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Lettera al Presidente del PLIS Est delle Cave

Egregio Presidente,

abbiamo appreso dai media della sua nomina avvenuta lo scorso 29 novembre 2017 nella conferenza dei Sindaci. Augurandole buon lavoro, auspichiamo che d’ora in avanti per il Parco si apra una nuova governance in grado di realizzare pienamente gli obiettivi per cui il Parco era stato pensato.

Negli anni scorsi abbiamo inviato numerosi suggerimenti e proposte, rimaste inevase ma valide ancora oggi, che la invitiamo a valutare attentamente. Ci preme inoltre, in un’ottica di reciproca collaborazione, stabilire con lei un dialogo aperto e franco al fine di realizzare insieme obiettivi concreti, per rendere finalmente fruibile e far conoscere ad un pubblico più vasto la potenzialità del parco nei diversi territori che ne fanno parte.

Il Plis dovrà dotarsi nel breve del nuovo programma pluriennale degli interventi (PPI) e su questo argomento vorremmo dire la nostra prima della stesura definitiva. Crediamo sia giunto il momento di dare agibilità al Forum attraverso un tavolo di lavoro permanente dove le nostre proposte possano trovare spazio.

Abbiamo maturato l’idea che sia giunto il tempo di andare oltre le vicende che ne hanno bloccato e penalizzato lo sviluppo e che si debba lavorare perché diventi occasione strategica di contrasto ai gravi problemi ambientali della nostra regione attraverso obiettivi alti di tutela del territorio.

Cogliamo con favore le sue dichiarazioni alla stampa all’indomani della nomina di voler garantire il massimo impegno per l’acquisizione di una visione comune e la realizzazione di una progettualità ampia e non limitata ai singoli comuni.

Nel rinnovare la nostra volontà di collaborazione, restiamo in attesa di cortese riscontro. Saluti cordiali

Le associazioni:
ACEA ONLUS
BENE COMUNE CERNUSCO
FORUM AMBIENTE AREA METROPOLITANA PARCO EST DELLE CAVE LEGAMBIENTE ADDA MARTESANA

i consiglieri comunali: Cologno Monzese – Loredana Verzino, Carugate – Daniela Varisco

 

Consumo di suolo a Cernusco

I dati più recenti sul consumo di suolo a Cernusco si rilevano dalle tabelle ISPRA e sono sconcertanti: fra il 2014 ed il 2015 il consumo di suolo è aumentato di quasi il 7%, passando dal 42,3  del 2014 al 49% del 2015. Nel 2016 la percentuale è stata del 49,02%, con un incremento dello 0,2%.

fonte: dati sul consumo di suolo ISPRA

Sono valori comunque diversi dall’unico dato ufficiale disponibile che risale al 2012 relativo al parere sul PGT della giunta provinciale, dove l’indice di consumo di suolo è del 67,42%.

Negli anni scorsi il comitato Bene Comune Cernusco ha chiesto più volte che venissero comunicati i dati relativi al consumo di suolo, anche attraverso il censimento del cemento del Forum Salviamo il Paesaggio di cui BCC fa parte, ma l’amministrazione comunale di Cernusco non ha mai risposto.

E’ arrivato il momento della trasparenza , specie su un elemento così importante di valutazione della qualità ambientale.

Qual è  oggi l’indice di consumo di suolo di Cernusco? qual è stata la sua evoluzione negli ultimi 5-10 anni?

Lo chiediamo al sindaco Ermanno Zacchetti, all’assessore al Territorio Paolo Della Cagnoletta, all’assessore all’Ambiente Daniele Restelli, perché diano finalmente seguito a questa richiesta di trasparenza.

NO2 ? No grazie!

Anche a Cernusco è iniziata la campagna di misurazioni dell’inquinamento da NO2. Il nostro comitato ha infatti aderito all’iniziativa organizzata dall’associazione “Cittadini per l’aria“, che anche quest’anno ha coinvolto scuole, associazioni, singoli cittadini in una grande iniziativa di misura della qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre città.

Scopo dell’iniziativa
Misurare la concentrazione di NO2 (biossido di azoto), sostanza emessa principalmente dalle auto diesel, attorno alle nostre scuole, parchi giochi, case private, per disegnare una mappa di distribuzione di questo pericoloso inquinante nella provincia di Milano. La distribuzione dei misuratori può essere visualizzata a questo link: mappa.

Come funziona
Per un mese, i rilevatori (simili a quello mostrato nella foto qui sopra) piazzati in vari punti della nostra città e dell’intera provincia di Milano, raccoglieranno (in maniera passiva) la concentrazione media di NO2 nell’aria. Alla fine del periodo, i misuratori saranno consegnati ad un laboratorio che fornirà il dato raccolto da ciascuno, riportandolo poi sulla mappa. Sapremo quindi se attorno alle nostre scuole ed ai nostri parchi giochi la concentrazione di NO2 supera o meno i valori stabiliti dalla legge (40 µg/metro cubo). Maggiori notizie su questo inquinante possono essere trovate qui: NO2. Avremo perciò la mappa della qualità dell’aria che respiriamo, noi ed i nostri bambini.

Noi di Bene Comune Cernusco abbiamo posizionato due misuratori in due parchi della nostra città, ma altri sono in funzione a Cernusco, presso le scuole e altri parchi giochi. Tra un mese, perciò, avremo un quadro abbastanza completo della situazione e potremo proporre e sostenere le iniziative più opportune per ridurre la concentrazione di questo inquinante nell’aria. Naturalmente, ogni azione dovrà essere presa al giusto livello, per essere efficiace su larga scala, ma dobbiamo capire che ogni miglioramento inizia dal nostro comportamento di singoli cittadini e quindi anche ciascuno di noi è responsabile, per una piccola parte, di ciò che sta avvenendo nell’ambiente che ci circonda, nel bene e nel male.

Appuntamento quindi a tra poco, per i dati raccolti e le iniziative che insieme prenderemo a favore della salute di tutti.

Visita al parco Increa – sabato 11 novembre

Dove c’è oggi il parco Increa nella zona Sud Est di Brugherio, c’erano i fertili campi della cascina Increa. La grande cava di sabbia e ghiaia inizia la sua attività estrattiva negli anni ’60, gli anni del boom economico quando centinaia di migliaia di metri cubi di materiali venivano utilizzati per la costruzione delle infrastrutture del nostro paese senza tener conto dei effetti sul territorio di tale attività.

Occorre arrivare alla fine degli anni ’80 perché inizino le prime opere di ripristino e sistemazione ambientale dell’area della Cava Increa che nel 1987 diventa patrimonio comunale. Ma la formazione del parco pubblico, inaugurato nel 1994, è lunga e complicata e viene realizzata  in un arco temporale di vent’anni per i numerosi contenziosi con la società incaricata del recupero dell’area.

Oggi il parco Increa si estende per 330.000 metri quadri ed è una delle aree verdi più estese del Parco Locale di Interesse Sovracomunale Est delle Cave.

Il Parco Increa comprende grandi aree a prato, zone boschive, percorsi ciclo-pedonali zone relax, due parcheggi, un chiosco bar attrezzato, un anfiteatro all’aperto, un’area giochi con panchine, cestini e fontanelle per l’acqua, un’ampia area cani e zone per le attività ludico-sportive. Inoltre all’ingresso, in zona ombreggiata, sono presenti bagni chimici e una piazzola ecologica per la raccolta dei rifuiti.

Degni di nota il lago, che occupa poco meno della metà dell’area, il roccolo dei tigli nel pratone centrale (recuperati dalla riqualificazione della via Manara), i tre meravigliosi platani lungo il viale dei gelsi, a nord del parco, e per gli amanti delle curiosità, la panchina in plastica riciclata più lunga d’Italia.

Guide d’eccezione nel racconto della cava diventa un parco e delle sue vicende di recupero e manutenzione saranno Marco Troiano, sindaco di Brugherio, e Marco Magni, assessore all’ambiente, sabato 11 novembre 2017 dalle10,00 alle 12,00.

Vi aspettiamo.

Ringraziamo  il sindaco Marco Troiano e l’assessore Marco Magni per la loro disponibilità e per l’occasione che ci danno di conoscere come una situazione di degrado e sfruttamento possa diventare opportunità di ripristino e di valorizzazione del territorio che in questo modo diventa parte identitaria di una comunità.

La qualità del parco degli Aironi

Niente di più che una “sponda di cava” (sic), così era stato definito il parco degli Aironi, un’area in stato di abbandono di cui valeva solo la pena liberarsi.

Invece è un ambito il cui valore qualitativo è riassunto dalla matrice dei valori ecologico-ambientale, estetico/percettivo, climatico, dove il parco degli Aironi (indicato come parco delle Cave) totalizza quattro giudizi positivi su cinque.

Relazione illustrativa - AdP Ampliamento Carosello

tabella per la determinazione valore qualitativo del patrimonio vegetazione

Descrizione qualitativa patrimonio vegetazionale esistente

estratto dalla T.02

Il dettaglio nella T.02 ove emerge che il parco degli Aironi ha un valore del patrimonio vegetazione da “elevato” a “potenziale”.
Val la pena di ricordare che il parco degli Aironi è un bene indisponibile, la cui cessione a favore di un di un privato priverebbe la comunità di un importante bene ambientale.

Effetto parco

Da qualche settimana il comitato Bene Comune Cernusco rileva anche nella nostra città, ove non è presente una centralina dell’ARPA, valori di polveri sottili elevatissimi. Eppure le misure effettuate nel pomeriggio di sabato, nel corso della manifestazione “Uniti per il parco degli Aironi” con il rilevatore del comitato hanno evidenziato una brusca caduta dei valori delle concentrazioni di polveri sottili passando dal centro cittadino all’interno del parco.
Le misure sono state effettuate sulle sponde del lago e lungo i sentieri interni al parco nel corso della manifestazione a tutela del parco degli Aironi promossa dalle associazioni e comitati di Carugate e Cernusco contrari all’ampliamento del centro commerciale Carosello insieme a numerosi esponenti politici locali e nazionali.
E si nota la netta differenza rispetto ai valori precedenti rilevati nel centro abitato di Cernusco.

Sono numerosi i fattori che possono aver influenzato le misure, sicuramente gli alberi del bosco del parco degli Aironi insieme al dislivello di qualche metro dal piano campagna su cui si trova il lago sono elementi utili a determinare un effetto “barriera” rispetto alla dispersione degli inquinanti.
La conservazione degli ambiti naturali, delle aree verdi non urbanizzate è essenziale specie ai confini fra un centro abitato e l’altro proprio per costituire quei corridoi ecologici utili alla connessione degli habitat naturali. Il fatto che una parte del parco degli Aironi possa diventare area di espansione del vicino centro commerciale viene a rompere completamente la funzione per cui era stato concepito – da area estrattiva di sabbie e ghiaie era stato trasformato in un parco pubblico – funzione confermata, anzi rafforzata dai vincoli del Piano di Governo del Territorio di Cernusco che lo considera pure corridoio ecologico.

Ma, al di là dei valori registrati, basta fare due passi sui sentieri per entrare in un’altra dimensione: i rumori del traffico si perdono grazie alla mitigazione acustica realizzata dall’effetto combinato degli alberi e del dislivello, lo specchio d’acqua riflette il bosco piantumato da molti anni, gli aironi volano tranquilli perché ormai sono di casa

Basta alzare lo sguardo e si scopre il nido del picchio oppure abbassarlo e si trovano i funghi, segno di un ambiente ecologicamente evoluto che nessun prato, tipo quello previsto sul tetto del centro commerciale come compensazione ecologica ai metri cubi costruiti, potrà mai uguagliare.
Persino i cestini colmi di rifiuti sono la testimonianza esplicita che il parco è frequentato nonostante la mancata manutenzione e, poiché non si trovano altri rifiuti sparsi in giro, vuol dire che le persone usano i cestini dei rifiuti, ma il servizio di igiene urbana non li raccoglie con sistematicità.
Con l’ampliamento del centro commerciale Carosello il nido del picchio e la garzaia degli aironi non ci saranno più, nessuna delle misure compensative previste dalla proposta di accordo di programma potrà restituirceli. I problemi della viabilità già al collasso con flussi di auto che arrivano sino a 50.000 veicoli al giorno non saranno mai risolti dalle piste ciclabili previste dal progetto.

Il parco degli Aironi è un bene comune e deve essere tutelato, non venduto. I milioni di euro promessi non copriranno mai i costi ambientali connessi al progetto, il patrimonio venduto è perduto per sempre.

Uniti per il parco degli Aironi


L’erba tagliata, i rifiuti raccolti, non ci voleva poi molto: qualche ora di lavoro svolta da un gruppo di volenterosi ed il parco degli Aironi o, almeno, la porzione che va dalla piazzola d’ingresso sino al margine del lago è tornata agibile.
In un venerdì d’autunno  i volenterosi sponsorizzati da Insieme per crescere (iniziativa di marketing promozionale del progetto Carosello)  hanno dimostrato come ci si possa prendere il parco, letteralmente. Il parco infatti, lasciato in stato di colpevole abbandono dall’amministrazione comunale che da anni non ne cura più la manutenzione, non era quasi più accessibile a causa degli alberi caduti e della vegetazione che ne ha invaso i sentieri.
Quello che oggi si chiama parco degli Aironi è ciò che rimane della vecchia cava Merlini di sabbia e ghiaia a Nord Ovest di Cernusco. L’intensa estrazione senza regole degli anni passati dei preziosi sedimenti, testimonianza di un antico antico alveo fiuviale, ha lasciato fronti di cava verticali ed un lago, prodotto dalla risalita della falda. Terminato il periodo di coltivazione, l’area venne ceduta nel 1996 al comune e trasformata in un parco pubblico.
Luogo privilegiato di svago per pescatori e boy scout, da dieci anni a questa parte l’amministrazione non se ne è più curata. Così l’erba è cresciuta, le staccionate a protezione delle sponde sono marcite, gli alberi non sono più stati controllati, quelli mal piantumati sono caduti e mai più rimossi dai sentieri, i rifiuti portati via senza periodicità. E poiché abbandono chiama abbandono, vi si trovano sempre più rifiuti di tutti i tipi.
Non ci si spiega il motivo di tale incuria, specie se si considera che a poca distanza un’area con le stesse caratteristiche, la vecchia cava Increa, è stata invece trasformata dal comune di Brugherio in un parco che richiama moltissime persone.
Perché non realizzare un ambiente analogo, anzi collegare le due realtà vicine, che fanno pure del Parco Locale di Interesse Sovracomunale Est delle Cave?
La mancanza di risorse non può essere la giustificazione: Cernusco è un comune ricco che per le opere pubbliche spende – giustamente – molta parte del suo bilancio per rendere la città più accogliente. Eppure il parco degli Aironi è stato dimenticato e messo da parte.
Uno dei motivi dell’abbandono può essere legato ai progetti previsti su quell’area al centro di ingenti interessi immobiliari privati. Era quindi essenziale cancellarne la funzione di parco pubblico per sminuirne il valore sociale. Nessuna comunità permetterebbe la vendita di un parco che apprezza e frequenta, mentre di un luogo abbandonato e sconosciuto ci si sbarazza facilmente.
Ha quindi buon gioco l’operatore immobiliare a dichiarare che “ora il Parco degli Aironi, non è utilizzabile a causa di alberi divelti, rifiuti abbandonati ed incuria generale. Noi crediamo che lasciandolo in queste condizioni non potrà essere vissuto da nessuno, tantomeno dalle nuove generazioni. Occorre un intervento concreto; la pulizia che abbiamo realizzato il 6 ottobre è stato un primo passo. Il nostro progetto prevede di riqualificarlo, interconnetterlo agli altri parchi della zona per creare un sistema dei parchi unico nel suo genere e accessibile dal tetto verde costruito sulla nuova ala del centro (che aggiungerà 20 mila mq di area verde)“.
E così arriva il mecenate di turno a fare quello che per venti anni avrebbe dovuto fare l’amministrazione. La pulizia del parco usata come marketing commerciale e come forma preliminare di occupazione dell’area.

Augusto tende la mano alla res publica per farla rialzare

Nulla di nuovo, la figura del mecenate è antica e piena di luci ed ombre.
Augusto ad esempio, rempì di marmi la Roma che aveva trovato di mattoni, ma il prezzo questa trasformazione fu la libertà dei cittadini. Su un aureo del 12 d.C. l’iscrizione “Res publica restituta” ( e cioè la repubblica restaurata”) viene resa esplicita con la figura della Res Publica in ginocchio, mentre Augusto le dà una mano per sollevarla: egli uccide la Repubblica perché ne ha condizionato la resurrezione.
Così il prezzo del recupero del parco degli aironi sarà possibile solo a condizione che diventi parte del progetto -privato – di ampliamento del centro commerciale.
Al contrario di ciò che si legge su Insieme per crescere, le nuove generazioni saranno davvero private del parco se questo verrà venduto e sottratto al patrimonio della comunità.
Per impedire che il parco degli Aironi si trasformi nel parco dell’Eurocommercial è necessario che la comunità se ne riappropri, ne ri-occupi lo spazio, che il parco ritorni a svolgere la sua funzione sociale, riconosciuta dai cittadini.
Il primo appuntamento sarà il prossimo 28 ottobre, naturalmente al parco degli Aironi con iniziative promosse in coordinamento fra i comuni di Carugate e Cernusco.

 

 

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