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Albero, devi morire

L’ordine è preciso e si rinnova ogni anno: “quell’albero deve morire” e così da cinque anni il povero albero posto alla fine del filare di via Sant’Ambrogio, un bagolaro, viene sottoposto ad un barbaro trattamento col il fine preciso di farlo morire.

Hanno iniziato con la capitozzatura nel 2014, come testimonia questa foto scattata nell’agosto di quell’anno.

Ad ogni primavera il povero bagolaro ributta, cerca disperatamente di continuare a vivere, la sue fronde scomposte che si sviluppano dal tronco segato dicono che lui continua a combattere e non vuole morire.

Ed ogni anno, più volte l’anno continuano a tagliargli i nuovi germogli. Perché accanirsi così contro un albero? Perché tagliare lui solo di un intero filare? Solo lui era malato? Ma se dopo cinque anni di torture non è ancora morto, vuol dire che forse tanto male non stava.

La stessa sorte capita a molti alberi a Cernusco, tagliati a  circa due metri di altezza e poi abbandonati al loro destino. Chi ha deciso la loro sorte? quali erano le patologie che ne hanno segnato il destino?

foto di R. M. Agrati

La stessa sorte capita a molti alberi a Cernusco, tagliati a  circa due metri di altezza e poi abbandonati al loro destino. Chi ha deciso la loro sorte? quali erano le patologie che ne hanno segnato il destino?

foto di R. M. Agrati

Bene Comune Cernusco invierà una richiesta di informazioni ambientali al comune di Cernusco per capire le ragioni di tali interventi dissennati.

 

Le cose da fare: l’acqua

 

Il 22 marzo è la giornata mondiale per dell’acqua.

A Cernusco è passata senza alcuna iniziativa o intervento.

Eppure a Cernusco, senza il decreto con cui il 31 dicembre 2018 la ministra della salute Grillo ha prorogato  sino alla fine dell’anno l’entrata in vigore dei limiti più restrittivi sulla presenza di sostanze inquinanti, quasi tutti i pozzi sarebbero fuori legge per le elevate concentrazioni di Cromo esavalente presenti.

L’amministrazione avrebbe potuto utilizzare questo momento che a livello mondiale pone l’attenzione sull’importanza delle risorse idriche del pianeta per una serie di buone pratiche (proprio quelle cose da fare su cui ci eravamo soffermati a proposito dello sciopero del 15 marzo sull’ambiente).

Alcune indicazioni:

  • aggiornamento della sezione dedicata alla qualità dell’acqua del portale del comune di Cernusco che ora è  un copia-incolla di contenuti ripresi senza citare le fonti e neppure aggiornati (la relazione sul monitoraggio dei pozzi è ferma al 2015);
  • richiesta al gestore del servizio della messa in atto di misure per l’abbattimento del Cromo esavalente nei pozzi che più risentono della contaminazione e relativa informazione ai cittadini del programma degli interventi e definizione degli obiettivi di miglioramento
  • richiesta di verifica al gestore dell’efficienza della rete idrica comunale (perdite percentuali) e definizione degli obiettivi di miglioramento
  • richiesta di verifica al gestore dell’efficienza della rete fognaria comunale al fine di evitare i frequenti allagamenti

Si tratta di azioni concrete che se messe in atto potrebbero migliorare la qualità dell’acqua della nostra città, l’efficienza del servizio idrico e fognario e, non ultima, l’informazione dei cittadini dando seguito a quanto viene dichiarato nel DUP in linea con gli obiettivi del Servizio Idrico Integrato di:

  • favorire la trasparenza delle informazioni sulla qualità acqua come bene pubblico;
  • Con l’obbiettivo di aumentare la trasparenza e la disponibilità dei dati relativi alla qualità dell’acqua proveniente dai pozzi cittadini il Comune continua l’iter approvato con La Carta d’intenti per la promozione della qualità dell’acqua di rete nel territorio della provincia di Milano.

La risposta del Presidente del PLIS Est delle Cave


Spett.li Associazioni
ACEA ONLUS
BENE COMUNE CERNUSCO
FORUM AMBIENTE AREA METROPOLITANA P. ARCO EST DELLE CAVE
LEGAMBIENTE ADDA MARTESANA

In riferimento alla Vostra nota dell’11 febbraio 2018, colgo l’occasione per esprimere i più sentiti ringraziamenti per il lavoro che svolgete volontariamente, per l’interessamento e il sostegno alla mia figura.

Vi comunico che il testo del bando di Fondazione Cariplo, che ho inviato alla struttura tecnica per una verifica preventiva, verrà discusso anche nel prossimo Comitato di gestione, convocato per il prossimo 26 febbraio 2018, assieme al Piano pluriennale degli interventi.

Riconfermo come importante il Vostro sostegno e decisiva l’attività di comunicazione per consentire una migliore conoscenza di tutte le risorse e potenzialità del territorio vincolato a parco. È mia volontà costruire un percorso di collaborazione con le associazioni al fine di migliorare l’operatività e conoscenza del Plis stesso, chiedendo altresì un Vostro fattivo contributo nella stesura del progetto da inviare a Fondazione Cariplo.
Cordiali saluti

IL SINDACO
Dario Veneroni

Lettera al Presidente del PLIS Est delle Cave

Egregio Presidente,

abbiamo appreso dai media della sua nomina avvenuta lo scorso 29 novembre 2017 nella conferenza dei Sindaci. Augurandole buon lavoro, auspichiamo che d’ora in avanti per il Parco si apra una nuova governance in grado di realizzare pienamente gli obiettivi per cui il Parco era stato pensato.

Negli anni scorsi abbiamo inviato numerosi suggerimenti e proposte, rimaste inevase ma valide ancora oggi, che la invitiamo a valutare attentamente. Ci preme inoltre, in un’ottica di reciproca collaborazione, stabilire con lei un dialogo aperto e franco al fine di realizzare insieme obiettivi concreti, per rendere finalmente fruibile e far conoscere ad un pubblico più vasto la potenzialità del parco nei diversi territori che ne fanno parte.

Il Plis dovrà dotarsi nel breve del nuovo programma pluriennale degli interventi (PPI) e su questo argomento vorremmo dire la nostra prima della stesura definitiva. Crediamo sia giunto il momento di dare agibilità al Forum attraverso un tavolo di lavoro permanente dove le nostre proposte possano trovare spazio.

Abbiamo maturato l’idea che sia giunto il tempo di andare oltre le vicende che ne hanno bloccato e penalizzato lo sviluppo e che si debba lavorare perché diventi occasione strategica di contrasto ai gravi problemi ambientali della nostra regione attraverso obiettivi alti di tutela del territorio.

Cogliamo con favore le sue dichiarazioni alla stampa all’indomani della nomina di voler garantire il massimo impegno per l’acquisizione di una visione comune e la realizzazione di una progettualità ampia e non limitata ai singoli comuni.

Nel rinnovare la nostra volontà di collaborazione, restiamo in attesa di cortese riscontro. Saluti cordiali

Le associazioni:
ACEA ONLUS
BENE COMUNE CERNUSCO
FORUM AMBIENTE AREA METROPOLITANA PARCO EST DELLE CAVE LEGAMBIENTE ADDA MARTESANA

i consiglieri comunali: Cologno Monzese – Loredana Verzino, Carugate – Daniela Varisco

 

Cominciamo dall’acqua

Entrano oggi in vigore le modifiche al decreto sulla qualita’ delle acque che hanno introdotto il limite di concentrazione massima per il Cromo esavalente nell’acqua dei nostri acquedotti: sinora il limite normativo faceva riferimento al Cromo totale (50 µg/l), da oggi occorrerà valutare anche il Cromo esavalente, elemento cancerogeno e che costituisce gran parte del Cromo totale presente nelle acqua.

Quando i valori di tale elemento superano la concentrazione di 10 µg/l, come accade per molti dei pozzi di Cernusco, occorre effettuare la valutazione anche del Cromo esavalente i cui limiti massimi sono fissati in 10 µg/l, valore al di sopra del quale occorre la caratterizzazione del sito e l’analisi del rischio,

Avevamo già segnalato come nell’acqua di Cernusco si rilevi da tempo una concentrazione elevata di Cromo, specie per i pozzi della zona Ovest della città, con valori medi spesso molto vicini ai limiti normativi e che neppure i trattamenti riuscivano ad abbattere. I pozzi di Melghera e Vespucci  dal 2015 non risultano più attivi, secondo le informazioni fornite dalla ASL (ora ATS) che verifica la qualità dell’acqua fornita dal gestore del servizio. E proprio il mese scorso si sono conclusi i lavori di adeguamento degli impianti di filtraggio e trattamento dei pozzi di via Buonarroti e via Verdi.

I dati sulla qualità dell’acqua di Cernusco, per il Cromo in particolare, si fermano al 2015, quelli del 2016 non sono ancora disponibili e, comunque, arrivano solo dalla ATS dal momento che CAP Holding pubblica solo quelli dell’etichetta dell’acqua che non comprendono il cromo, sebbene negli anni scorsi si fosse impegnata, sottoscrivendo  Carta d’intenti dell’acqua promossa dal nostro comitato, a rendere disponibili un maggior numero di indicatori.

Il comitato Bene Comune Cernusco chiede che fra i primi atti dell’Amministrazione che andrà ad insediarsi il prossimo 17 luglio sia inserita l’informazione sulla qualità dell’acqua della nostra città rendendo noti i valori relativi alle concentrazioni di Cromo (totale ed esavalente) e degli altri inquinanti presenti nell’acqua dei pozzi di Cernusco. Tali informazioni vanno richieste al gestore del servizio, insieme alle indicazioni del numero dei pozzi attivi, degli impianti di trattamento e dei dati sull’efficienza del servizio.

Sarebbe un segnale di concreta attenzione  verso Acqua ed informazione, beni comuni essenziali che chi amministra è chiamato a tutelare.

 

 

 

 

Elezioni e beni comuni: un anno di ecuo sacco


Il punto più basso delle relazioni fra cittadini ed amministrazione.

L’assemblea del 17 maggio dello scorso anno. Convocata per presentare ai cernuschesi le nuove modalità di raccolta differenziata a sole due settimane dall’entrata in vigore.

Sindaco ed assessore all’ecologia hanno illustrato il sacco rosso, pomposamente e falsamente chiamato ecuo, attraverso la presentazione di un dossier basato su dati forniti dal gestore del servizio, poi rivelatisi inesatti.

Mai si era visto il comandante dei vigili tenuto in piedi ai margini del tavolo dei relatori – immagine più esplicita di qualsiasi parola – come se si temesse la sollevazione popolare. Che non c’è stata. Dai cittadini sono arrivate invece richieste di chiarimenti e segnalazioni di criticità. Tutte respinte con sussiego, a partire  dalla notazione sulla mancanza dei dispositivi amministrativi a copertura del servizio, emessi poi in tutta fretta per rimediare. Per di più con una relazione tecnica di corredo copiata da quella usata per l’analogo provvedimento del comune di Brugherio dell’anno precedente.

La riduzione del numero di raccolte, la riperimetrazione delle zone, l’introduzione del sacco rosso (blu per le utenze non domestiche) per i rifiuti indifferenziati, le ore di coda per il ritiro presso gli sportelli comunali dei sacchi rossi contingentati  sono state spacciate per sperimentazione verso la tariffa puntuale.  E l’unico momento di confronto con i cernuschesi è stato usato come occasione di propaganda e promozione dell’attività del nuovo gestore del servizio di igiene urbana, piuttosto che momento di ascolto e ricezione delle esigenze dei cittadini.

Ad un anno di distanza nulla è stato fatto da parte dell’amministrazione per rimediare a quella profonda frattura segnata dall’assemblea dello scorso 17 maggio. Al contrario i cittadini cernuschesi, nonostante l’irrisione cui sono stati sottoposti dal presidente di CEM Ambiente, non hanno attuato la temuta sollevazione ma hanno incrementato la raccolta differenziata.

Anzi c’è una cosa che è stata fatta: la tassa sui rifiuti quest’anno ha subito una diminuzione di circa il 10% dovuta proprio ai minori costi del servizio di igiene urbana legati alla maggiore quantità di rifiuti differenziati.

Nessuna delle misura di solidarietà avanzate nell’assemblea del 17 maggio e segnalate in questi mesi è stata adottata:

  • pannolini, pannolini e presidi sanitari vanno conferiti nel sacco rosso e si poteva prevedere una raccolta dedicata, come accade in molti altri comuni;
  • punti di raccolta cittadini per alcune tipologie di rifiuto (ad es. olio vegetale, sughero) per facilitare quei cittadini che non possono recarsi in auto alla piattaforma ecologica;
  •  promozione azioni positive volte alla riduzione degli imballaggi da parte degli esercizi commerciali del territorio con meccanismi premiali per l’introduzione di aree per la distribuzione dei prodotti alla spina, la predisposizione di raccolta di alcune tipologie di rifiuti, per l’utilizzo di imballi e la vendita di prodotti (tipo lettiere per gatti) a maggiore sostenibilità ambientale;
  • riduzione della quota variabile per chi usa la compostiera;
  • riduzione/abolizione della tariffa per alcune categorie in difficoltà;
  •  incentivi per l’adeguamento dei locali condominiali adibiti allo stoccaggio dei rifiuti per quegli immobili che ne sono privi;
  • incremento dell’orario di apertura della piattaforma ecologica.

In molti avrebbero preferito spendere qualche euro in più pur di avere questi servizi garantiti a chi ne ha bisogno.

E’ inoltre mancata una visione complessiva – un vero e proprio “piano per i rifiuti” – utile a costruire sinergia fra cittadini ed istituzioni, attraverso processi coordinati fra assessorati:

  • assessore al bilancio per una valutazione delle priorità e compatibilità economiche dei servizi solidali proposti
  • assessore all’istruzione per la collaborazione con le scuole di programmi di informazione e divulgazione;
  • assessore al commercio per la promozione delle azioni positive;
  • assessore all’urbanista per gli adeguamenti edilizi
  • assessore ai servizi sociali per le situazioni di difficoltà
  • assessore all’ecologia per la verifica ed il controllo del gestore del servizio
  • sindaco per il coordinamento complessivo.

Tutto questo è mancato, come è mancato l’osservatorio sui rifiuti, che avevamo subito proposto lo scorso anno in modo da avere il quadro davvero oggettivo dell’andamento del servizio.

Come pure sono mancati i riscontri alle indicazioni sui dati della raccolta differenziata forniti al comune dal gestore. Neppure di fronte alle evidenti discrepanze di tali dati rispetto a quelli regionali dell’ARPA, dimostrate dalle analisi puntuali condotte da alcuni cittadini e soci del nostro comitato, l’amministrazione non ha voluto fare chiarezza e rispondere alle sollecitazioni.

La gestione dei rifiuti è un affare da milioni di euro, che coinvolge il benessere e la salute dei cittadini. Solo una gestione del servizio attenta, efficace, solidale e trasparente ne garantisce il buon funzionamento. Anche di questo occorre tener conto nel valutare chi sceglieremo per amministrare la città nei prossimi anni.

 

Elezioni e beni comuni: acqua

15 luglio 2017. Segnatevi questa data, perché molti dei pozzi dell’acquedotto di Cernusco saranno fuori norma perché presentano valori troppo elevati di Cromo esavalente.

Il 15 luglio entreranno in vigore le modifiche al decreto sulla qualita’ delle acque destinate al consumo umano che prevedono una concentrazione massima di Cromo esavalente, elemento cancerogeno e che costituisce gran parte del Cromo totale presente nelle acqua, 5 µg/l per il Cromo+6, valore al di sopra del quale occorre la
caratterizzazione del sito e l’analisi del rischio. Rimane il limite di 50 µg/l per il Cromo totale, ma si introduce un valore di parametro provvisorio per il Cr(VI) di 10µg/l, in applicazione del principio di precauzione.

Con questi valori di riferimento molti dei pozzi di Cernusco saranno fuori norma, poiché sono interessati da valori di Cromo molto elevato, derivato da una contaminazione dell’acquifero risalente a molti anni fa e che continua ad avere effetti inquinanti. I pozzi di via Vespucci e Melghera sono stati chiusi nel 2015, proprio perché i valori di questo elemento erano sempre molto vicini ai limiti consentiti.

Media ponderata pozzi Cernusco – 2015

I dati relativi al 2016 non sono ancora disponibili e, come abbiamo sottolineato della precedente puntata sulla trasparenza, dovrebbe essere obiettivo dei candidati sindaco preoccuparsi della qualità dell’acqua di Cernusco e garantire la trasparenza e disponibilità dei dati.

Garantire una buona qualità dell’acqua compete al gestore del servizio, la ATS (exASL) deve fare i controlli, ma all’amministrazione compete informare i cittadini su quale sarà la situazione fra due mesi, quali saranno i pozzi che verranno chiusi o quali interventi di abbattimento degli inquinanti verranno adottati dal gestore per garantirne che rientrino nei limiti di 5 µg/l  per il Cromo, da dove arriverà l’acqua eventualmente immessa da altri comuni.

I/le candidati/e sindaco che tipo di interventi intendono adottare perché il 17 luglio la situazione sia sotto controllo ed i cittadini abbiano a disposizione i dati di verifica sulla qualità dell’acqua?

 

2- continua

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