Categoria: consumo di suolo (Pagina 7 di 8)

Lo sfortunato caso del parco delle Cave

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Parco è parola dai molti significati: uno s’immagina “un’area naturale sottoposta a tutela per via degli speciali caratteri naturalistici (geologici, floristici, faunistici, paesistici) che la caratterizzano, per salvaguardarla dalle azioni dell’uomo capaci di alterarne i caratteri”.

Però ci sono anche il parco giochi, dei divertimenti, quello archeologico, tecnologico e  pure il parco auto. Tutti dentro la definizione di parco. E così finisce che ad un’area della zona est fra le (ex) province di Milano e Monza si sia attribuito il nome di “Parco delle Cave” perché l’attività estrattiva delle sabbie e ghiaie dai paleoalvei è così sviluppata da diventare l’elemento caratterizzante del suo paesaggio. Il suo scopo è la “tutela paesistico-ambientale degli spazi aperti interessati da attività di escavazione”, ma l’insieme parco e cave insieme finisce per essere un ossimoro, perché le esigenze di tutela sono divergenti rispetto agli interessi dell’escavazione.
La Tangenziale Est inoltre nel territorio di Brugherio l’attraversa in diagonale come una cicatrice che si allarga con gli svincoli di Cernusco e Carugate nel reticolo stradale provinciale.

Il Parco può garantire, a fronte dell’intensificarsi di un alquanto disordinato sviluppo insediativo, una continuità del sistema ecologico nord-sud nell’est Milano, dal Parco delle Cascine fino al canale Villoresi, attraverso il Martesana.
Sono obiettivi del Parco:
– la funzione sportiva e ricreativa sostenibile;
– la tutela e la riqualificazione paesaggistica;
– la conservazione dei beni storici legati alla tradizione rurale;
– la tutela del patrimonio agrario;
– l’incremento delle connessioni ecologiche;
– il recupero naturalistico e forestale.

Questi gli obiettivi al momento dell’istituzione nel 2009 destinati però a convivere con l’attività estrattiva, come testimonia l’immagine di copertina che illustra come diventerà l’area sui margini Ovest e Sud del centro commerciale Carosello fra dieci anni: la concessione prevede l’estrazione di un milione e mezzo di metri cubi di materiale, l’approfondimento della cava esistente sino a – 20 metri dal piano campagna e l’avanzamento del fronte di coltivazione a Nord sino a circondare l’area del centro commerciale Carosello. Le misure di “mitigazione” riguardano la piantumazione delle sponde, la realizzazione di siepi (connessioni ecologiche) e di un setto di separazione fra l’area di coltivazione ed il parco degli Aironi. Poiché il progetto di escavazione agirà sugli “aspetti strutturali del paesaggio” grazie all’ampliamento del lago nello studio d’impatto ambientale si sostiene che “le cave possono essere considerate come elementi di potenziale qualità ambientale” dal momento che il risultato è lo “specchio lacustre”.

Solo a margine si rileva che gli interventi determineranno “effetti negativi ed irreversibili per lo sfruttamento di una risorsa non rinnovabile ed il consumo di suolo”.

D’altra parte è pur sempre il parco delle Cave dove, solo oggi – a causa dei problemi che hanno caratterizzato alcuni dei comuni costituenti – si stanno realizzando le procedure istitutive degli organismi di gestione, controllo e soprattutto la sua perimetrazione effettiva.

L’amministrazione di Cernusco ha infatti presentato il 18 settembre in commissione Territorio la proposta di integrare con 2.350.000 mq di nuove aree l’attuale perimetro cernuschese (750.000 mq) del parco. Ma, come abbiamo visto, il parco convive (!) con le cave e la trasformazione di una cava in un lago non è propriamente un ripristino naturale, soprattutto non risarcisce le risorse non rinnovabili sfruttate.

Per di più dalla perimetrazione sono state chirurgicamente escluse le aree interessate dal progetto di ampliamento del limitrofo centro commerciale: le piccole aree in giallo indicano le aree escluse dalla perimetrazione, che sono: lo svincolo, il benzinaio e le sponde del parco degli Aironi che, ai tempi della cessione, era stato considerato “strategico per i recuperi ambientali” e che invece oggi è diventato “area non strategica”, una cava ripristinata così marginale da diventare oggetto di scambio nella negoziazione con la proprietà del centro commerciale. Così nel parco, oltre alle cave, ci sarà presto il nuovo centro commerciale ampliato con svincolo dedicato sulla tangenziale.

perimentrazione PLIS cave - Carosello

perimentrazione PLIS cave – Carosello

Carosello: il vaso di Pandora

I lacrime coccodrilloconsigli comunali di Carugate e Cernusco sul Naviglio del 28 luglio hanno aperto il vaso di Pandora: gli atti d’indirizzo con cui si dà il via libera all’accordo di programma per l’ampliamento del centro commerciale Carosello non sono soltanto il primo, banale, passaggio di un iter procedurale, ma segnano una precisa indicazione politica: trasformano un bene comune, patrimonio della comunità, in una merce che come tale diventa oggetto di mercato.

D’altra parte l’assenza di riferimenti valoriali è stato il filo rosso delle ragioni espresse a favore dell’intervento da parte di sindaco, assessore al territorio e consiglieri di maggioranza, tutte concentrate a sottolineare la necessità di prendersi a cuore le sorti dell’operatore commerciale bisognoso di nuovi spazi per aumentare l’offerta commerciale poiché di qui a due anni dovrà fronteggiare nuova concorrenza.

 L’altra ragione addotta, la scontatezza della scelta da parte dell’amministrazione di Carugate, farebbe sì che Cernusco non possa far altro che allinearsi, perché un parere contrario non bloccherebbe l’accordo e finirebbe per eliminarne i vantaggi economici.

Infine le potenziali ricadute occupazionali usate come merce di scambio nel consueto ricatto lavoro contro valori ed i cospicui proventi economici sono stati i principali – ed efficaci – argomenti a favore.

Il comitato Bene Comune Cernusco ritiene l’avvallo all’accordo i programma una scelta sbagliata.

In primo luogo si costituisce un precedente: il territorio viene trasformato in merce. Un pezzo di territorio, adibito a parco pubblico, patrimonio della collettività e come tale non nella disponibilità dell’amministrazione, viene ceduto ad un singolo operatore commerciale in cambio di denaro.

Inoltre una scelta di questo tipo costituisce una forzatura, perché nel consiglio di Cernusco non era in discussione “se” fare l’accordo di programma, ma solo “come” farlo, le sue caratteristiche, non l’opportunità.

E a nulla valgono le dichiarazioni legate ai “paletti” di tale operazione: i paletti – si sa possono essere spostati – mentre i vincoli rimangono tali e fanno da ancoraggio giuridico alle trasformazioni.

Pertanto il primo aspetto riguarda l’alienazione di un bene della comunità, fatta non per favorire interessi generali, ma per andare incontro ad interessi privati e tutto questo senza forme di coinvolgimento della collettività. Perché spacciare il passaggio in consiglio come forma di partecipazione è una mistificazione: una reale volontà di apertura e condivisione delle scelte implica l’attivazione di processi di confronto pubblico strutturati nella fase dello studio di fattibilità e quindi prima che sia stato definito il progetto preliminare.

In realtà il progetto è già delineato nei suoi dettagli (una realizzazione complessiva di 31.000 mq, 9.000 dei quali nel comune di Cernusco in un’area pubblica ora adibita a parco, 22.000 a Carugate su spazi commerciali e parcheggi preesistenti ed il ridisegno della viabilità di accesso), ma in consiglio non stato presentato il suo piano industriale né quello di fattibilità, che avrebbero fornito significativi elementi riguardo alla valutazione degli impatti legati all’incremento del numero di visitatori, del traffico ed alla riduzione del corridoio ecologico.

E’ stata quindi fatta una scelta senza adeguati elementi di giudizio e privi dell’avvallo delle comunità.

Le compensazioni economiche come motore del mondo, soprattutto motore dello sviluppo della città di Cernusco la cui amministrazione pare incapace di farsi promotrice di un innovativo modello di sviluppo. La richiesta di incremento di volumi commerciali per far fronte alla concorrenza è un falso obiettivo, perché oggi sono le offerte commerciali legate a profili di mercato specifici, specie quelli rivolti alla compatibilità ambientale, ad essere competitive e segnare la differenza fra la grande distribuzione.

Alla subalternità culturale si aggiunge la scarsa o mancata attenzione per la sostenibilità ambientale del progetto: l’incremento del 30% del traffico veicolare, che comunque sarebbe un dato preoccupante da valutare in tutte le sue implicazioni epidemiologiche, rimanda ad una mobilità che continua a far leva solo sull’auto privata, laddove il tentativo in molti contesti metropolitani è quello di ridurre il numero di vetture aumentando il sistema dei servizi pubblici e la mobilità dolce.

Alle auto si affianca anche la richiesta di viabilità accessoria che contribuisce a sottrarre territorio, in questo caso aree agricole, per di più vincolate e contermini al parco delle Cave. Il centro Carosello si trova infatti in periferia, in quel suburbio che è il polo commerciale fra Cernusco e Carugate dove sono gli svincoli e le rotatorie a segnare il territorio, piuttosto che gli elementi del paesaggio.

Qui non è la pianificazione a guidare le scelte, ma la fiscalità immobiliare che diventa elemento di governo del territorio, sono i ricavi della vendita, insieme agli oneri di urbanizzazione e fiscali che indirizzano gli interventi.

In questa logica verranno delegate all’operatore commerciale molte di quelle attività di gestione del territorio che avrebbero dovuto essere realizzate dall’amministrazione: dalla rinaturalizzazione del parco degli aironi, alla manutenzione del verde, alle piste ciclabili. In questo modo le prerogative di tutela proprie delle istituzioni vengono ridotte ad (eventuali) elementi regolativi delle infrastrutture del territorio.

Proprio in relazione alla pianificazione urbanistica del comune di Cernusco, l’area dell’intervento viene considerata “non strategica, dato che l’impianto del PGT vigente non subisce stravolgimenti”. In realtà non c’è ancora il monitoraggio del PGT vigente e quindi non è possibile esprimere una valutazione dell’incidenza di questa scelta rispetto ai cambiamenti indotti nell’ambiente ed il grado di raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità basata su riscontri concreti.

Infine, ma non ultima la mercificazione che è sottesa allo slittamento valore-lavoro che comporta la cessione di un patrimonio pubblico in cambio di occupazione. Il ricatto occupazionale è un’arma antica e dovrebbe far riflettere il suo utilizzo, perché dove è stata usata non ha mai costituito elemento di emancipazione dalle difficoltà, ma solo ulteriori condizioni di precarietà e deprivazione di tutele (l’Ilva di Taranto è solo uno degli esempi).

Il Comitato Bene Comune Cernusco ribadisce la necessità che il progetto di ampliamento del centro commerciale Carosello venga valutato dalle comunità interessate su:

  • gli aspetti legati alla cessione di patrimonio pubblico,
  • le variazioni urbanistiche necessarie,
  • gli aspetti epidemiologici,
  • l’impronta ecologica,
  • il bilancio di consumo di territorio e gli effetti di conurbazione,
  • le ripercussioni su commercio ed agricoltura locale

Tale valutazione deve essere realizzata attraverso l’istituzione di processi di confronto pubblico strutturati che vedano coinvolte tutte le parti interessate, cittadini in primo luogo.

A questo riguardo si è costituito un gruppo di pressione civico, coeso e motivato a far emergere con chiarezza le ragioni che si oppongono alla logica mercantile di vendita dei beni comuni, raccoltosi attorno all’appello #nocarosello (nocarosello@gmail.com).

Il comitato Bene Comune Cernusco lavorerà per far emergere lo sguardo corto dell’amministrazione, ripiegata sulle questioni finanziarie e priva di preoccupazioni legate agli impatti ambientali e culturali a lungo termine.

 

Carosello: le previsioni del traffico

situazione attuale  veicoli/ora

situazione attuale veicoli/ora

Oggi nell’area del centro commerciale Carosello c’è un flusso di 2350 veicoli ogni ora

Il traffico previsto – secondo i dati forniti presumibilmente dalla proprietà dell’area all’amministrazione comunale di Cernusco – con l’ampliamento è di 3090 veicoli ogni ora, vale a dire un incremento del 30% del flusso veicolare.

Dunque a fronte di un ampiamento delle superfici commerciali del 50% il volume di traffico aumenterà del 30%.

veicoli/ora con l'ampliamento e la modifica della viabilità

veicoli/ora con l’ampliamento e la modifica della viabilità

fonte: presentazione del progetto nella seduta del consiglio comunale di Cernusco del 28 luglio 2014

Modello Carosello: nel suburbio e con l’auto

IKEA-540x304Basta alzare lo sguardo. Se solo si allarga l’orizzonte dal contado cernuschese e ci si guarda intorno si vede che persino la grande distribuzione sta sperimentando punti vendita nel centro delle città piuttosto che nel suburbio raggiungibile solo in auto. Accade a Londra con Tesco e Carrefour e pure ad Amburgo con il nuovo negozio Ikea del quartiere Altona:

Il progetto in breve prevede un contenitore di dimensioni più contenute, in un’area di recupero, e con una capacità di clienti del 30% circa rispetto ai soliti scatoloni. La localizzazione urbana, come ovvio, fa a pugni con l’orientamento automobilistico, e così udite udite “Ikea presta dei cicli da carico per qualche ora gratuitamente, così che ci si possano portare a casa gli acquisti”. Inaudito, ma se funziona di sicuro ne vedremo delle belle. E a proposito: le amministrazioni cittadine hanno qualche idea a proposito, o sono ancora ferme all’idea del formato immutabile deciso dal destino?

A Cernusco invece l’idea è quella di assecondare la richiesta di ampliamento del centro commerciale posto nella periferia nord e di apertura di un altro svincolo in tangenziale. Ci sono oggi 12.000 auto al giorno, la vera innovazione sarebbe ridurne il numero, non incrementarlo.

La caverna del Carosello

Il vasaio Cipriano Algor e sua figlia Marta, con Marçal Gacho marito di Marta ed Isaura Estudiosa compagna  di Cipriano, sono i protagonisti del romanzo La Caverna di José Saramago.
Marçal Gacho lavora come guardiano al Centro, luogo dove tutto è organizzato e regolato, chi entra al Centro ha tanti vantaggi e privilegi, il lavoro, l’assistenza medica, i divertimenti, ma deve rispettare molte regole. Soprattutto non deve porre domande, non interrogarsi sulle anomalie, stare lontano dal luogo dei segreti.
I due uomini, le due donne ed il cane Trovato trovano la forza e l’intelligenza di sottrarsi all’attrazione fatale della caverna. Perché chi rompe il velo non può più restare, troppo forte l’impressione e l’emozione subita nello scoprire ciò che si diventa vivendo nel Centro. carosello_logo

«Strana immagine è la tua – disse – e strani sono questi prigionieri».

«Somigliano a noi – risposi».

Platone, Repubblica, Libro VII

 

Il parco Blu degli aironi

parco degli aironi

IL NUOVO PARCO BLU DEGLI AIRONI (ex cave Merlini)

Una fitta vegetazione intorno ad un incantevole specchio d’acqua

Questo parco, inaugurato nella primavera del 2003 è l’ultimo dei grandi parchi cernuschesi. E’ situato nella zona nord-est della città è raggiungibile percorrendo la starad verso Carugate anche attraverso la nuova pista ciclabile.

Come nasce il parco
Come si può intuire dal nome, quest’area è stata fino a qualche anno fa zona di escavazione di giacimenti di sabbia. Nel 1996 a seguito di una accordo con la società concessionaria, l’Amministrazione comunale ha chiesto è ottenuto la cessione gratuita dell’area e la riqualificazione della stessa con ingenti opere di piantumazione e bonifica.

Il Parco Blu degli Aironi è sicuramente diverso da tutti gli altri: sorge su un terreno pianeggiante ricoperto da una fitta e variegata vegetazione. Percorrendo in discesa i sentieri che lo attraversano, si arriva alle sponde di un laghetto attrezzato per la pesca sportiva. All’interno del parco, nei periodi propizi, è segnalata la presenza di diverse coppie di aironi, di gruppi di anatre selvatiche, fagiani e di alcune volpi che hanno deciso di eleggere questa oasi di verde a propria dimora.

Ma non solo fauna e vegetazione: tre caratteristici chalet ospitano il Club Pescatori e l’associazione Scout C.N.G.E.I.

Nei prossimi anni, il Parco degli Aironi si allargherà notevolmente: agli attuali 80.000 mq. si aggiungeranno, a sud e a ovest, circa 200.000 mq. di altro territorio di proprietà comunale.

dal sito istituzionale del comune Cernusco sul Naviglio,
in: home Città Il territorio Informazioni turistiche 

http://www.comune.cernuscosulnaviglio.mi.it/citta/il-territorio/informazioni-turistiche/il-nuovo-parco-blu-degli-aironi-ex-cave-merlini/

Il circolo ACLI di Cernusco sull’ampliamento del Carosello

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Il circolo ACLI di Cernusco sul Naviglio, in merito alla questione dell’ampliamento del Centro Commerciale Carosello, che sarà in discussione nella seduta del Consiglio Comunale del prossimo 28 luglio, condivide le preoccupazioni e le riflessioni riportate nell’articolo del comitato Bene Comune Cernusco.
Pur conoscendo le difficoltà economiche contingenti delle amministrazioni comunali e ben sapendo quanto sia urgente e drammatico il tema delle prospettive occupazionali, ci domandiamo se il risultato dell’operazione proposta dalla Società proprietaria del Carosello, con una interessante contropartita economica e creazione di probabili posti di lavoro, sia anche una soluzione di prospettiva per la nostra comunità.
Continua alienazione di terreno contro denaro per cementificazione, è ciò che ci ha portato a questo disastroso stato delle cose. Non è la soluzione nemmeno per i posti di lavoro, dove la saturazione di centri commerciali nella zona e la loro deregulation sono il vero problema.
Rischiamo, ancora una volta, per rincorrere un’effimera convenienza temporanea, di perdere con certezza e PER SEMPRE una porzione di fertile terra agricola, parte del nostro patrimonio, di cui abbiamo la responsabilità e il compito di difendere e preservare.
Tanto più ora, che stanno cambiando i paradigmi e le sensibilità delle persone verso il territorio e verso gli acquisti dei prodotti agricoli. Nuove modalità che stanno creando davvero posti di lavoro e nuova imprenditoria locale che ha visione e lungimiranza.
E qui il terreno pubblico agricolo può e potrà giocare un ruolo straordinario.
Per queste considerazioni, ci uniamo alla richiesta fatta dal comitato Bene Comune Cernusco perché si attivi un supplemento di indagine e riflessione, nel quale anche la cittadinanza sia chiamata ad esprimersi attraverso un processo di coinvolgimento deliberativo.

Circolo ACLI 26 luglio 2014

ICS – Indice di consumo del suolo di Cernusco

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Cernusco sul Naviglio ha un indice di consumo del suolo, vale dire un rapporto percentuale tra la superficie urbanizzata (S.U.) e la superficie territoriale complessiva del comune (S.C.). fra i più elevati della provincia di Milano: è pari al 67,42%, secondo i dati rilevabili dal documento datato 31.12.2012 della provincia di Milano. 

L’analisi riguarda 78 comuni e Cernusco è fra i primi dieci per consumo di suolo. Dalla tabella si ricava come il nuovo PGT non abbia introdotto ulteriore consumo di suolo rispetto al precedente strumento urbanistico. Si tratta però, come sottolinea la Valutazione Ambientale Strategica del PGT di Cernusco di una valutazione “de iure, in quanto tutte le trasformazioni sono all’interno del perimetro del tessuto urbano consolidato”.

Occorre però dire anche che le quote di consumo sono ridotte dal fatto che solo una parte della superficie territoriale viene interessata dalle modificazione, ovvero la superficie fondiaria. In fase di attuazione tale quantità sarà più dettagliatamente calcolabile.

È importante che il comune vigili su tali cessioni e sul loro uso futuro.

A tre anni dall’approvazione del PGT qual è il bilancio delle superfici interessate dalle trasformazioni? E’ un importante elemento di valutazione, anche rispetto alla decisione dell’eventuale cessione dell’area pubblica per l’ampliamento del centro commerciale Carosello ed alla raccomandazione di vigilare rispetto alle cessioni ed al loro uso futuro.

Carosello: dieci rilievi sull’ampliamento

I numeri de il Carosello
Il centro commerciale Carosello occupa una superficie di quasi 53.000 metri quadrati (8 campi di calcio) fra i comuni di Cernusco e Carugate, ha avuto 8,5 milioni di visitatori nel bienno 2012-2013 (una media di quasi 12.000 persone al giorno) ed ha un valore dichiarato di 292 milioni di euro. E’ di proprietà della Eurocommercial Properties, una società olandese che controlla il 38% della grande distribuzione in Francia, il 23% in Svezia ed il 39% in Italia dove il Carosello è il centro commerciale con il maggior bacino di utenza (1,7 milioni di persone).

La vicenda
Nel marzo scorso la Eurocommercial Properties ha richiesto alle due amministrazioni su cui si trova il Carosello un accordo di programma per definire i termini di un ampliamento delle superfici e la modifica della viabilità di accesso. Al comune di Cernusco la proprietà chiede la cessione di un’area pubblica ai margini del Parco delle Cave e la variazione di destinazione d’uso di un’area privata. Il sindaco di Cernusco ha richiesto al Consiglio Comunale un “atto d’indirizzo” preliminare all’accordo di programma i cui i termini generali sono stati illustrati dall’assessore Marchetti nella commissione Territorio svoltasi venerdì 18 luglio.
Dalla discussione è emersa la posizione sostanzialmente favorevole dell’esecutivo che ritiene “non strategica” l’area di 5.000 mq posta a Nord del Parco degli Aironi nel comune di Cernusco (valore 3,5 milioni di euro) ed “utile al miglioramento della viabilità complessiva” la variazione d’uso dell’area agricola su cui verrà realizzato uno svincolo di accesso al centro commerciale direttamente dalla tangenziale.
Parte dell’opposizione ha richiesto che l’operatore commerciale sia chiamato a coprire i costi di ristrutturazione della pista ciclabile, della manutenzione del parco degli Aironi ed interventi economici a vantaggio del commercio locale; un’altra parte ha espresso rilievi di metodo in relazione ai tempi ed alle modalità di coinvolgimento dei cittadini e preoccupazioni sulle ricadute economiche, occupazionali ed ambientali dell’intervento.

Le richieste del comitato Bene Comune Cernusco a Sindaco e Consiglieri

Il comitato Bene Comune Cernusco chiede che Sindaco e Consiglieri, nella seduta del prossimo 28 luglio, nell’esprimere il loro parere d’indirizzo tengano conto di alcuni elementi che non sono emersi nella discussione in commissione.

1. La cessione di 5000 mq di verde pubblico significa comunque trasformare un bene materiale non riproducibile e che è parte del patrimonio della comunità in una “merce”, un oggetto di scambio che si può vendere.
2. Il Carosello si trova in un’area caratterizzata da numerosi vincoli strutturali, dalla viabilità alla cava preesistenti, che ne limitano l’espansione non consentendo ulteriori allargamenti di superficie. Pertanto il terreno di Cernusco è uno spazio vitale per l’ampliamento del centro sul quale la trasformazione del suolo pubblico in area commerciale genererà un significativo plusvalore.
3. La compensazione ecologica (per ciascuno dei metri quadri edificati vengono ceduti al comune 4 mq di aree a servizi) dal punto di vista ambientale non dovrebbe essere utilizzata come prassi, ma solo come estrema ratio, poiché la leva economica applicata ad un bene pubblico dove essere complementare a quella regolativa. Occorre cioè che gli obiettivi di consumo di suolo siano individuati in via preliminare, in modo tale che si possa poi valutare se un intervento rientra o meno in quegli obiettivi e l’eventuale compensazione applicabile.
Cernusco non ha individuato tali obiettivi e quindi il bilancio sul consumo del suolo si può fare solo a posteriori degli interventi autorizzati.
4. Per poter esprimere una valutazione costi/benefici occorrono maggiori informazioni e dettagli sull’intervento di ampliamento, è importante a questo riguardo che il piano di fattibilità venga reso noto, specie per quanto attiene alle previsioni di utenza, esercizi coinvolti, tempi e ricadute occupazionali.
5. L’alienazione dell’area verde e la trasformazione di quella agricola in svincolo della tangenziale significano la cancellazione del ruolo di cuscinetti che tali aree svolgono rispetto al complesso commerciale e viabilistico.
La conservazione di aree agricole o verdi rispetto allo sviluppo urbanistico era uno dei capisaldi del PGT che le riteneva indispensabili fattori di conservazione del delicato fra le aree urbanizzate e quelle rurali. Senza tali vincoli il centro commerciale e la relativa viabilità accessoria si troveranno direttamente a ridosso del margine del parco degli Aironi e la superficie urbanizzata si troverà ad avanzare ulteriormente verso il nucleo abitato favorendo la conurbazione.
6. L’incremento di superficie commerciale (31.000 mq di superficie, vale a dire più della metà dell’attuale) rimanda ad un aumento del numero di visitatori. Dagli odierni 12.000 al giorno potrebbero diventare 18.000 se si assume una relazione diretta in funzione della superficie, vale a dire un flusso di 10.000/15.000 auto al giorno che convergono al solo Carosello.
L’impatto in termini ambientali di tale incremento di traffico non ci pare sia stato un elemento sufficientemente valutato. Chiediamo pertanto che venga effettuato uno studio di valutazione degli impatti, specie in relazione all’incremento di visitatori previsto.
7. L’intervento proposto verrà realizzato in un’area contigua al PLIS Est delle Cave: si tratta di un parco istituito nel 2009 e che ha avuto un iter travagliato, sia per quanto riguarda i suoi organismi che la sua gestione e manutenzione. Si tratta comunque di un contesto ambientale istituito come elemento di tutela del paesaggio della “connessione del sistema verde del Nord Est Milanese” e con funzione di cintura rispetto alle spinte di espansione urbanistica. Non sono emerse le relazioni che tale intervento verrebbe ad assumere rispetto al PLIS ed al paesaggio che il parco dovrebbe tutelare. Anche in questo caso si rende necessaria la valutazione di impatto sul territorio contermine e le reti ecologiche presenti.
8. Sempre in relazione al PLIS, solo in questi giorni si stanno predisponendo gli strumenti attuativi per la costituzione degli organismi gestionali. Nella conferenza dei servizi dovranno essere coinvolti tali organismi, specie quelli con funzioni di pianificazione e consultive (Comitato tecnico, Forum consultivo di partecipazione).
9. L’ulteriore sviluppo del polo commerciale nell’area nord della città (Carosello+Ikea+Leroy Merlin) pone in evidenza alcune questioni più generali di carattere culturale e sociale: ha ancora senso continuare a costruire/ampliare centri commerciali rispetto alla sempre più stringente necessità di limitare il traffico privato e la dispersione urbana? Si tratta evidentemente di un tema che non può limitarsi al solo comune di Cernusco, ma va valutato a scala più ampia, considerando le tendenze più avanzate che privilegiano il commercio locale e di prossimità, l’e-commerce e la mobilità pubblica e dolce come fattori di innovazione verso uno sviluppo più sostenibile delle nostre città.
10. La richiesta del parere di indirizzo del consiglio comunale è un passaggio significativo, ma non può esaurire il percorso di coinvolgimento partecipativo della cittadinanza a nostro avviso necessario dal momento che sono in gioco un bene comune ed un intervento con significative ripercussioni sulla nostra comunità.
Poiché l’ampliamento del centro commerciale comporta l’alienazione di un bene comune è opportuno che venga istituito un processo deliberativo costituito passaggi informativi preliminari seguiti da concreti istituti di partecipazione (segnaliamo a questo proposito le positive esperienze di Avventura Urbana). Si creerebbe inoltre un precedente virtuoso: la pratica partecipativa è un processo a somma positiva, che diventa tanto più efficace quanto più è utilizzata. L’esperienza maturata per questo caso sarà utile e riproducibile in tutti gli altri contesti in cui l’amministrazione sarà chiamata ad assumere decisioni che hanno ripercussioni sul futuro della comunità.

Chiediamo pertanto ai consiglieri ed al Sindaco che si facciano portavoci delle richieste di maggiori informazioni su impatti e ricadute che il progetto di ampliamento del centro commerciale comporta e che la cittadinanza sia chiamata ad esprimersi attraverso un processo di coinvolgimento deliberativo.

*post modificato il 24.07.2014

BeCoCe incontra l’assessore all’ambiente

Si è chiuso lunedì 15 aprile il primo ciclo di incontri del Comitato Bene Comune Cernusco con gli amministratori che si occupano dei beni comuni legati all’ambiente.

All’assessore Ermanno Zacchetti, che solo dal suo secondo mandato ha la delega per l’ambiente, avevamo chiesto di fare il punto il punto sull’ambiente a Cernusco, soprattutto in relazione ad aria, acqua, territorio come beni comuni e di raccontarci gli indirizzi dell’amministrazione su ambiente, mobilità, rifiuti.
Zacchetti ci ha illustrato Cernusco2032,  un percorso progettuale all’insegna di una collaborazione fra i diversi ambiti della produzione, nuove tecnologie ed ambiente volto a sognare e realizzare la Cernusco del futuro. L’iniziativa ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita cittadina e “sostenere il territorio, la comunità e lo sviluppo sociale attraverso la promozione di cultura, collaborazione professionale, innovazione ed ecoinnovazione”.
Tale prospettiva, però, è risultata priva della necessaria valutazione sullo stato dell’ambiente a Cernusco, dal momento che l’amministrazione non si è dotata di uno strumento conoscitivo di questo tipo, e neppure è possibile fare una mappatura diretta per  elementi – quali aria, acqua, territorio – dal momento che non ci sono dati utili di riferimento. In particolare per l’aria non ci sono stazioni attive per la rilevazione degli inquinanti atmosferici, mancano i dati sul consumo di suolo e sulla riduzione delle superfici rurali, così come i dati relativi alla qualità dell’acqua della città.
A questo riguardo Zacchetti, pur sottolineando che la delega alle acque è di competenza dell’assessore al territorio Giordano Marchetti, si è impegnato a riportare nell’incontro che si svolgerà oggi fra amministrazione ed Amiacque, il gestore del servizio idrico, la richiesta del comitato BeCoCe di un patto per l’acqua, volto al riconoscimento dell’acqua come bene comune ed alla trasparenza ed informazione dei cittadini attraverso procedure certe di comunicazione.
La sinergia fra istituzioni e cittadini rivolta all’ambiente, proposta da BeCoCe, troverà un suo primo passaggio nella realizzazione di un incontro aperto sul tema della gestione dei rifiuti, che vedrà coinvolti insieme l’amministrazione, il comitato BeCoCe ed la Cernusco Verde per fare il punto sulla raccolta dei rifiuti in città e sui nuovi indirizzi che verranno presto adottati.

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