Categoria: costi esterni

#occhiapertiurbanistica: la variante elettorale

Il 2021 potrà essere ricordato come l’anno che ha segnato il futuro urbanistico della nostra città: in gennaio era arrivato il parere motivato sulla Valutazione Ambientale Strategica che imponeva una lunga serie di revisioni, correzioni e prescrizioni alla variante parziale del PGT. Una variante molto controversa e contestata, soprattutto per la realizzazione del campo da baseball nel corridoio ecologico del Gaggiolo e del comparto immobiliare di via Cevedale-Bassano.

Le numerose osservazioni arrivate da cittadini ed associazioni compresa la nostra, e persino da partiti appartenenti alla giunta comunale, avevano messo in luce la mancata considerazione dei danni ambientali conseguenti agli interventi previsti, la subordinazione agli interessi immobiliari privati ed una pianificazione degli impianti sportivi pubblici slegata da quella complessiva.

Solo in dicembre, il 15 in commissione territorio e poi il 21 con la discussione in consiglio comunale, emerge il risultato della revisione e si assiste ad un inaudito scambio di veleni fra i tecnici responsabili della variante e della VAS che si accusano reciprocamente di inadeguatezza ed inadempienza.

Ma è proprio il consiglio comunale a costituire finalmente un elemento di trasparenza perché diventano palesi il supponente decisionismo dell’amministrazione che ha voluto una variante del PGT, falsamente definita parziale, quando in realtà modifica elementi e criteri strutturali dell’impianto del PGT, la domanda di partecipazione da parte dei cittadini sistematicamente elusa nel corso di un procedimento in cui è stato persino necessario ricorrere ad un esposto per fare rispettare i dovuti termini di messa a disposizione dei documenti presentati in piena pandemia.

Infine, ma non ultimi, si sono palesati gli interessi economici sottesi ai campi di via Cevedale-Bassano: un lembo di verde agricolo ai margini del tessuto urbano ed affacciato sul parco delle cave, su cui grava però una previsione di edificabilità di quasi 15.000 mq di slp, rimasta inattuata da decenni, distribuiti su diverse palazzine. La giunta era intervenuta lo scorso 10 novembre e, nel valutare “gli effetti di previsioni di PGT non più rispondenti alla diffusa sensibilità ambientale”, aveva recepito la disponibilità espressa dagli immobiliaristi a ridurre del 15% la slp portandola sino al 25% e dichiarando tale riduzione di superfice immobiliare edificabile di interesse pubblico.

Dunque l’amministrazione riconosce l’importanza dei campi e la necessità di porre un argine al consumo del suolo, ma poi come atto conseguente si limita a ridurre la superficie edificabile e a valutare la potenziale incidenza dell’intervento sui servizi ecosistemici. Inoltre si pensa di sanare il danno irreversibile per tutta la comunità costituito dalla perdita dei campi di via Cevedale, perché il suolo è una risorsa non riproducibile, attraverso una compensazione con altre aree che andrebbero ad ampliare gli ambiti di proprietà pubblica del Parco Est delle Cave ed il cannocchiale paesaggistico di Villa Lari. Ma tali aree sono già superfici libere e dunque non aggiungerebbero nulla al computo delle aree verdi.

Analogamente per il campo di baseball da realizzare nel campo del Gaggiolo, nonostante ne sia stata rilevata la sensibilità paesistica ed ambientale, la perdita del corridoio ecologico verrebbe compensato allo stesso modo, perché l’ampliamento dell’offerta di spazi sportivi è considerato preminente rispetto alle esigenze di tutela ambientale.

Nel corso della discussione in consiglio comunale diversi consiglieri hanno esposto puntuali obiezioni e critiche ai progetti ma, al momento del voto, la variante è stata adottata con due soli voti contrari, gli altri si sono astenuti o hanno lasciato l’aula.

Dopo la discussione delle osservazioni ci sarà un altro passaggio in consiglio comunale per la sua approvazione definitiva. I tempi sono ridotti perché incombono le elezioni amministrative, in ogni caso la variante parziale ed il PGT saranno l’oggetto principale di discussione della prossima campagna elettorale.

È qui che chiediamo un confronto con le forze politiche che si candidano nei prossimi mesi a governare la città. Pensiamo sia necessario far conoscere a tutti i cittadini quali sono le posizioni di ciascuna, in particolare sulle scelte urbanistiche, il tipo di progetto di città che propongono per noi e per i nostri figli.

Bene Comune Cernusco avvierà un occasioni di dibattito pubblico, consapevoli che se “le promesse dei politici valgono solo per chi le ascolta”, possono però essere elementi utili nella scelta di un candidato/a rispetto ad un altro/a.

Saluti da Cernusco sul Naviglio

A breve aree preziosissime per la fauna locale che permettono e proteggono gli spostamenti verso altre aree naturali protette, spariranno per essere sostituite da un campo da baseball e da un parcheggio.

Un corridoio ecologico sacrificato per ampliare lo spazio dedicato allo sport a spese di aree verdi e con ulteriore consumo di suolo: secondo noi una diversa soluzione deve essere possibile.

Vuoi saperne di più? Leggi le nostre pillole dedicate alla variante al PGT in fase di approvazione in queste settimane:

La variante al PGT in pillole – Il PLIS delle Cave

La variante al PGT in pillole – Via Brescia

La variante del PGT in pillole – Via Cevedale

La variante del PGT in pillole – l’Ampliamento del centro sportivo

Hai anche tu qualcosa da dire su questo tema? Facci avere le tue osservazioni a questa mail benecomunecernusco@gmail.com, le integreremo alle nostre. Abbiamo poco tempo! Il termine per presentarle scade il 14 luglio.

La variante del PGT in pillole – l’Ampliamento del centro sportivo

Una delle principali variazioni proposte dalla variante n. 2 del PGT riguarda un’area posta sulla sponda Nord della Martesana, incuneata fra il margine ovest del centro sportivo ed i campi agricoli a confine con Vimodrone.

Attualmente è un’area verde, agricola, rientra nel perimetro del parco (PLIS) Est delle Cave, in particolare costituisce uno dei corridoi ecologici di Cernusco, vale a dire un’area che ha la funzione creare una connessione fra habitat naturali posti a Nord e a Sud del suo territorio, isolata da  una  fascia “tampone” rispetto agli ambiti antropizzati circostanti.
Risulta attraversata da un elettrodotto (nella relazione ambientale non è indicato il voltaggio) e ricade nell’ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana.

L’area coinvolta ha una superficie complessiva di 20.675 mq (circa tre campi di calcio),  fa parte di un “ambito di non trasformazione” ed ha come attuale destinazione d’uso “parchi e giardini” (Sg4_NP3).

La variante proposta prevede che quest’arena venga destinata all’ampliamento dell’adiacente centro sportivo di via Buonarroti ma i vincoli attuali non lo permettono. Così la variante propone di escludere l’area dal perimetro del parco e trasformarne la destinazione  in “edifici ed attrezzature” connesse a servizi per lo sport (Sv_P2).

Per non ridurre la superficie complessiva del parco e delle aree agricole tale operazione viene fatta  in compensazione: vale a dire che i metri quadri di verde  sottratto in un’area devono venire compensati da almeno altrettanti che possono essere trovati nell’intero territorio del comune in modo tale che il bilancio complessivo sia a somma positiva.

Per compensare la perdita del corridoio ecologico la variante propone di lasciare lungo il Naviglio una fascia di rispetto di 10 m (“per consentire almeno la permeabilità della fauna terrestre”) ed un’altra più a Sud, lungo il margine della statale 11 ed in un’area di fronte all’albergo Melghera.

tutto bene dunque?

Noi abbiamo alcune considerazioni:

1) IMPORTANZA DEI CORRIDOI ECOLOGICI: servono per mettere in comunicazione delle aree naturali importanti per la conservazione dell’ecosistema e della biodiversità presente, permettendo il passaggio di specie migratrici ma anche spostamenti quotidiani di molte specie animali; il corridoio ecologico che la variante vuole ridurre per ampliare il centro sportivo connette direttamente il PLIS al Parco Agricolo Sud Milano e indirettamente con altri due parchi regionali vicini.

2) SCOMPARSA INSETTI: la trasformazione di destinazione d’uso implica la cancellazione dell’attuale prato naturale. Ciò comporterà come conseguenza la diminuzione di insetti, tra cui insetti impollinatori, fondamentali per l’uomo e molti prodotti alimentari che acquista quotidianamente; queste azioni nei prossimi decenni porteranno il 40% delle specie di insetti conosciute sempre di più verso l’estinzione.

3) SCOMPARSA IRUNDINIDI: in Cascina Gaggiolo nidificano le rondini e, tutto intorno, sono di passaggio rondoni e balestrucci. L’ampliamento del centro sportivo, a cui va aggiunta la conversione dei due campi da calcio in prato sintetico, può significare l’abbandono dei nidi da parte delle rondini, perché diminuiranno le fonti di cibo (insetti) e il materiale primario per i nidi (fango).
Situazione che si è già verificata (con i balestrucci) in seguito alla conversione in sintetico del campo da calcio dell’Oratorio Paolo VI.

4) ALTRI PROBLEMI: queste non saranno le uniche conseguenze, aumenteranno infatti ancora cementificazione, frammentazione di habitat naturali, incremento di traffico e inquinamento.

A nostro avviso, questo non è il momento storico per fare scelte contro gli ecosistemi e la biodiversità, neppure in nome di strutture pubbliche destinate alle attività sportive.

Abbiamo la responsabilità etica di conservare e tutelare il nostro ambiente e gli ecosistemi fintanto che c’è il tempo per farlo.

E bisogna farlo per conservare il parco (PLIS) Est delle cave, un parco sottovalutato dai più che, con le giuste competenze e determinate azioni volte al potenziamento e alla conservazione, potrebbe diventare un’area protetta di interesse naturalistico, luogo di insegnamento, divulgazione e ricerca.

E’ necessario dunque che emergano e vengano fatte conoscere le conseguenze che la variante verrà a determinare con la cancellazione dei vincoli ambientali prodotta dalla trasformazione d’uso dell’area per ampliare il centro sportivo.

Quante rondini, quante api vale un centro sportivo? Sono state valutate le alternative a questa proposta? Qual è l’impronta ecologica, l’incidenza reale dal punto di vista ambientale di questa trasformazione?

a cura di Federico Belloni e Jasmine La Morgia

 

Facciamo il punto – incontro aperto 14 ottobre 2019

Nell’incontro aperto di lunedì 14 ottobre 2019 alle ore 21

presso la casa delle associazioni, via Buonarroti 59 a Cernusco

presenteremo

e sarà presente una delegazione di cittadini di Vimodrone per illustrare quanto sta accadendo al lago Gabbana, oggetto di un intervento di riempimento con materiali di scavo.

Vedi alla voce compensazione ambientale

La compensazione ambientale è uno dei cardini su cui si basa l’accordo fra le amministrazioni di Carugate e Cernusco sul Naviglio per l’ampliamento del centro commerciale Carosello. Un accordo, appunto, rispetto al quale un bene comune sacrificato, sia esso il territorio, il paesaggio, i corridoi ecologi o la salute dei cittadini  viene “compensato”. E’ un esempio di urbanistica contrattata, dove gli attori in campo (proprietà del Carosello ed amministrazioni) patteggiano il presente senza preoccuparsi del futuro.

Pensiamo sia utile il riepilogo di dove abbiamo già parlato di compensazione ambientale legata al Carosello.

Carosello ed il culmine dell’ipocrisia: Sulla compensazione ambientale mediante la cessione al comune di Cernusco di aree verdi di 4 mq per ogni mq di SLP edificata abbiamo già segnalato numerose criticità: le plusvalenze fiscali delle transazioni legate alla duplice transizione dei terreni (cessione da privato ad Eurocommercial, successiva cessione a titolo gratuito al comune di Cernusco) e la discrezionalità legata all’individuazione selettiva dei terreni oggetto della transazione da parte dell’amministrazione. Soprattutto la leva economica applicata ad un bene pubblico deve essere complementare a quella regolativa ed usata come estrema ratio e  solo dopo aver definito in via preliminare gli obiettivi di consumo di suolo che si vuole perseguire. In questo modo si potrà valutare se un intervento rientra o meno in quegli obiettivi e l’eventuale compensazione applicabile. Ma Cernusco non ha individuato tali obiettivi, il bilancio sul consumo del suolo non è noto e lo si potrà fare solo a posteriori, dopo che  degli interventi sono stati autorizzati e realizzati. – 7 FEBBRAIO 2017

Carosello: un altro giro di giostra: Si consumerà un po’ di suolo, quel pezzetto di ex cava, quell’area sfigata al margine Nord della città fuori dal tessuto urbano consolidato, lasciata colpevolmente in stato di abbandono, ma è stato previsto un rimedio: verrà “compensata” con altre aree verdi in misura quattro volte maggiore e con la trasformazione a verde di aree originariamente previsti ad edilizia sociale. Ma non si dice che la compensazione ambientale si farà per aree che andranno a produrre generose plusvalenze perché Eucommercial le dovrà acquistare e che avrebbero dovuto essere acquisite direttamente il comune di Cernusco se avesse voluto integrarle nel costituendo Parco della Martesana. –  

Carosello: dieci rilievi sull’ampliamento: 3. La compensazione ecologica (per ciascuno dei metri quadri edificati vengono ceduti al comune 4 mq di aree a servizi) dal punto di vista ambientale non dovrebbe essere utilizzata come prassi, ma solo come estrema ratio, poiché la leva economica applicata ad un bene pubblico dove essere complementare a quella regolativa. Occorre cioè che gli obiettivi di consumo di suolo siano individuati in via preliminare, in modo tale che si possa poi valutare se un intervento rientra o meno in quegli obiettivi e l’eventuale compensazione applicabile.
Cernusco non ha individuato tali obiettivi e quindi il bilancio sul consumo del suolo si può fare solo a posteriori degli interventi autorizzati. – 23 LUGLIO 2014

#Caroselloleaks: a chi giova la compensazione ambientale – 1: la compensazione ambientale preventiva andrebbe usata con molta cautela, solo come rimedio estremo e non come strumento in sanatoria di errori o, peggio, come leva per modifiche degli strumenti urbanistici vigenti – 16 GENNAIO 2015 /

#Caroselloleaks: a chi giova la compensazione ambientale – 2: i riflessi fiscali – 25 FEBBRAIO 2015

Ricominciamo dal suolo: note a margine: Quanto all’istituto della compensazione ambientale, è importante sottolinearne gli elementi di discrezionalità che comporta se non inquadrato – prima degli interventi – all’interno di una pianificazione degli obiettivi di consumo di suolo e valutato rispetto a precisi indici ambientali. In questo caso inoltre, si verrebbe a produrre anche una significativa plusvalenza per le aree richieste per la compensazione che verrebbero acquistate da terzi (come abbiamo già sottolineato qui e qui). 25 MAGGIO 2015

Carosello: un anno dopo: Inoltre la compensazione ambientale volta ad acquisire la proprietà di aree lungo il Naviglio in modo da garantire continuità al parco della Martesana è un elemento di grande opacità per le plusvalenze che genera la cessione/acquisizione fra privati delle aree coinvolte, aggravata dalla discrezionalità con cui l’amministrazione individua queste ultime. A ciò si aggiunge il fatto che il proprietario dei terreni oggetto di compensazione ambientale è anche presidente del consorzio proprietario dei terreni ceduti all’amministrazione sui quali verrà costruito il nuovo polo scolastico. Caso perfetto di conflitto/convergenza d’interessi. – 30 LUGLIO 2015

 

Carosello ed il culmine dell’ipocrisia

Arriva nel cuore della notte del 1 febbraio l’approvazione dell’atto di indirizzo per l’ampliamento dell’ampliamento del centro commerciale Carosello messo all’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di Cernusco.

C’è stata una gran “fretta politica”, sia a Carugate che a Cernusco: far discutere all’una di notte un provvedimento così importante presentato in commissione territorio solo due giorni prima testimonia la fretta di avviare la procedura dell’accordo di programma prima che le elezioni amministrative di primavera cambino troppo gli equilibri politici.

Le vicende che da tre anni a questa parte ne hanno caratterizzato l’iter sono riassunte qui, il nostro giudizio negativo su questo progetto lo abbiamo espresso sin dall’inizio e gli elementi contenuti nell’atto d’indirizzo approvato giovedì scorso non l’hanno modificato,  anzi lo consideriamo persino peggiorativo in alcuni tratti.

Si conserva il tratto di falsificazione con cui viene presentato: sebbene l’Accordo di Programma riguardi l’“ampliamento a regime di circa 31.000 mq di SLP” nell’anti-lingua con cui viene presentato diventa «realizzazione di interventi di riqualificazione territoriale e di adeguamento del sistema della viabilità connessi alla realizzazione di un intervento a carattere commerciale riguardante il centro “Carosello” e le aree ad esso limitrofe».

Come se l’ampliamento fosse la conseguenza e non la causa di tali interventi.

Questo approccio non è casuale, ma risponde all’esigenza di far apparire gli interventi sulla viabilità come necessari ad alleggerire il traffico ipercongestionato dell’area, il prossimo passaggio da parte del comune sarà di dichiararli funzionali al “pubblico interesse” in conferenza dei servizi. Nella realtà è l’ampliamento delle superfici di vendita e quindi l’incremento del numero di clienti (decine di migliaia al giorno) a produrre l’aumento di traffico che andrà a gravare su una viabilità ormai al collasso e non sarà certo il ridisegno di alcuni svincoli a risolvere il problema.

Altro tratto comune è il denaro che entrerà nelle casse del comune grazie al gettito di fiscalità annuale cui si sommano alcuni milioni di euro per la vendita di un pezzo del parco degli Aironi. Un discreto tesoretto, pari ad esempio al costo annuale del servizio di igiene urbana. Ma il nostro comune non è in difficoltà anzi, gli è appena stato assegnato il primo premio per virtuosità di bilancio fra i comuni con più di 10mila abitanti della regione Lombardia. Nessun dissesto da sanare, i suoi abitanti hanno un reddito più elevato della media nazionale, Cernusco potrebbe quindi rinunciare ad un po’ di denaro contingente e non privarsi della porzione del parco degli Aironi su cui verrà realizzata parte dell’ampliamento del Carosello, visto che si tratta di un bene comune che sta nel patrimonio indisponibile.

Il bilancio di consumo di suolo è, invece, in deficit, sebbene non se ne conosca l’entità precisa perché l’amministrazione non ha quantificato le superfici urbanizzate, non ha ancora aggiornato il PGT, né pubblicato il bilancio di mandato. Così per compensare i suoli consumati per l’ampliamento, l’amministrazione “mette a disposizione” un’area di 9400 mq di proprietà comunale originariamente destinata dal PGT ad edilizia sociale trasformandola a verde. E’ sempre significativo quando si aumenta la dotazione di verde, ma questa trasformazione rinnega il criterio guida della “densificazione” del PGT perché avviene all’interno del tessuto urbano consolidato, vale a dire dentro il perimetro della città, mentre l’ampliamento del centro commerciale si fa nell’area suburbana a spese del corridoio ecologico previsto dal PGT.

Sulla compensazione ambientale mediante la cessione al comune di Cernusco di aree verdi di 4 mq per ogni mq di SLP edificata abbiamo già segnalato numerose criticità: le plusvalenze fiscali delle transazioni legate alla duplice transizione dei terreni (cessione da privato ad Eurocommercial, successiva cessione a titolo gratuito al comune di Cernusco) e la discrezionalità legata all’individuazione selettiva dei terreni oggetto della transazione da parte dell’amministrazione. Soprattutto la leva economica applicata ad un bene pubblico deve essere complementare a quella regolativa ed usata come estrema ratio e  solo dopo aver definito in via preliminare gli obiettivi di consumo di suolo che si vuole perseguire. In questo modo si potrà valutare se un intervento rientra o meno in quegli obiettivi e l’eventuale compensazione applicabile. Ma Cernusco non ha individuato tali obiettivi, il bilancio sul consumo del suolo non è noto e lo si potrà fare solo a posteriori, dopo che  degli interventi sono stati autorizzati e realizzati.

Altro elemento negativo è l’ennesimo conflitto tra salute e lavoro: il lavoro non dovrebbe essere usato per giustificare situazioni che contribuiscono a compromettere la salute a causa degli inquinanti legati all’incremento delle emissioni del traffico veicolare.

E ci sono infine elementi di novità che prevedono il finanziamento da parte dell’Eurocommercial di studi sull’impatto (in particolare per quanto riguarda la viabilità, l’ambiente e l’occupazione) che l’ampliamento del centro commerciale porterà sul territorio; di misure compensative per il commercio di vicinato e persino il sostegno alle iniziative e alle realtà sportive, culturali e sociali promosse dai due Comuni.

Come se i precedenti della Montedison e dell’Ilva non avessero insegnato nulla sull’attendibilità delle relazioni pagate dai committenti e come se non si sapesse quanto l’indipendenza delle associazioni sia inversamente proporzionale ai finanziamenti ricevuti.

“Il sistema raggiungerà il culmine dell’ipocrisia, quando le imprese di armi arriveranno a finanziare ospedali per curare i bimbi mutilati dalla guerra”, così si è espresso il Papa domenica sull’eticità del capitalismo. In questo caso si è persino andati oltre perché è l’amministrazione stessa che propone alla proprietà del centro commerciale di finanziare gli studi sull’inquinamento ed i fondi da erogare alle associazioni.

La vergogna più infamante

Credono infatti che la vergogna più infamante consista nell’annotare nei pubblici registri che la città, allettata da una somma di denaro, e per di più da una somma modesta, ha venduto e trasferito legalmente su altri la proprietà di oggetti ricevuti dagli antenati. CICERONE, Quarta orazione contro Verre, 70 a. C.

Centri commerciali e PM10

concentrazioni di PM10 in Europa modellate per il 2030 secondo lo scenario dell'attuale legislazione

concentrazioni di PM10 in Europa modellate per il 2030 secondo lo scenario dell’attuale legislazione

Andrebbe fatta una correlazione fra la concentrazione di PM10 e le aree di sviluppo dei centri commerciali.

PM10: sono quelle particelle di sostanze inquinanti sospese nell’atmosfera il cui diametro è inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro e sono particolarmente dannose per l’organismo perché riescono a raggiungere gli alveoli polmonari e sono fra le maggiori cause di malattie polmonari.
La figura mostra  lo scenario europeo nel 2030 ed è tratta uno studio  sull’evoluzione delle concentrazioni di PM10 in Europa pubblicato di recente dalla rivista Atmospheric Chemistry and Physics dai ricercatori dell’International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA) e colleghi di tutta Europa. Nel 2030 qualora venissero adottate misure legislative di contenimento degli inquinanti ci sarebbe una parte della popolazione europea (sud della Polonia, Repubblica ceca,  Slovacchia, Italia settentrionale e Bulgaria) ancora esposta a concentrazioni di PM10 superiori agli standard UE

pm10_bac_padano

I limiti di concentrazione delle PM10 prevedono per la media annuale un valore massimo di 40 µg/m³, giornaliero di 50 µg/m³ e sono consentiti sino a 35 giorni l’anno di superamento del limite. Qui accanto il grafico delle concentrazioni di PM10 nel bacino padano nel biennio 2013-2014 da cui emerge chiaramente la situazione critica di costante superamento dei valori soglia.

A questa situazione già critica si aggiungerà il contributo che arriverà dal milione di metri quadri di spazi commerciali di prossima realizzazione a partire dal 2015.  «Sono ripartiti i cantieri e il 2015 sarà l’ anno della svolta», dice Massimo Moretti, presidente del Consiglio nazionale dei centri commerciali. Un piano da circa un milione di metri quadri di spazi affittabili. I centri commerciali scommettono contro la crisi e inseguono lo sviluppo del comparto con 22 nuovi progetti in essere, di cui nove in fase di costruzione e i restanti allo stato progettuale.

L’articolo ricorda per la Lombardia:

…Westfield Milan, promosso da Arcus Real Estate (controllata da Stilo immobiliare finanziaria, holding delle attività immobiliari di Percassi) e il colosso australiano Westfield. Sorgerà a pochi chilometri dall’ aeroporto di Linate e inizialmente si svilupperà su una superficie di circa 170mila metri quadri, che diventeranno circa 250mila nella fase 2. Nel complesso un progetto da 1,3 miliardi di euro: un villaggio del lusso con circa 50 boutique, oltre al department store Galeries Lafayette, il primo in Italia…

…Nei dintorni di Milano sono in fase avanzata i lavori dell’ Arese shopping center, progetto del Gruppo Finiper di Marco Brunelli, che sorgerà negli spazi della ex fabbrica dell’ Alfa Romeo. Un investimento da oltre 300 milioni per creare un polo dello shopping con 200 negozi e un tratto distintivo forse unico al mondo: un circuito automobilistico storico…

Il progetto del Carosello non è citato ma, nel suo piccolo, prevede un ampliamento di 32.000 mq.

Come tutti questi centri commerciali si leghino alle buone intenzioni di riduzione delle emissioni, non è dato capire, dal momento che ai centri commerciali ci si arriva quasi esclusivamente in auto e per le auto è necessario realizzare grandissimi parcheggi.

Eppure servirebbe una visione d’insieme che guardi al complesso del territorio dove in poche decine di chilometri si trovano già troppi centri commerciali (Auchan di Vimodrone, Acquario di Vignate, Corte Lombarda Bellinzago,  Auchan di Cinisello Balsamo, Carosello di Carugate …), senza contare gli ipermercati. Al 2030 mancano solo pochi anni.

#Caroselloleaks: un ampliamento che non sta in piedi

Schermata 2015-01-13 alle 18.50.56E così il grande progetto di ampliamento del centro commerciale Carosello con affaccio diretto sul lago degli Aironi non ha alcun supporto tecnico che ne testimoni la compatibilità geologica e geotecnica.

Alla richiesta di informazioni ambientali inviata dal comitato Bene Comune Cernusco è arrivata ieri la risposta dalla regione: di fatto la Eurocommercial ha negato l’autorizzazione a divulgare il materiale presentato in audizione della IV commissione “adducendo l’incompletezza degli studi e dei progetti presentati”.

Lettera Comitato Bene Cernusco

In effetti, a giudicare dai documenti consegnati ai componenti la commissione attività produttive, gli “studi ed i progetti” sono davvero poveri ed incompleti (vedi foto sottoriportate) e ci chiediamo come sia possibile che un progetto da milioni di euro non abbia a supporto neppure lo studio geologico con indicazioni sulla tenuta del fronte di scavo su cui si impianterebbe la nuova costruzione.

Nella nostra richiesta di informazioni avevamo sottolineato come il fronte di escavazione su cui si collocherà tale struttura fosse un’area vulnerabile in relazione alla sua stabilità, soggetta a potenziali effetti di amplificazioni sismiche che si possono produrre nelle zone di ciglio corrispondenti ai bordi della cava dismessa.

Ora, se è venuto in mente a noi chiederci se l’ampliamento sta in piedi (letteralmente) com’è possibile che la stessa domanda non se la ponga l’amministrazione coinvolta? E, in ogni caso, stentiamo a credere che l’Eurocommercial investa milioni di euro senza verifiche preliminari di fattibilità. Oppure, come al solito, poiché la geologia viene sempre dopo, ci si preoccupa prima di altri aspetti e, solo in un secondo momento, se ne valuteranno gli aspetti ambientali, geologia compresa.

In ogni caso l’amministrazione di Cernusco non può più limitarsi a valutare i soli aspetti economici ed occupazionali del progetto – per altro di sola parte Eurocommercial – ma deve finalmente  richiedere e DIVULGARE i progetti e gli studi VERI, dai quali poi si potrà realizzare la valutazione dei costi esterni legati a impatti ambientali, impronta ecologica, consumo del suolo, incidenze epidemiologiche, relazioni geologica e geotecnica.

Ulteriori dinieghi sarebbero non farebbero gli interessi della nostra comunità, ma sarebbero solo segno di collateralismo.

documento di Eurocommercial p. 1 - credits: V. Mantegazza

documento di Eurocommercial p. 1 – credits: V. Mantegazza

documento di Eurocommercial p. 2 - credits V. Mantegazza

documento di Eurocommercial p. 2 – credits V. Mantegazza