Categoria: cattiva politica (Pagina 5 di 8)

#Caroselloleaks: il progetto

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Concludo dicendo che, di tutto l’iter i consiglieri saranno via via informati, così come mi sono già impegnato a fare in commissione. Periodicamente saranno quindi convocate commissioni territorio per dare a tutti la possibilità di conoscere ogni sviluppo del progetto. Giordano Marchetti, 28 luglio 2014

Con queste parole l’assessore al territorio chiudeva il suo intervento in consiglio comunale. Ad otto mesi dall’atto di indirizzo che ha avallato la proposta di accordo di programma volta all’ampliamento del centro commerciale Carosello e, soprattutto, a tre mesi dal deposito presso l’ufficio tecnico della documentazione, solo attraverso un accesso agli atti abbiamo la possibilità di conoscere qual è il progetto proposto dalla società Eurocommercial.

Il punto di forza del nuovo volto del Carosello saranno un prato che coprirà gran parte del tetto del nuovo corpo costruito in gran parte sui parcheggi esistenti a Carugate e l’affaccio vista lago di tale edificio sul parco degli Aironi di Cernusco.

Su questi elementi torneremo presto, intanto emerge con nettezza il tratto di assenza di informazione  con cui le istituzioni si rapportano alla propria comunità rispetto a questo progetto. progetto_Pagina_1

Carosello, Medusa e Minotauro

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Il mito racconta come bastasse un solo sguardo di Medusa per pietrificare le creature viventi. Al Carosello occorrerà qualche occhiata in più, ma alla fine i cittadini saranno trasformati in consumatori.

La vicenda è nota: sul centro commerciale Carosello, posto a cavallo fra Cernusco e Carugate di proprietà della Eurocommercial Properties (società olandese proprietaria di un terzo degli immobili della grande distribuzione in Italia, Francia e Svezia), pende un progetto di ampliamento di quasi il 50% dell’attuale superficie, da realizzare su un pezzo del parco degli Aironi di Cernusco e al posto di parte dei parcheggi già esistenti.

La risposta di Eurocommercial alla crescita dell’e-commerce che sottrae sempre più clienti è quella di catturare – letteralmente – i clienti negli spazi di vendita attraverso un’offerta che non è più di sola merce ma di servizi per il tempo libero e l’intrattenimento. Così mentre calano le superfici destinate al settore alimentare, anche per la crescente crisi economica che ha fatto contrarre persino questo tipo di consumi, aumentano quelle dedicate alla tecnologia ed ai servizi. Il centro commerciale come una specie di Minotauro che per vivere deve essere sempre nutrito di giovane carne umana[1].

Ora se è legittimo che un operatore commerciale persegua obiettivi legati ai ricavi, è singolare, anzi inopportuno, che le amministrazioni pubbliche, vale a dire istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini, siano del tutto subalterne al modello economico e sociale che sta dietro la proposta di ampliamento.

Invece è accaduto che lo scorso 28 luglio i consigli comunali di Carugate e Cernusco abbiano votato atti d’indirizzo fotocopia che avviano la procedura di accordo di programma che servirà a modificare gli strumenti urbanistici vigenti per consentire la realizzazione dell’ampliamento.
I consiglieri non hanno avuto a disposizione alcun progetto da valutare, ma solo qualche slide proiettata in sala e due striminziti fogli A4 che riassumevano vincoli ed impegni del proponente. Cosa che non sarebbe stata concessa a nessun privato cittadino, come ben sa chi deve presentare una qualsiasi pratica o istruttoria.

Come se non bastasse, il 16 dicembre scorso in audizione regionale Eurocommercial ha esposto una soluzione progettuale diversa da quella votata in luglio. E intanto arriviamo al 19 dicembre a Carugate e al 23 dicembre a Cernusco quando vengono “ufficialmente” depositati i progetti che sono stati illustrati nell’incontro pubblico organizzato dall’amministrazione di Carugate giovedì 26 febbraio  e che propongono un’altra soluzione ancora.

Oltre alla mancanza di serietà e correttezza cui rinviano i progetti a geometria variabile, c’è un problema grave legato allo stravolgimento delle regole che le due comunità si erano date rispetto alla pianificazione territoriale e che prevedevano l’isolamento del centro commerciale rispetto al tessuto urbano consolidato e la salvaguardia delle aree verdi ed agricole che fungevano da barriera e corridoio verde fra gli ambiti urbani.

E invece ieri sera il sindaco di Carugate ha più volte rivendicato che le regole si cambiano, soprattutto in cambio di risorse economiche ed occupazionali. Come dire: tutto ha un prezzo.

Eppure ci sono cose, tipo i beni comuni, che non possono essere considerate merce ed è responsabilità delle istituzioni sottrarle al mercato. Accade invece che l’amministrazione di Cernusco voglia trasformare il parco degli Aironi in una merce, cancellandone il valore d’uso e considerandolo per di più un asset morto di cui liberarsi a causa dello stato di abbandono in cui versa. Invece di chiedere scusa ai cittadini per l’omessa tutela di un bene pubblico e magari studiare modalità allargate alla sua comunità per renderlo di nuovo vivo, lo usa come oggetto di una transazione mercantile. E pure sulle regole si consuma il tradimento: Carugate rinnega il PGT approvato solo nel 2010 che non prevedeva più spazio per i centri commerciali ormai arrivati al livello di saturazione, così come Cernusco modifica la destinazione da area agricola a commerciale . Anche le regole di una comunità sono un bene comune: le modifiche non possono essere oggetto di un baratto, ma il frutto di un percorso deliberativo, specie se in gioco ci sono benessere e qualità della vita dei cittadini.

E infine ma non per ultima, Eurocommercial che ha avuto modo di presentare ampiamente il progetto, esaltandone le soluzioni tecnico-architettoniche tese a ridurne l’impatto ecologico. La società ha giocato il ruolo del gigante buono che pensa all’ambiente e intanto costruisce una gabbia dove trattenere il più a lungo possibile i clienti, anzi abituandoli sin da piccoli a sentirsi parte di quei nonluoghi. Come se nulla fosse infatti ha ricordato che si era appena conclusa Kids on the moon, un’iniziativa che ha coinvolto circa 2000 bambini.

Basta fare un giro in rete e si capisce di cosa si tratta: i bambini sono stati accompagnati con navette gratuite dalle scuole dei comuni vicini al Carosello, qui li aspettavano degli animatori in un’inquietante tuta arancione con il logo dell’Agenzia Spaziale Europea per guidarli alla scoperta dello spazio e per farli giocare travestiti da piccoli astronauti con tute bianche e caschi con il logo dell’ESA. Si tratta quindi di un’operazione di marketing cui è stata data una copertura didattica: in questo modo si abituano sin da piccoli i bambini a considerare il centro commerciale un luogo familiare.
E’ così che colpisce lo sguardo di Medusa e trasforma le persone, i cittadini, in consumatori.

[1] sì, avete capito bene, proprio il mostro mitologico cretese che il neo ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis usa come metafora di una potenza cui nulla si oppone.

#Caroselloleaks: il progetto Carosello – trasparenza zero

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A due mesi dal deposito dei documenti relativi al progetto Carosello, il comune di Cernusco sul Naviglio non ha (ancora) ritenuto di informare consiglieri e cittadini. E’ stato necessario far ricorso al formale accesso agli atti per venire a sapere che finalmente ci sono degli elaborati di questo fantomatico progetto di ampliamento del centro commerciale che cambia con il passare del tempo.

A presto gli aggiornamenti (compatibilmente con gli orari e previo appuntamento).

 

PS: almeno a Carugate hanno previsto un incontro pubblico di presentazione  (26.02.2015)

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#Caroselloleaks: a chi giova la compensazione ambientale – 2

bollo_vantaggi_fiscaliDopo aver visto nella prima parte perché la compensazione ambientale preventiva andrebbe usata con molta cautela, solo come rimedio estremo e non come strumento in sanatoria di errori o, peggio, come leva per modifiche degli strumenti urbanistici vigenti, in questa seconda parte analizziamo i riflessi fiscali di tali operazioni.

Prendiamo anche in questo caso come esempio il progetto di ampliamento del Carosello e la correlata compensazione ambientale. Se il progetto fosse approvato, sulla base dei dati sinora disponibili, ci sarebbero due distinte transazioni:

  • cessione di un terreno agricolo di mq 36.000 da un soggetto privato ad Eurocommercial per un prezzo di € 1.949.760;
  • cessione gratuita dello stesso terreno da parte di Eurocommercial al comune di Cernusco sul Naviglio.

Sulla prima transazione grava un imposta di registro pari al 12% del valore del terreno quindi un imposta pari ad € 233.971, inoltre il proprietario del terreno dovrebbe pagare le imposte sulla plusvalenza conseguita (€ 1.726.200). Tuttavia la Legge di Stabilità 2015[1] permette la rivalutazione dei terreni agricoli riducendo  il carico fiscale delle cessioni attraverso un’imposta sostitutiva[2] pari all’otto per cento delle plusvalenze. Quindi, alla luce della norma, il proprietario del terreno dovrebbe versare un’imposta sostitutiva di € 138.096 (si noti che se la rivalutazione fosse stata fatta nel corso del 2014 l’aliquota applicata sarebbe stata del 4% e quindi l’imposta sostitutiva ancora più vantaggiosa pari ad € 69.048).

Tramite la seconda transazione[3] invece Eurocommercial conseguirebbe una perdita fiscale pari ad € 1.949.760 ed un conseguente credito d’imposta di € 536.184 (aliquota IRES 27,5%).

Pertanto le due operazioni combinate verrebbero a creare una situazione di questo tipo:

Imposta di registro + € 233.971
Imposta sostitutiva + € 138.096
Credito d’imposta – € 536.184
Totale[4] – € 164.117

Quindi come si può osservare l’operazione nel complesso crea una distorsione tale da rendere fiscalmente vantaggiose le due transazioni indipendentemente dal valore reale dei beni.  Il rischio in situazioni come queste è che i soggetti privati coinvolti, al fine di approfittare dei vantaggi fiscali che si vengono a creare, possano ulteriormente modificare i prezzi di acquisto e di vendita in modo amplificare gli effetti distorsivi della compensazione ambientale.

[1] Legge n. 190/2014 pubblicata in G.U. del 29 dicembre 2014
[2] Possono costituire oggetto di rivalutazione il valore delle partecipazioni e dei terreni detenuti alla data del 1° gennaio 2015, non in regime d’impresa, da parte di persone fisiche, società semplici e associazioni professionali, nonché da enti non commerciali.
[3]  Le cessioni gratuite di aree ai Comuni, a scomputo dei contributi di urbanizzazione o in esecuzione di convenzioni di lottizzazione, scontano l’imposta fissa di registro ai sensi della Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 68/E del 3.7.2014
[4] Se il proprietario del terreno si fosse avvalso della rivalutazione nel 2014 o in precedenza il vantaggio fiscale sarebbe stato pari a 233.000 euro

Indovina il progetto

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credits: Gazzetta della Martesana

16 dicembre 2014, audizione commissione regionale Attività produttive e occupazione: su una piantina spiegazzata è riportato un progetto diverso da quello che i consigli comunali di Carugate e Cernusco hanno votato lo scorso 28 luglio riguardante l’atto d’indirizzo che avvia la procedura per l’accordo di programma fra i comuni ed Eurocommercial Properties srl, necessario all’ampliamento del centro commerciale Carosello.

Gli atti d’indirizzo dei due consigli riportavano vincoli precisi, alcuni dei quali assenti nel nuovo progetto. Poiché le varianti sono importanti ed attengono alla variazione delle opere di miglioramento della viabilità (almeno per quel poco che è dato conoscere) ci si sarebbe aspettati che le amministrazioni coinvolte avessero per prima cosa richiesto finalmente il deposito agli atti del progetto definitivo e che ne avessero informato i cittadini rispetto alla variazione.

Dopo un mese, ancora silenzio, allora come Comitato Bene Comune Cernusco abbiamo inoltrato una formale richiesta di accesso agli atti per capire effettivamente quale sarà e cosa prevede l’ampliamento del Carosello.

Nel frattempo alcune domande: come mai su un progetto così importanti l’amministrazione non ritiene di informare i cittadini e, dal momento che li ha coinvolto con l’atto d’indirizzo, soprattutto i consiglieri?  E gli stessi consiglieri non sentono la necessità di capire veramente che cosa hanno votato? Sinora solo la consigliera Roberta Ronchi di Carugate ha richiesto di conoscere il progetto ed ha scoperto che è stato depositato a Carugate lo scorso 19 dicembre.

A distanza di quasi due mesi per avere un’idea di cosa ci sarà al Carosello dobbiamo ricorrere alle foto che circolano (per fortuna) sui giornali. Già, ma quale sarà il vero progetto?

Caroselloleaks: quei terreni fra plusvalore e discrezionalità

Il nostro post sul plusvalore dei terreni oggetto di compensazione ambientale è il tema centrale dell’intervista rilasciata dal comitato Bene Comune Cernusco a Metropolis in distribuzione da oggi. Ne riportiamo di seguito il  testo.

Caroselloleaks: se scelto come compensazione, ecco come un terreno può valere 9 volte di più

Il Comitato Cernusco Bene Comune attacca: “Così è venuto meno il ruolo di controllo della minoranza

parcodelgiaironi_2Partiamo dall’inizio: il Piano di Governo del Territorio adottato dal Comune di Cernusco nel 2011 ha introdotto – per la prima volta in Lombardia – la “Compensazione Ambientale Preventiva”: per costruire su aree ancora libere occorre reperire e cedere al Comune aree verdi nella misura di 4 mq per ogni mq di superficie edificata mentre, per interventi di riqualificazione urbanistica senza con-sumo di nuovo suolo, le aree verdi da cedere al Comune sono di 2 mq per ogni mq di edificato. Su tali aree è prevista la destinazione a verde pubblico attrezzato o a rafforzamento della naturalità ed è il Piano delle Regole che definisce i terreni passibili di compensazione.

Compensare sempre…
La Compensazione Ambientale Preventiva è quindi un indennizzo, usato come rimedio al consumo di suolo prodotto dai nuovi insediamenti. Il comitato Bene Comune Cernusco ha segnalato come insieme alle ricadute ambientali si produca una distorsione dei prezzi dei terreni agricoli in compensazione, ne ha valutato l’entità dell’incremento di valore e se que­sto comporti un vantag­gio alla collettività.

Di tutto questo e di altro ancora abbiamo parlato con una dei due porta­voce del Comitato Cernu­sco Bene Comune, Jas­mine La Morgia, e con uno dei suoi componenti, Francesco Spurio, par­tendo in primis dall’affaire Carosello, progetto con­tro cui il Comitato ha espresso sin dall’inizio ri­lievi contrari.

Il terreno magico
Segnalano, infatti, nel loro blog che per compen­sare i 9.000 mq di negozi costruiti sulla parte di Parco degli Aironi che verrà venduta al privato dovranno essere ceduti al Comune 36.000 mq di aree verdi, individuate in via non ufficiale fra Cer­nusco e Ronco lungo l’asse del Naviglio e defi­niti dall’Amministrazione “fra i più interessanti e strategici”. Hanno così valutato che il terreno og­getto di potenziale com­pensazione nel 2014 avrebbe avuto un valore di € 223.560, se per ipo­tesi non fosse stato indi­viduato dal Piano delle Regole come “potenzial­mente compensabile”.

Il comitato però segnala che dai documenti pre­sentati alla Commissione Attività Produttive e Oc­cupazione del Consiglio Regionale (audizione del 16 dicembre) dalla Euro­commercial è riportato un importo di € 6.500.000 per acquistare 120.000 mq di aree verdi neces­sarie alla compensazione ambientale, da cui si ri­cava un prezzo al mq di € 54,16. “Nel caso del terreno oggetto del nostro esempio, il prezzo così determinato porta ad un valore complessivo pari ad € 1.949.760. Quin­di si può affermare che il valore del terreno in esa­me è passato da € 223.560 ad €1.949.760 generando una plusva­lenza di € 1.726.200”.

“In sostanza, un privato beneficia di una sostan­ziosa plusvalenza a se­guito di una scelta di un ente pubblico che agisce a nome della collettività. Inoltre il proprietario del terreno in compensa­zione si troverà a contrat­tare in una posizione di forza rispetto all’opera­tore economico che do­vrà acquistare quel ter­reno per poter realizzare il progetto per il quale è richiesta la compensa­zione. Quindi – conclude La Morgia – è del tutto di­scutibile obiettare che di tale plusvalenza non si debba preoccupare l’en­te pubblico, dal momento che è da una sua scelta discrezionale che essa si genera. Proprio per que­sta forte discrezionalità – che presta il fianco ad accuse e polemiche – la compensazione ambien­tale preventiva andrebbe usata con molta cautela, non come leva per modi­fiche degli strumenti ur­banistici vigenti”.

Anche perché il nodo si aggroviglia quando si va a verificare chi sia il pro­prietario del terreno: “Qui entra in scena la discre­zionalità di cui le parlavo, perché il proprietario è un consigliere comunale di minoranza, il cui partito si è astenuto durante la vo­tazione. Esempio eviden­te che è venuto meno il ruolo di controllo che la minoranza dovrebbe svol­gere all’interno delle isti­tuzioni.” – chiosa Jasmine La Morgia.

svincolosparitoLo svincolo sparito
Sugli ultimi sviluppi dello scorso dicembre, che han­no visto la commissione Attività Produttive della Regione bocciare l’am­pliamento del Carosello, il Comitato non canta vitto­ria. “Sono due binari di­versi – spiega Francesco Spurio -, quello è stato un atto politico, ma l’iter dell’Accordo di Program­ma è un atto amministra­tivo e potrebbe andare avanti comunque. Va detto poi che il progetto presentato il 16 dicembre in Regione era differente da quello approvato dai consigli comunali di Ca­rugate e Cernusco e che quindi i consiglieri comu­nali che hanno votato a favore o si sono astenuti potrebbero chiedere di ri­valutare la proposta. Il fatto che non figuri più lo svincolo, previsto nel pro­getto originale, fa una dif­ferenza enorme: le 1.000 auto l’ora che vi sareb­bero dovute transitare an­drebbero invece a gra­vare sulla rotonda nella quale già transitano 50.000 veicoli al giorno. Insomma, se avessero la volontà politica di farlo, i consiglieri potreb­bero chiedere l’an­nullamento in autotu­tela dell’atto di indi­rizzo di luglio”.

I due membri del Co­mitato tornano poi sul nocciolo della que­stione: “Siamo contrari all’ampliamento del Caro­sello perché si utilizza un bene comune – il Parco – per una transazione mer­cantile, non a favore della collettività, ma di un pri­vato. Un parco, anche se non è fruito dal cittadino, possiede importanti va­lenze ecologiche di bar­riera verde e funzioni ambientali di cuscinetto alla conurbazione, evi­denziate anche dal PGT”.

Scambio alla pari?
“Andiamo a scambiare un bosco evoluto per un prato e ce lo dipingono come un guadagno per la collettività – attacca Spurio -. E non è vero che i 36.000 mq di verde diventeranno un bene comune, perché anche i 5.000 mq del Parco degli Aironi sono vincolati, ma potrebbero essere ven­duti. E, se tra vent’anni un privato offrisse 100.000 mq di verde per costruire su quei 36.000 mq, sa­remmo punto e a capo. La compensazione am­bientale è il frutto per­verso dell’urbanistica contrattata”.

Un altro tasto dolente è la partecipazione: “Su ‘Fu­tura’ Mariangela Mariani ha richiamato la respon­sabilità di governare. Be­ne: e i cittadini non sono responsabili? Perché non coinvolgerli in un per­corso di confronto dal momento che tutto il civi­smo organizzato (il no­stro comitato, Acli, Wwf, Legambiente) è contra­rio? Ma l’Amministrazione non ha dimostrato reale interesse, visto che ha confezionato un solo in­contro pubblico e con pochissimo tempo dedi­cato al confronto con gli interlocutori. Se passerà questo progetto – conclu­dono dal Comitato – dopo aver desertificato il cen­tro di Carugate, si deser­tificherà anche Cernu­sco. L’Amministrazione dice che i negozi sono aumentati nonostante il Carosello: una tesi da ve­rificare dal momento che va valutata la variazione delle tipologie degli eser­cizi commerciali: aumen­tano esercenti cinesi e bar, mentre gli alimentari continuano a chiudere inesorabilmente”.

Angelo Frigerio

#Caroselloleaks: a chi giova la compensazione ambientale – 1

Il Piano di Governo del Territorio adottato dal Comune di Cernusco sul Naviglio nel maggio 2011 ha introdotto – per la prima volta in Lombardia – la “Compensazione Ambientale Preventiva”[1]. Il Piano delle Regole del PGT adottato dal Comune prevede che per ogni intervento edilizio siano attuate forme di compensazione ambientale preventiva: nel caso l’edificazione riguardi aree ancora libere, l’operatore dovrà reperire e cedere al Comune aree verdi nella misura di 4 mq per ogni mq di superficie edificata mentre, per interventi di riqualificazione urbanistica senza consumo di nuovo suolo, le aree verdi da cedere al Comune saranno di 2 mq per ogni mq di edificato. Tali aree saranno destinate dal Comune a parco pubblico attrezzato (aree gioco, percorsi ciclabili, etc.) o a rafforzamento della naturalità (forestazione e agricoltura urbana, ripristino di siepi, filari, elementi caratteristici del paesaggio naturale lombardo).

Lo stesso Piano delle Regole[2] ha individuato le aree che possono essere oggetto di compensazione che sono rappresentate nella seguente figura:

PGT_legenda PGT

La Compensazione Ambientale Preventiva viene utilizzata come una specie di rimedio al consumo di suolo prodotto dai nuovi insediamenti residenziali e commerciali che, in questo modo, vengono sì autorizzati, ma per i quali viene prevista una contropartita.
La questione è se la compensazione ambientale produca comunque effetti positivi indipendentemente dalla modalità applicative oppure è necessario che sia applicata in modo coerente con lo scopo che si prefigge (ridurre l’impatto ambientale) altrimenti gli effetti negativi potrebbero essere anche superiori ai benefici attesi
In generale si può osservare che la Compensazione Ambientale Preventiva comporta una distorsione dei prezzi dei terreni agricoli individuati come idonei per la compensazione. Difatti l’individuazione dei terreni idonei per la Compensazione Ambientale, operata nel Piano delle Regole di Cernusco, ha moltiplicato il valore di quei terreni. Bisogna chiedersi pertanto quale sia l’incremento di valore di tali terreni e se tale aumento porta un vantaggio alla collettività.
Per rispondere a questi quesiti prendiamo ad esempio il progetto di ampliamento del Carosello e la correlata compensazione ambientale :

“Quanto alla compensazione ambientale preventiva inserita nel nostro PGT (4 metri quadrati di verde per ogni metro quadrato di superficie costruita) voglio evidenziare si tratta di una regola straordinariamente innovativa, una regola stringente ed onerosa per gli operatori e vantaggiosa per il Comune. Se la trattativa per l’Accordo di Programma troverà il consenso fra le parti e la Regione, il nostro Comune metterà a disposizione una esigua parte del Parco degli Aironi per l’edificazione di una parte dell’ampliamento del Carosello: si tratta certamente di un sacrificio. Nell’atto di indirizzo abbiamo però inserito l’obbligo della compensazione ambientale preventiva: per realizzare circa 9.000 metri quadrati di nuove superfici commerciali dovranno essere ceduti al Comune 36.000 metri quadrati di aree verdi. Dove? Il PGT ha ben identificato gli ambiti verdi che sono di interesse del Comune; sicuramente gli spazi ricompresi fra Cernusco e Ronco, lungo la via Cavour e che costeggiano il Naviglio, sono fra i più interessanti e strategici”

Al fine di analizzare il tema solo da un punto di vista economico, si deve innanzitutto definire il valore dei terreni oggetto della potenziale compensazione. A tale scopo si può utilizzare l’Annuario Statistico della Lombardia che riporta i valori dei terreni agricoli con cadenza annuale. A titolo di esempio i valori del 2012 e del 2014 vengono riportati nelle seguenti tabelle[3]:

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Come si evince dai dati il terreno oggetto di potenziale compensazione nel 2011 aveva un valore pari ad € 205.200 (mq 36.000 x €5,70). Se per ipotesi il terreno in questione non fosse stato individuato dal Piano delle Regole come “potenzialmente compensabile”, nel 2014 il valore del terreno sarebbe stato di € 223.560.

Al fine di determinare la variazione del valore del terreno in seguito al Piano delle Regole si può prendere a riferimento il prezzo che la proprietà del centro commerciale il Carosello sarebbe disponibile a pagare per acquistarlo: nei documenti presentati alla Commissione Attività produttive e Occupazione del Consiglio regionale della Lombardia (audizione del 16 dicembre) è stato riportato che per l’acquisto di aree verdi a compensazione ambientale per la successiva cessione gratuita ai comuni viene stimato un costo pari ad € 6.500.000 per una superficie di 120.000 mq. Da qui è facilmente determinabile un prezzo al mq di € 54,16. Nel caso del terreno oggetto del nostro esempio il prezzo cosi determinato porta ad un valore complessivo del terreno pari ad € 1.949.760.

Quindi dai dati appena rappresentati si può ragionevolmente affermare che il valore del terreno in esame è passato da €223.560 ad €1.949.760 generando una plusvalenza pari ad € 1.726.200.

Appurato di quanto è aumentato il valore del terreno resta da determinare chi beneficia di questa maggiore ricchezza in seguito ad una scelta di effettuata da un ente pubblico a nome della collettività.

E’ chiaro che, per come è strutturata la Compensazione Ambientale Preventiva del comune di Cernusco, il beneficio “ricadrà” esclusivamente sul privato che possedeva il terreno nel 2011 (anno di approvazione del PGT) fino a quel momento del valore di € 223.560 e che successivamente si troverà lo stesso terreno, ma con un valore di € 1.949.760.

Inoltre il proprietario del terreno individuato come compensazione si troverà a contrattare in una posizione di forza rispetto all’operatore economico che “dovrà” acquistare quel terreno per poter realizzare il progetto per la quale è richiesta la compensazione.

E’ quindi l’Amministrazione in questa operazione che finisce per generare una plusvalenza notevole a beneficio di un singolo soggetto privato. Ed è del tutto discutibile obiettare che di tale plusvalenza non si debba preoccupare l’ente pubblico, dal momento che è proprio da una sua scelta – discrezionale – che si genera. La compensazione ambientale preventiva, come tutte le forme risarcitorie, ha quindi in sé elementi di carattere discrezionale che possono finire per avere implicazioni diverse e non coerenti con lo scopo di riduzione dell’impatto ambientale che si voleva ottenere. E gli elementi di discrezionalità prestano il fianco ad accuse di favoritismo.

Per questo la compensazione ambientale preventiva andrebbe usata con molta cautela e solo come rimedio estremo, non come strumento in sanatoria di errori o, peggio, come leva per modifiche degli strumenti urbanistici vigenti.

(fine parte prima)

[1]http://www.eugeniocomincini.it/2013/premio-buona-politica-il-mio-discorso-al-consiglio-regionale-lombardo/
[2]Tabella estratta a pag. 13 del Piano delle Regole – parte seconda http://geoportale.comune.cernuscosulnaviglio.mi.it/sites/default/files/PGT_Piano_dei_Servizi_Parte2.pdf
[3] http://www.asr-lombardia.it/ASR/lombardia-e-province/agricoltura/produzione-agricola-zootecnia-e-risultati-economici/tavole/1095/2012/

#Caroselloleaks: un ampliamento che non sta in piedi

Schermata 2015-01-13 alle 18.50.56E così il grande progetto di ampliamento del centro commerciale Carosello con affaccio diretto sul lago degli Aironi non ha alcun supporto tecnico che ne testimoni la compatibilità geologica e geotecnica.

Alla richiesta di informazioni ambientali inviata dal comitato Bene Comune Cernusco è arrivata ieri la risposta dalla regione: di fatto la Eurocommercial ha negato l’autorizzazione a divulgare il materiale presentato in audizione della IV commissione “adducendo l’incompletezza degli studi e dei progetti presentati”.

Lettera Comitato Bene Cernusco

In effetti, a giudicare dai documenti consegnati ai componenti la commissione attività produttive, gli “studi ed i progetti” sono davvero poveri ed incompleti (vedi foto sottoriportate) e ci chiediamo come sia possibile che un progetto da milioni di euro non abbia a supporto neppure lo studio geologico con indicazioni sulla tenuta del fronte di scavo su cui si impianterebbe la nuova costruzione.

Nella nostra richiesta di informazioni avevamo sottolineato come il fronte di escavazione su cui si collocherà tale struttura fosse un’area vulnerabile in relazione alla sua stabilità, soggetta a potenziali effetti di amplificazioni sismiche che si possono produrre nelle zone di ciglio corrispondenti ai bordi della cava dismessa.

Ora, se è venuto in mente a noi chiederci se l’ampliamento sta in piedi (letteralmente) com’è possibile che la stessa domanda non se la ponga l’amministrazione coinvolta? E, in ogni caso, stentiamo a credere che l’Eurocommercial investa milioni di euro senza verifiche preliminari di fattibilità. Oppure, come al solito, poiché la geologia viene sempre dopo, ci si preoccupa prima di altri aspetti e, solo in un secondo momento, se ne valuteranno gli aspetti ambientali, geologia compresa.

In ogni caso l’amministrazione di Cernusco non può più limitarsi a valutare i soli aspetti economici ed occupazionali del progetto – per altro di sola parte Eurocommercial – ma deve finalmente  richiedere e DIVULGARE i progetti e gli studi VERI, dai quali poi si potrà realizzare la valutazione dei costi esterni legati a impatti ambientali, impronta ecologica, consumo del suolo, incidenze epidemiologiche, relazioni geologica e geotecnica.

Ulteriori dinieghi sarebbero non farebbero gli interessi della nostra comunità, ma sarebbero solo segno di collateralismo.

documento di Eurocommercial p. 1 - credits: V. Mantegazza

documento di Eurocommercial p. 1 – credits: V. Mantegazza

documento di Eurocommercial p. 2 - credits V. Mantegazza

documento di Eurocommercial p. 2 – credits V. Mantegazza

#Caroselloleaks: fronte del lago

fronte_lago_nuovoprogettoLo scorso 16 dicembre la Eurocommercial Properties ha presentato nel corso dell’audizione alla IV commissione regionale un progetto relativo all’ampliamento del centro commerciale Carosello diverso da quello i cui disegni erano stati proiettati nei consigli comunali di Cernusco e Carugate.
Dal progetto, che non prevede più l’uscita diretta verso il centro commerciale  dalla tangenziale, si rileva che l’edificio commerciale verrà ampliato sino al limite della scarpata che costituisce il bordo del lago del parco degli Aironi. Il Carosello avrà così un vero e proprio water-front , un fronte lago, invidiabile scenario per le attività che si svolgeranno all’interno.

L’area del lago degli Aironi è il prodotto dell’attività di una cava di sabbie e ghiaie che, una volta cessata l’attività, era stata ceduta al comune di Cernusco, senza neppure troppi interventi di ripristino, se non la piantumazione di un po’ di alberi. Il fronte di escavazione su cui si collocherà tale struttura è un’area vulnerabile in relazione alla sua stabilità ed è soggetta a potenziali effetti di amplificazioni sismiche che si possono produrre nelle zone di ciglio corrispondenti ai bordi della cava dismessa.

Per queste ragioni il comitato Bene Comune Cernusco ha  inoltrato una richiesta urgente di informazioni ambientali alla regione per verificare se per tale progetto sia stata realizzata un’adeguata verifica di fattibilità geotecnica.

Ha richiesto inoltre tutta la documentazione tecnica presentata a supporto del progetto dal momento che sinora nessun documento era stato ufficialmente reso noto, neppure a corredo degli atti amministrativi che accompagnavano gli atti d’indirizzo approvati dei consigli comunali di Carugate e Cernusco.

Carosello: un progetto a geometria variabile

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Il progetto presentato ieri alla IV commissione regionale dell’ampliamento del centro commerciale Carosello è diverso da quello proposto ai consiglieri comunali di Cernusco sul Naviglio e Carugate il 28 luglio sulla base del quale sono stati approvati gli atti d’indirizzo che aprivano la procedura per l’accordo di programma necessario per questo tipo di interventi.

Dal verbale del consiglio comunale di Cernusco:

Estratto verbale del. CC - n. 51-28.07.2014

Estratto verbale del. CC – n. 51-28.07.2014

Quindi i consiglieri hanno approvato un atto d’indirizzo sulla base di un progetto diverso da quello esposto alla commissione regionale. Tanto per rinfrescare la memoria, riportiamo il progetto presentato nel consiglio comunale del 28 luglio, ove era prevista la rotonda:

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Ricordiamo inoltre che non si può spacciare per “partecipazione” l’unico incontro pubblico organizzato dall’amministrazione il 3 ottobre scorso ove il contraddittorio consentito al pubblico erano interventi di 3 minuti dopo le esposizioni del sindaco e dell’assessore al territorio.

Il comitato Bene Comune Cernusco aveva chiaramente e ripetutamente richiesto che venisse “istituito un processo deliberativo costituito passaggi informativi preliminari seguiti da concreti istituti di partecipazione“, e che l’incontro venisse strutturato “a tesi” vale a dire attraverso la presentazione di argomenti a favore e contrari, esposti attraverso relatori e tempi definiti in modo che la cittadinanza avesse l’opportunità di valutare il progetto in modo equilibrato.

Era un’occasione, anzi l’occasione visto che in ballo c’è un bene comune quale il territorio della nostra comunità, per l’amministrazione per sperimentare pratiche concrete di partecipazione. Si è evitato il contraddittorio con i cittadini, soprattutto quelli del civismo organizzato che ha espresso numerose riserve e critiche al progetto.  E le associazioni coinvolte vanno dal nostro comitato, al Forum Ambiente Area Martesana Parco Est delle Cave, a Legambiente, WWF, sino alle ACLI.

Persino le richieste di incontro sono state declinate: ad un mese dall’invio e solo dopo sollecitazione, alla nostra richiesta “per avere aggiornamenti sullo stato dell’accordo di programma per l’ampliamento del Centro Commerciale Carosello e per un confronto sulle questioni espresse nelle osservazioni da noi inviate alla regione Lombardia” è stato risposto il 10 dicembre che non c’erano aggiornamenti e neppure una parola sulla volontà di confronto rispetto alle nostre osservazioni contrarie.

Le regole non scaldano il cuore, ma sono il sangue della democrazia, diceva Norberto Bobbio. Meno male che esistono le procedure, perché è solo grazie ai passaggi procedurali richiesti per l’avvio dell’accordo di programma che cominciamo a conoscere un progetto noto sinora solo ai soggetti coinvolti – privato ed amministrazioni. E che continuerà a riservare sorprese per la sua geometria variabile.

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