quella attuale è tenere aperti i sentieri della scoperta.

Il Piano per l’Acqua: abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti

LOGO[1] Abbiamo bisogno di aiuto. Di tutti. Perché il Piano per l’acqua diventi operativo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti i soggetti coinvolti: CAP Holding, il gestore del servizio idrico integrato in provincia di Milano, Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como a controllo pubblico, l’amministrazione, anzi le amministrazioni della Martesana ed i cittadini.

Il nostro progetto, presentato con una proposta di delibera al consiglio comunale lo scorso maggio, ha fatto strada: il sindaco Comincini nella sua recente e duplice veste di componente e vicepresidente del Comitato di Indirizzo Strategico (l’organismo di vigilanza dei comuni del territorio) lo ha proposto come modello non ristretto al solo ambito comunale.

Il nostro comitato Bene Comune Cernusco ha così avuto modo di incontrare lunedì 23 settembre il presidente di CAP Holding Alessandro Ramazzotti ed il suo direttore generale Michele Falcone insieme al sindaco di Cernusco, Eugenio Comincini.

Al management della società ed al sindaco abbiamo espresso la nostra disponibilità a collaborare alla stesura delle linee guida per un Piano per l’Acqua la cui articolazione potrà avere valenza territoriale allargata. CAP Holding si è detta molto interessata e disponibile, perché anche per loro è fondamentale far conoscere il grande lavoro di monitoraggio ed i controlli continui che fanno sulla qualità dell’acqua, attività che spesso è poco conosciuta e percepita dalla cittadinanza. Fondamentale inoltre è stimolare la crescita di una cultura legata alla percezione dell’acqua come bene pubblico da tutelare e non sprecare. Abbiamo quindi intenti comuni.

A questo riguardo il nostro comitato è stato invitato a far parte di un ‘gruppo di lavoro’ per definire una sorta di Carta degli intenti condivisa fra Amministrazione comunale, gestore del servizio idrico, associazioni e cittadini, un quadro procedurale che regoli in modo certo l’informazione sulla qualità dell’acqua ed attivi buone pratiche per la sua tutela e conservazione.
Questa esperienza, che vedrebbe Cernusco come comune pilota, potrà quindi essere diffusa in tutta la provincia di Milano.
E’ un risultato molto importante per il nostro comitato, CAP Holding è a disposizione per iniziare questo lavoro, ora sta a tutti noi lavorare perché si realizzi. Abbiamo bisogno di aiuto: di idee, proposte ed energie che le sostengano. Vi aspettiamo.

La nostra proposta di delibera sull’acqua

Al Sindaco di Cernusco sul Naviglio
Al Consiglio Comunale

Il comitato Bene Comune Cernusco invita il consiglio comunale a farsi promotore di una carta comune di intenti sottoscritta da Amministrazione comunale, gestore del servizio idrico, associazioni e cittadini mirata ad una corretta informazione sulla qualità dell’acqua e buone pratiche per la sua tutela e conservazione.
Tale esigenza nasce per dare attuazione concreta al principio cardine di acqua come “bene comune”, bene di interesse collettivo, risorsa preziosa da difendere e da non sprecare.
CONSIDERATO:
Che “Il territorio di Cernusco presenta una media vulnerabilità dell’acquifero freatico”; e che “Occorre pertanto un’attenzione di tutela particolare per tutto il territorio per evitare pericolose contaminazioni soprattutto da interventi antropici di dispersione e/o maneggio di sostanze inquinanti” come si evince dallo Studio geologico a supporto del Piano di Governo del Territorio Che “La falda acquifera del nostro territorio comunale … presenta alcune criticità, che rendono necessario il ricorso a specifici trattamenti per garantire la potabilità dell’acqua erogata” come si dichiara sul portale del comune di Cernusco nella sezione dedicata a “La situazione dell’acqua potabile nella nostra città”.
Che nella relazione sul monitoraggio acqua potabile Comune di Cernusco sul Naviglio nell’anno 2011 della ASL MI2 si chiedeva riscontro all’amministrazione riguardo all’individuazione di punti di emungimento più sicuri dal punto di vista sanitario a seguito delle “numerose criticità qualitative già note e segnalate da tempo, e specificatamente all’inquinamento da Cromo” dovute a nuovi episodi di contaminazione della falda acquifera
Che la qualità delle acque dei pozzi per uso pubblico non è stata inserita negli Obiettivi strategici del DdP del PGT di Cernusco sul Naviglio;
Che la pubblicazione dei dati relativi alla qualità dell’acqua dei pozzi di Cernusco non risponde a criteri temporali certi;
PROPONE
Che il Consiglio Comunale, con apposita votazione, impegni l’Amministrazione a predisporre un dettagliato Piano per l’Acqua attraverso un protocollo di intenti sottoscritto da comune, associazioni e gestore articolato su più livelli:
• il piano di controllo sulla qualità,
• il piano della informazione e comunicazione nei confronti della cittadinanza,
• il piano delle azioni ove ciascuno dei soggetti coinvolti fa la sua parte e si impegna a collaborare con gli altri.;
L’obiettivo è stabilire procedure certe di trasmissione dei dati tra il gestore del servizio idrico e l’amministrazione, predisporre un’informazione corretta e trasparente nei confronti della cittadinanza, affiancate da attività di sensibilizzazione per un uso sicuro e responsabile dell’acqua, realizzare azioni concrete volte alla sua tutela e conservazione.
A questo riguardo occorre un progetto sinergico di azioni positive volte alla riduzione dei consumi, l’utilizzo dei pozzi di prima falda e la realizzazione di una rete per il riutilizzo delle acque reflue per gli usi non domestici, alla programmazione, predisposizione e divulgazione di specifiche campagne informative.
Si tratta di obiettivi importanti verso i quali chiediamo l’impegno dell’amministrazione, del gestore del servizio come pure l’aiuto di tutti cittadini e le associazioni della città. Perché l’acqua è un bene comune, non solo per noi, ma per quelli che verranno dopo di noi.

protocollata il 21 maggio 2013

Prossima tappa: il Piano per l’acqua

Alla fine sono stati pubblicati i nuovi dati delle analisi effettuate sui pozzi che alimentano l’acquedotto di Cernusco. Quelli arrivati (finalmente) da AmiAcque e quelli ritrovati (fortunosamente) della ASL MI2.

Il comitato Bene Comune Cernusco ringrazia il Dipartimento di Prevenzione Medico della ASL MI2 per la tempestività e la disponibilità con cui ha messo a disposizione la sua relazione annuale sul monitoraggio dell’acqua e la responsabile dell’Ufficio Ecologia del comune che ha accolto la nostra sollecitazione a riportare i dati sul sito in modo più rigoroso.

Rimane però ancora aperto il tema della necessità di stabilire procedure certe di trasmissione dei dati dal gestore del servizio idrico e l’amministrazione, oltre che un’informazione corretta e trasparente nei confronti della cittadinanza. Auspichiamo che l’incontro che si svolgerà il 23 aprile fra AmiAcque ed il sindaco Comincini, insieme agli assessori Marchetti e Zacchetti vada in questo senso. Di più, riteniamo che sia necessario che tale intesa venga aperta a tutti i soggetti coinvolti, comprendendo quindi anche cittadini ed associazioni, proprio per dare pienezza di senso all’acqua bene comune.

Occorre quindi lavorare su più livelli: il piano di controllo sulla qualità, il piano della comunicazione, il piano delle azioni. Ciascuno dei soggetti coinvolti (gestore, comune, associazioni) deve fare la sua parte e nello stesso tempo impegnarsi a collaborare con gli altri.

E’ importante che si conoscano quali sono i pozzi in esercizio, la periodicità con cui vengono effettuati i controlli,  i volumi di acqua coinvolti per i diversi usi. La trasmissione dei dati va effettuata in tempi certi, così come la loro pubblicazione sul sito del Comune. 

Alla trasparenza devono affiancarsi informazione e sensibilizzazione per un uso sicuro e responsabile dell’acqua. Infine, ma non ultime, azione concrete volte alla sua tutela e conservazione.

A questo riguardo occorre mettere in campo un progetto sinergico di azioni positive volte alla riduzione dei consumi, l’utilizzo dei pozzi di prima falda e la realizzazione di una rete per il riutilizzo delle acque reflue per gli usi non domestici.

Si tratta di obiettivi importanti verso i quali chiediamo l’impegno dell’amministrazione, del gestore del servizio, ma soprattutto l’aiuto di tutti cittadini e le associazioni della città. Perché l’acqua è un bene comune, non solo per noi, ma per quelli che verranno dopo di noi.

Aderisci alla campagna: il Piano per l’acqua di Cernusco

Bene Comune Cernusco: l’incontro con il sindaco Comincini

comincini

Bene Comune Cernusco BeCoCe continua il suo percorso di incontri con le istituzioni cittadine per avere un quadro di riferimento delle prospettive della città legate al bene comune.

Il 18 marzo ha incontrato Eugenio Comincini, sindaco di Cernusco sul Naviglio. 

La discussione parte dalla lettera inviata  dal comitato lo scorso anno alle forze politiche ed ai candidati sindaco che sollecitava la pubblicazione aggiornata degli indicatori di qualità ambientale, in particolare i valori relativi alla qualità dell’aria e dell’acqua. Ma soprattutto li invitava ad istituire pratiche condivise di partecipazione deliberativa nella gestione dei beni comuni e ad una maggiore trasparenza e condivisione in rete degli atti amministrativi legati all’essenza stessa della vita istituzionale (consigli comunali, bilanci, piano pluriennale delle opere pubbliche, rapporto annuale sullo stato dell’ambiente cittadino). La lettera, rimasta sinora senza risposta, non ha perso affatto la sua ragion d’essere e su questi temi siamo tornati a sollecitare il sindaco.

Comincini si è impegnato a ricordare nell’assemblea straordinaria di CAP Holding (Cernusco ha una partecipazione societaria) che si tiene oggi la necessità di aggiornare i dati relativi alla qualità dell’acqua della nostra città.

cominciniamiacque

Vedremo se Amiacque manterrà gli impegni. A nostro avviso, come avevamo suggerito nell’incontro con l’assessore Giordano Marchetti sarebbe utile istituire un protocollo d’intesa fra comune e gestore che regoli le procedure di comunicazione.

Un altro impegno del sindaco riguarda la risposta del nostro comune al questionario promosso dal Forum Salviamo il Paesaggio – cui BeCoCe aderisce – sul censimento del cemento. I dati serviranno a fare il punto della situazione rispetto alla Cernusco di domani in relazione all’incremento dei volumi e della popolazione, anche in relazione alle previsioni del PGT.

Altro strumento utile a valutare lo stato di salute della nostra città è il Rapporto sullo stato dell’ambiente che fornisce il quadro completo degli indicatori ambientali e sociali. Cernusco non si è dotata nel passato di tale strumento, né i vincoli di bilancio ne consentono oggi la programmazione. A nostro avviso sarebbe però importante valutarne i costi di realizzazione.

Abbiamo poi sottolineato che scelte importanti che riguardano il bene comune, quali ad esempio la costruzione della nuova scuola o il parco solare, vanno pensate anche alla luce della loro impronta ecologica. E a tale riguardo la strada è ancora tutta da percorrere.

Resta aperto anche il tema della comunicazione e condivisione in rete degli atti amministrativi: occorre continuare ad adottare procedure atte a favorire la partecipazione dei cittadini all’azione politica e amministrativa tramite la rete internet, tenendo conto della varietà delle caratteristiche personali, sociali e culturali. Occorre prestare maggiore attenzione al sito istituzionale del comune, spesso di difficile consultazione oppure con pagine inesorabilmente datate. Perché anche la rete è un bene comune, inteso come strumento di partecipazione alla vita della comunità e di diffusione dell’informazione.

Infine, ma non ultimo l’impegno di BeCoCe ad istituire con l’amministrazione una collaborazione volta a mettere in circolo disponibilità e competenze per la tutela del nostro bene comune.

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