Il 6 febbraio 2024 si è costituito l’Osservatorio per la tutela del suolo e del paesaggio del Nord Est Milanese.
L’osservatorio nasce per tutelare il suolo, un bene comune, risorsa fragile consumata dall’occupazione delle superfici verdi libere prodotta dalla speculazione edilizia e dalla proliferazione delle infrastrutture e per offrire una risposta concreta alle emergenze climatiche che mettono in pericolo la nostra esistenza sul Pianeta Terra.
L’Osservatorio è costituito da cittadini, rappresentanti di associazioni ambientaliste, culturali e naturalistiche della Zona omogenea Adda Martesana della Città Metropolitana di Milano che, consapevoli delle conseguenze sempre più pesanti del riscaldamento globale e del consumo di suolo, hanno deciso di unirsi e collaborare per costituire una rete coordinata per monitorare e valutare le attività di pianificazione e gestione del territorio delle nostre amministrazioni, analizzare gli effetti derivanti da strumenti di pianificazione inefficaci a tutelare il suolo e ad arrestarne il consumo.
L’Osservatorio è aperto a tutti coloro che riconoscono come fine da perseguire la conservazione delle aree verdi libere, degli ecosistemi e degli ambiti naturali, a cui si affiancano la salvaguardia delle aree agricole e dei boschi, la difesa della biodiversità, la tutela del paesaggio e la conservazione del patrimonio culturale, ambientale ed architettonico. Strumento essenziale è il monitoraggio del consumo di suolo del nostro territorio collegato alla mobilitazione contro le decisioni che mettono in pericolo questa risorsa essenziale.
Sono soci fondatori dell’Osservatorio:Bene Comune Cernusco, Cernusco in Comune, Custodi del Paesaggio Cassina de’ Pecchi, Salviamo il Lago Gabbana Vimodrone, Fulvio Carcano, Walter Piloni.
La presente nota viene redatta sulla base dei seguenti documenti inviati ai componenti il Forum di partecipazione del PLIS Est delle Cave:
Relazione – rendiconto 2023
Bozza Bilancio 2024
Ripartizione quote per singolo comune
Descrizione bilancio 2024
interventi e chiarimenti della riunione del Forum svoltasi in 6.11.2023.
Nell’intervento introduttivo della seduta il Presidente D. Veneroni ha dato lettura della Relazione annuale 2023 presentata al comitato di gestione svoltosi in ottobre.
Di tale relazione, alla data odierna ancora non disponibile sul portale web istituzionale, si richiede la messa a disposizione dei componenti il Forum di partecipazione che – si coglie l’occasione di ricordare – è anch’esso un organo del parco e come tale deve essere informato.
2. RENDICONTO DI BILANCIO 2023
Il rendiconto di bilancio predisposto dal Direttore A. Duca presenta le attività realizzate nel corso del 2023 ed una tabella riepilogativa con le spese sostenute.
2.1 valutazioni rendiconto bilancio
Il primo elemento che emerge è un problema di natura gestionale, dal momento che nel bilancio 2023 si consolida l’avanzo ereditato dall’anno precedente (25.347,73€) arrivando a quasi 30.000 €, pari ad un terzo della cifra complessiva, elemento che pone interrogativi sull’effettiva capacità di spesa del parco.
Anche la necessità di estendere la durata della validità del PPI (Piano Pluriennale di Intervento) di altri tre anni per completare le azioni previste sottende a problemi di natura gestionale: si tratta quindi di un rimedio formale che va a coprire una pianificazione inadeguata.
Le spese di gestione nel 2023 sono state il 53% del totale: si tratta di spese di segreteria che nel 2022 erano pari a 28.800€, mentre nel 2023 sono stati spesi 21.000€, c’è stata dunque una diminuzione significativa a fronte dello stesso numero di ore 25 settimanali, laddove nel 2021 per 16 ore settimanali il bilancio prevedeva 18.880€. Si rileva pertanto come il tasso orario nel corso degli ultimi tre anni risulti diminuito e la richiesta già avanzata lo scorso anno di avere maggiori dettagli su questo aspetto sia rimasta inevasa. Rinnoviamo dunque la richiesta di spiegazioni su come le attività di segreteria possano costare il 30% in meno da un anno all’altro, a numero di ore invariato.
Rileviamo con piacere che dopo la nostra sollecitazione è stato finalmente deciso di realizzare gli studi ambientali sul parco previsti dalle schede SC1-SC2 attraverso un incarico professionale per un importo di 9.500 € affidato a Università e Museo di Scienze Naturali di Milano. Si ricorda però che il PPI prevedeva per le azioni SC1-SC2 un impegno di spesa di 21.000€ a cui dovevano poi essere affiancate annualmente le attività di monitoraggio (6.500€), dunque la cifra stanziata appare inadeguata rispetto alle indicazioni di piano e mancano ancora gli studi sulla componente storico-architettonica. Si richiede di avere informazioni di dettaglio sugli incarichi affidati e sui tempi di realizzazione.
Quest’anno è stato dato seguito all’indicazione del PPI ed alla nostra richiesta, reiterata negli anni scorsi, di dedicare un capitolo di spesa ad una figura tecnica individuata al di fuori della dotazione organica dei Comuni: il nostro suggerimento era per la funzione di direttore del parco, è invece stato indetto un concorso che ha portato alla nomina di un coordinatore, il dottor A. Curcio, cui facciamo i nostri auguri di buon lavoro.
Prendiamo inoltre atto della sua dichiarazione secondo cui, per evitare conflitti d’interessi, non verranno più affidati da parte del parco incarichi per prestazioni professionali all’associazione di cui è vicepresidente. Rileviamo però che il suo primo atto pubblico è stata la risposta alla nostra richiesta di chiarimenti sui contenuti editoriali dei social media del parco. Dal momento che la gestione dei social media è un servizio affidato all’associazione di cui è vicepresidente, si è trattato di un intervento pervaso da conflitto d’interessi.
La voce relativa Incarichi professionali per aggiornamenti cartografici del 2023 è risultata sovradimensionata rispetto alla cifra previsionale (sono stati spesi 2.600€ rispetto ai 5.000 previsti): l’incarico professionale prevede la relazione per il riconoscimento dell’ampliamento dei territori del PLIS dei comuni di Cernusco sul Naviglio e Cologno Monzese da parte di Città Metropolitana di Milano e della Provincia di Monza e Brianza.
Nel ribadire la richiesta che il professionista incaricato fornisca dati certi e soprattutto comparabili e coerenti con quelli elaborati da altre istituzioni, in particolare i comuni del PLIS; ribadiamo anche quest’anno la nostra richiesta di inserire nella restituzione cartografica del parco l’indicazione degli immobili di proprietà pubblica e degli strumenti urbanistici in contrasto fra aree a cavallo di comuni contigui in modo che si possa intervenire per renderli omogenei. Si richiede inoltre la messa a disposizione degli elaborati finali.
La voce Attuazione delle schede presenti nel PPI non ricomprese nel POP dei singoli comuni fa capo alla Partecipazione a bandi di finanziamento complessi scheda GP4 del PPI. A questo riguardo nel 2022 erano previsti 15.000 € e nel 2023 12.000€. Si rileva che a fronte di una spesa di 27.000€ nel bienno 22-23 abbiamo vinto un solo al bando, quello regionale PSR 2014-2020, per un contributo netto di 3.580€, mentre tutti gli altri bandi cui il parco ha partecipato hanno avuto un esito negativo.
La partecipazione ai bandi è stata sinora gestita tramite incarico esterno affidato all’associazione di cui è vicepresidente l’attuale coordinatore che sarà chiamato ad occuparsi anche di questo aspetto: nel parere dello scorso anno si era evidenziata la necessità di un’analisi delle criticità incontrate nella partecipazione ai bandi e dei motivi d’insuccesso. La mancanza di tali elementi valutativi pone una ipoteca su questo settore d’intervento.
In ogni caso, sempre in relazione alla partecipazione a bandi di finanziamento, ribadiamo quanto già espresso negli anni scorsi rispetto alla necessità che tali risorse non siano sostitutive di interventi di natura gestionale poiché è importante che la funzione di indirizzo e controllo da parte del parco non venga sostituita dai soggetti finanziatori dei bandi.
Anche quest’anno è rimasta inattuata la costituzione delle guardie Ecologiche Volontarie: un elemento importate grazie al quale il parco potrebbe realizzare numerose iniziative.
Sulla base delle considerazioni sopraesposte sul rendiconto di bilancio 2023 esprimiamo parere negativo.
3. ANALISI BILANCIO DI PREVISIONE 2024
L’analisi comparata dei bilanci di previsione degli ultimi quattro anni evidenzia il quadro evolutivo delle voci di spesa e la loro entità.
BILANCIO DI PREVISIONE PLIS EST DELLE CAVE
2021
2022
2023
2024
Segreteria PLIS
18.400,00
28.800,00
21.000,00
21.000,00
Attività di promozione del PLIS
3.000,00
3.000,00
10.000,00
10.000,00
Attuazione delle schede presenti nel PPI non ricomprese nel POP dei singoli comuni
25.000,00
18.000,00
16.000,00
10.000,00
Attuazione art.6 della nuova Convenzione del 17/05/2021
26.000,00
26.000,00
26.000,00
Incarichi professionali per aggiornamenti cartografici
2.000,00
2.000,00
5.000,00
7.000,00
Attuazione GEV
4.000,00
PLIS delle Cave concessione di contributi
10.000,00
10.000,00
TOTALE
48.400,00
77.800,00
88.000,00
88.000,00
La dotazione finanziaria prevista per bilancio 2024 risulta invariata rispetto al 2023, senza gli incrementi legati all’adeguamento ISTAT annuale.
A questo riguardo si evidenza come nel convegno Le aree protette fra cambiamenti climatici ed uso delle risorse ambientali: il caso del Parco Est delle Cave organizzato da Bene Comune Cernusco, svoltosi lo scorso 16 settembre a Brugherio, sia emerso come tale cifra rappresenti poco più di 50 centesimi per abitante, laddove il parco PANE prevede una dotazione media per abitante di 1,50€/abitante/anno (per i dettagli Mostra e Convegno sul Parco Est delle Cave) e sia quindi in grado di realizzare un ampio numero di attività. Pertanto segnaliamo al comitato di gestione la necessità di un adeguamento di budget per arrivare ad una spesa di entità omogenea ad altri PLIS.
Si apprezza l’incremento di spesa verso voci non legate alla mera gestione amministrativa ma, a causa delle incognite alla realizzazione degli gli studi di base su fauna, vegetazione e la mancanza del censimento delle cascine e componente agricola (35.000 euro) e di voci dedicate ai monitoraggi (voci che comunque pesano solo per 15.000 euro/anno), permangono gli elementi di criticità rispetto all’inadeguatezza del sistema delle conoscenze utili ad elaborare una visione sistemica del parco.
Rispetto ai singoli capitoli di spesa si riprendono le valutazioni già espresse rispetto al consuntivo 2023, in particolare si rileva che nel capitolo dedicato agli aggiornamenti cartografici a cui sono stati aggiunti dei generici Incarichi professionali per consulenza tecnica che si richiede di precisare; così come si richiede di dettagliare le caratteristiche degli interventi per la valorizzazione territoriale.
Esprimiamo pertanto un parere negativo sul bilancio di previsione del 2024.
4. OSSERVAZIONI
Cogliamo l’occasione per sollecitare una maggiore collaborazione fra organi del parco e per un richiamo al rispetto delle regole, con particolare riferimento alle convocazioni del Forum (almeno tre all’anno) ed ai tempi di risposta del comitato di gestione rispetto a richieste delle associazioni.
Sempre in relazione alla comunicazione si rileva una carenza di flusso informativo fra gli organismi del parco: sul portale non vengono pubblicati con tempestività i documenti relativi all’attività dei suoi organi (comitati di gestione, forum), si richiede quindi che la documentazione venga trasmessa almeno via mail ai componenti il Forum di partecipazione, in modo da garantire un’informazione tempestiva ed efficace.
Una considerazione finale riguarda il sistema di tutela del PLIS che può essere modificato in funzione dell’evoluzione delle scelte di pianificazione comunale: a questo riguardo chiediamo un ruolo proattivo del PLIS rispetto alla variazione dei vincoli urbanistici di ciascun comune ed alle procedure di valutazione ambientale.
Si è conclusa sabato 23 settembre la mostra che ha ospitato nelle splendide gallerie di palazzo Ghirlanda Silva a Brugherio le foto ed i disegni vincitori della terza edizione del concorso di fotografia e disegno dedicato al “Parco Est delle Cave“.
Quest’anno il numero dei partecipanti si è ampliato e tutte le sezioni (Acqua, Mondo animale, Mondo vegetale, Indovina dove) hanno avuto un buon seguito, compresa quella dedicata al disegno e quella dedicata ai minori di 14 anni, segno che il contest dedicato al parco sta diventando un punto di riferimento per molti.
Le foto ed i disegni ci raccontano il parco, o meglio raccontano come il Parco Est delle Cave è visto dalle persone che lo frequentano: una realtà che fa essenzialmente riferimento al Parco Increa, l’unica area che ha connotazioni di vero e proprio “parco” e come tale riconosciuto.
I soggetti ripresi nelle foto hanno messo in evidenza come fauna e flora siano spunti ricorrenti sui quali i partecipanti hanno espresso le loro capacità creative, ma non possiamo ancora dire che il concorso sia stato l’occasione per far emergere specie protette o in pericolo ascrivibili all’areale del parco.
Sono stati però efficaci indicatori dei problemi del parco testimoniando la presenza diffusa di specie alloctone (vedi il parrocchetto verde che ha vinto la sezione “Mondo animale”) e l’uso intenso dell’auto per arrivare al parco Increa (vedi il disegno che ha vinto questa sezione).
Si tratta di elementi sui quali invitiamo il comitato di gestione del parco ad una attenta riflessione che indirizzi la pianificazione verso azioni volte alla realizzazione di una mobilità che riduca o eviti l’uso dell’auto e verso campagne informative sulle gravi conseguenze negative legate all’introduzione di specie alloctone ed alla cattiva pratica di alimentare la fauna selvatica.
Insieme al concorso ed alla mostra, proprio per riflettere sul parco Est delle Cave, Bene Comune Cernusco ha organizzato il convegno Le aree protette fra cambiamenti climatici ed uso delle risorse ambientali: il caso del Parco Est delle Cave, svoltosi sabato 16 settembre nella sala conferenze di palazzo Ghirlanda Silva con una discussione che ha coinvolto più ambiti: dai rappresentanti del PLIS sino alla Regione Lombardia, passando attraverso i comuni e le associazioni.
Il Sindaco di BrugherioRoberto Assi, in apertura, ha sottolineato come le aree protette possano costituire un argine al consumo di suolo e come il parco abbia bisogno di un’identificazione con le sue comunità, in particolare ha evidenziato la sua vocazione agricola e come le vie d’acqua nel tempo siano state un elemento essenziale. Ha ricordato come il 30% del patrimonio arboreo del comune di Brugherio sia andato distrutto a seguito degli eventi meteorologici del luglio scorso.
Gianluca Comazzi, assessore al Territorio ed ai sistemi verdi della Regione Lombardia ha ricordato che il 22,83% del territorio lombardo è costituito da aree protette che comprendono: il Parco nazionale dello Stelvio, 24 parchi regionali, 67 riserve naturali regionali, 3 riserve naturali statali, 33 monumenti naturali e 245 siti Natura 2000, gestiti da 85 enti diversi (Parchi regionali, Comuni, Comunità Montane, Province, ERSAF e in alcuni casi associazioni ambientaliste e soggetti privati), oltre a 101 parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS), fra cui il nostro PLIS Est delle Cave, gestiti da Comuni.
Queste aree protette offrono la possibilità di un turismo selettivo e riflessivo, sono luoghi che offrono occasioni di vivibilità per le famiglie e nello stesso tempo servizi di educazione ambientale, svolgendo un ruolo essenziale di tutela e conservazione. I parchi sono un’opportunità e l’obiettivo è di arrivare al 30% di superficie di aree protette, grazie anche ai PLIS ed al ruolo che svolgono i comuni.
Pier Giorgio Comelli, assessore all’Ambiente del comune di Carugate, in rappresentanza del comitato di Gestione PLIS Est delle Cave, ha sottolineato il ruolo del PLIS quale elemento che limita la conurbazione dei comuni costituenti il parco con la città di Milano, citando l’esempio di quanto accaduto nel 1923 quando Milano ha aggregato a sé i nuclei di undici comuni. Oggi il parco Est delle Cave, dopo un lungo periodo di latenza post istituzione del 2009, ha iniziato da qualche anno alcune attività: la messa a dimora di piante in collaborazione con le scuole, la realizzazione di totem informativi agli ingressi dei 5 comuni del parco, eventi di valorizzazione (itinerari guidati, momenti di socializzazione legati alle realtà agricole locali). È infine in progetto la realizzazione di alcune aree di sosta.
Mariasilvia Agresta, vice Presidente del PLIS Parco Agricolo Nord Est, ha illustrato come questo parco sia nato nel 2017 dalla fusione dei parchi della Cavallera, del Molgora e del Rio Vallone in un unico soggetto istituzionale nella forma del consorzio che comprende più di venti comuni, articolati su 2 province (MB e LC) e Città Metropolitana, per una superficie complessiva di oltre 4000 ettari con un bacino di circa 200.000 abitanti. Le procedure di fusione degli organismi gestionali sono state complesse perché hanno implicato l’acquisizione delle esperienze preesistenti insieme alla ridefinizione amministrativa comune. Oggi il PANE è una realtà che, con una spesa di poco più di 1,50 €/abitante/anno, garantisce la manutenzione della rete sentieristica e delle aree naturalistiche di proprietà e in gestione, realizza l’educazione ambientale alle scuole del territorio, collabora e organizza eventi e manifestazioni anche in collaborazione con le realtà locali. Attraverso studi e monitoraggi ha cercato in questi anni di rilevare la presenza e la consistenza della componente animale, vegetale e degli habitat presenti nel suo territorio. Il PANE inoltre svolge attività di controllo sugli strumenti urbanistici dei comuni del consorzio, a questo riguardo Agresta ha evidenziato la necessità di una semplificazione procedurale che consenta di rendere meno complessi gli iter amministrativi e gestionali. Su tale necessità è intervenuto anche l’assessore Comazzi, rendendosi disponibile ad un tavolo tecnico di confronto in regione Lombardia.
Paolo Bonelli, fisico e meteorologo, e socio di Bene Comune Cernusco ha illustrato come i fenomeni meteorologici estremi siano conseguenza del riscaldamento globale: gli eventi meteorologici degli ultimi mesi (forti precipitazioni, grandine, trombe d’aria, downburst e raffiche di vento) sono stati causati da cumulonembi caratterizzati da forte instabilità verticale prodotta dalla rottura dell’equilibrio energetico fra La Terra ed il Sole. Infatti la temperatura media sulla superficie della Terra è aumentata da +15°C nel 1963 a +17°C nel 2023 a causa delle conseguenze dell’aumento delle concentrazioni di gas serra, in particolare CO2 e CH4, passate da 300 ppm a 420 ppm.
Quindi, se l’aumento della temperatura è un dato certo e documentato dalle osservazioni scientifiche attraverso un lungo intervallo temporale, non è possibile affermare che gli eventi estremi stiano aumentando in frequenza ed intensità poiché non ci sono dati documentali sufficienti, in particolare se si considerano i danni che producono, la cui entità è legata alla maggiore o minore antropizzazione delle aree colpite.
Jasmine La Morgia di Bene Comune Cernusco ha ricordato come il parco nasca nel 2009 ma inizi solo a partire dal 2014 a svolgere la sua attività. In questi anni però la sua identità è risultata debole, soprattutto stenta ad assumere la riconoscibilità di “parco”, connotazione che solo il parco Increa a Brugherio è riuscito a costruire attraverso un lavoro pluridecennale. E sono le cave, che danno il nome al PLIS in una sorta di corto circuito fra realtà estrattiva e tutela ambientale, ed i sei laghi che dalle cave derivano a costituire la vera identità del parco: tre a Vimodrone (Gabbana, Crivella, Gaggiolo); due a Cernusco (Aironi e dei pescatori), uno a Brugherio (Increa). Queste aree umide, che fungono anche da ricarica dell’acquifero, hanno però un futuro incerto: il lago Gabbana, che si trova su un’area privata anche se all’interno del PLIS, è al centro di un controverso progetto d’interramento; sul Gaggiolo è in atto un intervento di ripristino condiviso fra i comuni di Cernusco e Vimodrone; sul lago degli Aironi – dopo lunghi anni di abbandono – sono stati effettuati solo di recente interventi di manutenzione, mentre solo Increa – come già ricordato – è l’unica area che si connota come parco.
A questo quadro di incertezza si aggiunge la precarietà economica: il bilancio del parco prevede solo 88.000€, poco più di 50 centesimi per abitante (un terzo della dotazione del PANE), per una superficie di 843 ettari, pari a circa il 20% del territorio dei cinque comuni. Manca una visione globale, anche perché mancano gli elementi conoscitivi di base: occorre dunque investire in conoscenza attraverso studi naturalistici su fauna, flora e cascine in modo che contesti significanti e emergenze ambientali possano costituire gli elementi fondativi dell’identità del parco. Occorre affrontare i deficit di manutenzione e le situazioni di disordine faunistico e vegetazionale e soprattutto occorre una valutazione delle conseguenze che gli interventi producono nel parco: gli impatti sulla biodiversità, sugli equilibri ecologici e sociali, sul paesaggio e sulla sua articolazione ecosistemica.
Alla riflessione si è aggiunta la voce di Ernesto Pedrini dell’associazione Salviamo il lago Gabbana che ha sottolineato come l’interramento del lago Gabbana, solo a seguito delle proteste dei cittadini, ha visto acquisire alcuni elementi tecnici utili a ridefinire il progetto e a monitorarne l’andamento, mentre lo studio di fattibilità per la riqualificazione dell’area al termine dei lavori con la realizzazione di un’area umida rimane senza certezze temporali e coperture economiche. Soprattutto non esiste un progetto condiviso volto a preservare e valorizzare queste importanti risorse ecosistemiche, che diventano ancora più significativi elementi utili a ridurre gli effetti del riscaldamento globale.
Il convegno si è chiuso con la premiazione dei vincitori del concorso da parte del sindaco di Brugherio Roberto Assi.
VINCITORI
• Sezione “Minori di 14 anni: Samuele TRESOLDI (papaveri)
E’ iniziata la terza edizione dell’ormai tradizionale concorso fotografico e di disegno naturalistico di Bene Comune Cernusco.
Dal 1° Aprile al 20 Luglio si possono caricare le foto o consegnare i disegni a tema Parco est delle Cave. Tutte le informazioni a riguardo ed il Regolamento del concorso si possono trovare nella pagina dedicata, cui si accede anche dal menu principale del sito www.benecomunecernusco.it
Le categorie per la sezione “fotografia” sono ancora quattro, ma con una novità:
ACQUA
MONDO VEGETALE DEL PARCO
MONDO ANIMALE DEL PARCO
INDOVINA DOVE
Quest’ultima categoria (Indovina dove) invita a scoprire luoghi insoliti e nascosti del Parco. La foto o il disegno più bello è quello che stimola la curiosità di chi lo guarda, chiedendosi dove sia quel luogo, come raggiungerlo, come farlo conoscere. Chi riuscirà a farlo nel modo migliore e più curioso?
Per la sezione “disegno” le quattro categorie sono raggruppate in una unica, denominata “Il Parco Est delle Cave”, privilegiando quindi le riproduzioni di quanto è presente nel parco. Per tutte le categorie, saranno valutate, oltre alla qualità delle foto e dei disegni, anche elementi di novità come la riconoscibilità, l’originalità del luogo di ripresa o di spunto per il disegno e la capacità di osservazione dell’ambiente naturale.
Dopo l’estate, ci sarà la consueta Mostra (luogo e date saranno comunicate appena possibile) con la premiazione dei vincitori.
Fine anno, tempo di bilanci, anche per il parco Est delle Cave, il parco che, istituito nel 2009, solo negli ultimi anni ha visto iniziative volte alla sua valorizzazione.
Sono ancora pochi quelli che lo conoscono e, soprattutto, ne frequentano gli ambiti più significativi dal punto di vista ambientale. Proprio per favorire una maggiore conoscenza e divulgazione abbiamo istituito, in collaborazione con il comitato di gestione del parco, il concorso “La Fotografia e l’arte nel Parco Est delle Cave”, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, con un significativo incremento di partecipanti e qualità dei materiali, che però hanno evidenziato e confermato come l’unica vera realtà riconosciuta sia il parco Increa di Brugherio e che ci sia ancora molto lavoro perché le nostre comunità ne percepiscano le valenze naturali, le azioni necessarie alla difesa della biodiversità ed alla salvaguardia di ecosistemi continuamente messi a rischio dalla inarrestabile riduzione delle aree verdi, dall’attività estrattiva e dall’inquinamento ambientale.
Cercheremo quindi con la prossima edizione del concorso di focalizzare l’attenzione su questi aspetti.
Un altro aspetto riguarda le attività istituzionali e la loro programmazione. A questo riguardo è molto utile far riferimento al bilancio annuale di recente approvato dal comitato di gestione e su cui, come componenti del Forum di partecipazione, siamo stati chiamati ad esprimere il nostro parere.
Finalmente, da due anni a questa parte, l’entità delle cifre stanziate (88.000 €) consente di uscire dalla mera gestione amministrativa, anche se permangono numerose questioni inevase che, al contrario, non consentono di avere una visione di lungo respiro in relazione all’identità ambientale del parco.
A nostro avviso è molto grave che non siano ancora state realizzate, e mancano ancora nel bilancio, le attività legate allo Sviluppo delle Conoscenze, in particolare gli studi delle presenze e delle potenzialità faunistiche e floristiche/ vegetazionali, gli studi sul mondo agricolo, censimento e recupero conoscenze su cascine manufatti rurali, emergenze storiche e architettoniche per i quali il PPI prevede 35.000€.
La mancanza anche quest’anno di fondi dedicati agli studi necessari per realizzare una base conoscitiva scientifica e storico-architettonica su cui sviluppare una corretta azione di tutela e di valorizzazione impedisce di sviluppare interventi coordinati e pianificati all’interno di una definita visione del parco.
Nel 2023 le spese di gestione coprono il 53% del totale e riguardano la segreteria (21.000€), l’amministrazione, la progettazione ed organizzazione del parco (26.000€). Con questo ordine di grandezza di spesa si può finalmente pensare ad un Direttore del Parco con una specifica formazione e non più individuato al di fuori della dotazione organica dei Comuni, come segnaliamo da diversi anni. L’occasione del prossimo pensionamento del funzionario capo dell’ufficio tecnico di Cernusco che ora svolge questa funzione fornisce l’opportunità di cercare una figura con queste caratteristiche.
Vorremmo inoltre richiamare l’attenzione sulla necessità che gli aggiornamenti cartografici (5.000€ in bilancio) forniscano dati certi e soprattutto comparabili e coerenti con quelli elaborati da altre istituzioni, per evitare quanto accaduto con la variante parziale del PGT di Cernusco, recentemente approvata, ove il totale dei metri quadri complessivi del Parco Est delle Cave attribuiti al comune di Cernusco secondo la convenzione risulta diverso da quello inserito nel computo della variante.
Ricordiamo infine che i PLIS costituiscono un sistema di tutela “debole”, modificabile in funzione delle scelte di pianificazione comunale in cui è possibile integrare – ma anche sottrarre – aree al perimetro del parco, come è accaduto per il corridoio ecologico del Gaggiolo.
Interventi di questo tipo vengono presentati in comitato di gestione prima della discussione e del confronto previsto dalla normativa urbanistica per l’adozione, laddove tutti gli altri soggetti (istituzionali e non) partecipano alla valutazione in sede di osservazioni. Si tratta a nostro avviso di un’anomalia.
Questi elementi ci hanno portato ad esprimere un parere negativo sul bilancio del parco, sebbene abbiamo apprezzato l’incremento di spesa verso voci non legate alla mera gestione.
Nel complesso c’è dunque molto da fare, soprattutto riguardo alla crescita dell’identità ed alla riconoscibilità del parco, aspetti su cui saremo ancora impegnati il prossimo anno.
Infine, ma non ultima indicazione, segnaliamo il rinnovo del bando per la partecipazione al Forum consultivo di Partecipazione, l’organo cui partecipano anche le associazioni del territorio, insieme alle componenti istituzionali. La scadenza del bando è il prossimo 1 febbraio 2023 (nella home page del parco Est delle cave tutti i dettagli)
Per chi volesse conoscere con maggiore dettaglio il nostro parere lo trovate qui.
Si è tenuta ieri, alla presenza del sindaco di Brugherio Troiano, del Presidente del PLIS Est delle CaveVeneroni (oltre che sindaco di Vimodrone) e dell’assessore Comelli in rappresentanza del comune di Carugate, la premiazione dei vincitori del Concorso “La Fotografia e l’arte nel Parco Est delle Cave”.
E’ stata anche inaugurata la mostra “Chiamatemi Parco” che include le foto ed i disegni migliori partecipanti al concorso.
Sono stati premiati:
Daniela Donegà, vincitrice delle categorie Mondo Vegetale e Mondo Animale
Mauro Girardi, vincitore della categoria Acqua
Pietro Tarzia, vincitore della categoria Intervento dell’uomo
Marina Mondonico, vincitrice ex aequo della sezione Disegno
Donata D’Addabbo, vincitrice ex aequo della sezione Disegno
Pietro e Donata non erano presenti alla premiazione – li raggiungeremo comunque inviando loro il premio
Alla presenza di un folto pubblico, abbiamo ribadito il nostro obiettivo di incrementare la conoscenza e la fruibilità dell’intero parco, che al momento non viene ancora percepito dai cittadini come una risorsa naturale estesa e fondamentale per difendere la biodiversità e salvaguardare un habitat continuamente messo a rischio dalla continua espansione del traffico e occupazione di suolo.
Scopo del concorso fotografico e disegno, non pienamente ancora attuato da tutti, è proprio la conoscenza delle molteplici realtà e potenzialità che fanno parte di questo Parco, sia in positivo, per la presenza di ecosistemi ricchi e unici, anche se non privi di rischi, sia in negativo visto il perdurare di attività di escavazione o l’abbandono di aree potenzialmente ricche di biodiversità e adatte alla rinaturalizzazione.
Il presidente del Parco ed il sindaco di Brugherio, ringraziandoci per la nostra lodevole e utile iniziativa, hanno ribadito l’impegno a migliorare la salvaguardia dell’esistente e la volontà di incrementare sia l’area inclusa nel parco (a breve entrerà nel PLIS anche il comune di Segrate, con un importante apporto di territorio), sia la conoscenza da parte dei cittadini.
La mostra rimane aperta tutti i pomeriggi presso la biblioteca di Brugherio fino al 24 Settembre. Successivamente (nella prima settimana di Ottobre) sarà visitabile a Carugate presso il centro ATRIUM.
Tutte le foto dei partecipanti sono visibili in questa pagina del nostro sito
CLIMA E URBANIZZAZIONE NELLA CITTA’ DEL FUTURO è il tema guida in cui si articolano due approfondimenti organizzati dalla commissione biblioteca del comune di Cernusco in collaborazione con LAND, un prestigioso studio di architettura del paesaggio. Il primo si è svolto giovedì 24 febbraio ed aveva come tema “La transizione verde di Milano nella decade della sostenibilità: dai giochi olimpici invernali del 2026 ai grandi progetti di rigenerazione urbana”.
Al breve saluto dell’Assessore Luciana Gomez è seguita una lunga introduzione a cura di Carla Daturi, vice presidente della Commissione Biblioteca, che ha raccontato la storia di LAND, descrivendone i principi e valori a cui si ispira, il ruolo e il contributo del suo fondatore Andrea Kipar, con nutrito corredo di citazioni agiografiche. La parola è poi passata a Francesca Villa, Project Manager dello studio, che ha illustrato nuovamente e largamente i principi alla base del loro approccio, per poi fare una carrellata di progetti realizzati o in via di realizzazione nella Città Metropolitana di Milano (fra questi Porta Nuova e Bicocca a Milano).
Non serve riportare qui quanto esposto durante l’incontro: per averne un’idea potete semplicemente consultare il loro sito web, perché di comunicazione istituzionale si è fondamentalmente trattato*.
Di fatto abbiamo assistito a uno spot promozionale di più di un’ora, ove le relazioni fra il clima e l’urbanizzazione non sono state analizzate e la transizione verde dai giochi olimpici invernali del 2026 ai grandi progetti di rigenerazione urbana è declinata come verniciatura di verde ai grandi progetti immobiliari realizzati ed in fase di realizzazione a Milano.
Non c’era un moderatore terzo e neutrale che potesse portare all’attenzione anche eventuali criticità, non c’era un tecnico che potesse esprimere valutazioni oggettive sui progetti o proporre modelli alternativi, nessun intervento di stimolo al dibattito da parte di esponenti della nostra amministrazione.
Un incontro monorelatore, un palcoscenico allestito dall’amministrazione per un privato che ha potuto parlare per più di un’ora senza alcuna possibilità di contraddittorio su un tema oggettivamente delicatissimo, in cui interesse pubblico e privato sono il più delle volte in netto contrasto.
Tant’è che alla domanda: “Lo studio LAND ha firmato anche la parte paesaggistica del progetto dell’ampliamento del centro commerciale Carosello, che di sostenibile a nostro parere ha ben poco: su questo che cosa ci può dire?” la risposta è stata: “Non rispondo perché ritengo la sua domanda una provocazione”. E qui, possiamo dire, il re è rimasto se non nudo in mutande…
Perché, al contrario, la provocazione nei confronti della comunità di Cernusco è stata chiamare a raccontare la rigenerazione urbana chi ha collaborato al progetto di espansione del centro commerciale Carosello che, ricordiamo, sarebbe stato realizzato a spese del parco degli Aironi e che è stato accantonato proprio grazie alla tenace opposizione di cittadini ed associazioni che hanno messo in luce l’insostenibilità dell’intervento.
il progetto del carosello con il tetto verde e la pista ciclabile sopraelevata da RELAZIONE DESCRITTIVA GENERALE – AdP Carosello – Eurocommercial Properties
E’ evidente che incontri così strutturati non possono portare valore aggiunto alla riflessione pubblica sui temi della tutela del territorio e dello sviluppo sostenibile di Cernusco sul Naviglio.
Lo studio LAND fa il suo lavoro, risponde alla committenza, ma l’amministrazione pubblica deve tutelare gli interessi generali, non quelli privati.
In un’epoca di mistificazione in cui perfino i menù di McDonald sono presentati senza remore come bilanciati o in cui le oil company si proclamano paladine della transizione ecologica, è necessario prestare estrema attenzione a contenuti e messaggi che ci vengono proposti ed è un segnale grave se un’amministrazione pubblica non coglie tali contraddizioni o, peggio, se ne fa partecipe, lasciando così spazio agli interrogativi sul perché lo abbia fatto.
Il prossimo incontro sarà giovedì 3 marzo (Città di piccole dimensioni dell’area metropolitana: le infrastrutture verdi blu come risposta al cambiamento climatico).
Alla prossima puntata
*la registrazione della sola relazione di F. Villa è disponibile sul canale you tube della biblioteca https://youtu.be/XZj8sC-VCvY
Oggi è la Giornata Mondiale dell’Ambiente: la celebriamo dedicando questo video alle risorse naturali del nostro territorio e a tutti coloro che se ne prendono cura. Tutte le fotografie sono state scattate a Cernusco e dintorni e provano a trasmettere la bellezza dell’ambiente che ci circonda… vi siete mai soffermati ad ammirarla? Purtroppo però consumo di suolo, inquinamento, scelte poco lungimiranti stanno velocemente compromettendo il fragile equilibrio su cui questa bellezza si regge. Per evitarlo servono azioni concrete da parte di ognuno di noi, tutti i giorni, non solo oggi. Vuoi essere al nostro fianco? Scrivici a benecomunecernusco@gmail.com
Il nostro parco è poco conosciuto, ma offre numerosi ambiti caratterizzati da valenze ambientali, paesaggistiche e naturali che vanno tutelate e valorizzate. Abbiamo sempre pensato che il più efficace strumento di tutela per l’ambiente ed il nostro territorio sia la sua conoscenza e che le azioni dei cittadini siano un elemento utile a far crescere la coscienza e collettiva.
Dal 1 giugno sino al 31 agosto potete inviare le vostre foto e, per i più piccoli, i disegni che riguardano il parco. Le più significative serviranno a costruire il racconto di un parco che, nato nel 2009, è ancora senza storia e identità. Contiamo sul vostro aiuto!
Dopo il successo della prima uscita, eccoci pronti per la seconda: bosco del Fontanone e Parco INCREA.
Il PLIS è il parco Est delle Cave: un parco speciale che fa da cuscino tra aree urbanizzate e dove, insieme alle profonde ferite delle cave, ci sono ecosistemi importanti che consentono di entrare in contatto con la natura, e nello stesso tempo testimonianze storiche ed architettoniche che narrano l’evoluzione del territorio e del paesaggio nel tempo.
I nostri itinerari intendono far conoscere il parco, perché conoscere è il primo passo per proteggere una risorsa preziosa ma poco tutelata e poco valorizzata
In questo secondo itinerario, ci immergeremo nel bosco del Fontanone, piccolo campione dell’ambiente che un tempo ricopriva gran parte della pianura Padana. Entreremo poi nel Parco INCREA, un esempio di come le cave dismesse possono essere recuperate e restituite all’uso della cittadinanza, valorizzando risorse naturali e rispetto dell’ambiente.
Il ritrovo è per le ore 10:00 presso la rotonda di via Fontanile – via Falcone e Borsellino, proprio all’ingresso del bosco.
L’uscita durerà all’incirca 2 ore e verrà svolta nel rispetto delle normative anti-covid (anche per questo i posti sono limitati!).
Bene Comune Cernusco è un Ente del Terzo Settore (ETS), quindi le donazioni in suo favore godono dei benefici fiscali previsti dalla legge.
Puoi anche destinare il 5 per 1000 a Bene Comune Cernusco ETS, utilizzando il codice fiscale 91583990154
Tutte le informazioni a questa pagina
Bene Comune Cernusco fa parte della rete "Salviamo il Paesaggio
Cliccare sul simbolino in alto a destra per aprirla in una nuova pagina
Centraline PM2.5 e PM10
Abbiamo installato alcuni rilevatori di PM2.5 e PM10.
Cliccare QUI per vedere tutte le informazioni relative. QUI invece si possono vedere i dati raccolti in tempo reale. Questa la rete completa dei nostri strumenti
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Ultimi Commenti: