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Il volto delle persone che stanno con gli aironi

flashmob_2014-11-08

le interviste al mercato

Metti una mite mattina di un sabato di novembre al mercato di Cernusco sul Naviglio, quello piccolo, a lato della stazione della metro di viale Assunta. E’ qui che il comitato Bene Comune Cernusco ha iniziato la sua campagna #iostocongliaironi.

Incontrare la gente comune per capire cosa pensa della vicenda dell’ampliamento del centro commerciale Carosello e se conosce le conseguenze che questo progetto comporta per la nostra comunità: questo l’obiettivo del primo appuntamento di #iostocongliaironi.

Sabato 8 novembre abbiamo distribuito un volantino sul parco degli aironi con indicazioni sulla sua posizione e valenza naturalistica, ma soprattutto abbiamo posto alle persone alcune semplici domande su questo progetto.

Non era, ovviamente, un sondaggio scientifico, ma ci è servito per capire se e quanto i cernuschesi sentano i parchi cittadini un patrimonio della comunità, come valutino la vendita di un pezzo del parco degli Aironi per consentire l’ampliamento del centro commerciale e se ritengano che possano esserci ripercussioni sul commercio cittadino.

I risultati parlano chiaro:

– quasi tutti (87%) sanno che a Cernusco ci sono parchi cittadini, ma solo la metà degli intervistati (51,61%) sa dove si trova il parco degli Aironi;

– Il 56% non sa che il progetto di ampliamento del centro commerciale Carosello implica anche la vendita di un pezzo del parco degli Aironi;

– l’87,10% è contrario a questa vendita, il 6,45% favorevole, il 6,45%  si dichiara incerto;

– il 77,42% pensa che possano esserci ripercussioni negative sul commercio cittadino da questo ampliamento, il 17,74%  ritiene che non ci saranno conseguenze, il 4,84% è incerto.

Siamo consapevoli che gli intervistati erano espressione un campione particolare che non può essere preso come base di valutazione generale.

Il mercatino dietro la metro è ormai residuale (magari fare un bilancio sull’efficacia del suo spostamento rispetto alla precedente posizione, potrebbe essere utile, ma questa è un’altra storia) ed è  frequentato soprattutto da signore anziane che vanno a piedi a far la spesa “perché non hanno l’auto”.  Gli ambulanti erano così imbufaliti contro l’espansione del centro commerciale che si sono persino offerti di distribuire i nostri questionari ai loro clienti.

Spostandoci in centro la tipologia di persone è cambiata: abbiamo incontrato ed intervistato famiglie e nonni coi passeggini che al parco ci vanno coi bambini, ragazzi che vanno lì a correre, ma anche qui abbiamo raccolto  l’assoluta contrarietà dei negozianti: “se dovessimo chiudere, queste strade diventerebbero un deserto”.

Ripetiamo, il campione cittadino intervistato riguarda una percentuale marginale della popolazione cernuschese, ma è comunque significativo di categorie (anziani, famiglie con bambini) che esprimono esigenze  cui le istituzioni devono rispondere proprio in virtù della loro condizione di soggetti deboli. Inoltre l’impoverimento della trama sociale che deriverebbe dalla riduzione del commercio locale è un elemento da valutare con attenzione: strade prive di negozi sono povere di vita e cariche di problemi.

In ogni caso, però, emerge che la maggior parte delle persone sta con gli aironiè contraria al progetto Carosello e chiede una maggiore informazione sulle conseguenze che tale progetto comporta.

La campagna #iostocongliaironi del comitato Bene Comune Cernusco intende lavorare in questo senso. Al prossimo appuntamento.

Il cielo sopra Cernusco

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smog padano – 1.11.2014, credits: Luca Lombroso

Il cielo sulla pianura padana, così come appariva il primo novembre. Quella che sembra nebbia è smog. Il trasporto su strada è una delle principali fonti d’inquinamento della provincia di Milano.

E’ necessaria una valutazione più attenta dell’incidenza dell’incremento di traffico automobilistico legata all’ampliamento del centro commerciale Carosello sulle concentrazioni di sostanze inquinanti. L’amministrazione ha il dovere di richiedere e presentare ai cittadini dati aggiornati sull’inquinamento.

#Caroselloleaks: effetti collaterali dello Sblocca Italia

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Una voce, non marginale, degli argomenti a favore del progetto di ampliamento del centro commerciale Carosello è rappresentata dagli aspetti economici, costituiti dagli introiti legati alla vendita ed agli oneri di urbanizzazione. Però … in virtù del decreto Sblocca Italia gli operatori potranno attuare gli interventi previsti non per intero, ma a “stralci” rispetto ai quali saranno calcolati gli oneri. Quindi gli introiti previsti dall’operazione Carosello saranno ridimensionati, soprattutto saranno diluiti nel tempo insieme alle opere oggetto di convenzione.
Un motivo in più per ripensare il progetto.

Carosello: la grande rimozione

aironiNessuno ha saputo indicarmi dove fosse il parco degli Aironi”. Il racconto del professor Paolo Pileri dà il senso esplicito di quella che è una rimozione collettiva. Un pezzetto di territorio, sottratto solo qualche anno fa all’attività estrattiva ed entrato a far parte del circuito dei parchi cittadini come Parco degli Aironi, era stato inaugurato con grande orgoglio e buone intenzioni, ma si è trasformato in poco tempo in un nonluogo, uno spazio così privo di caratteri identitari, relazionali e storici da essere considerato un’area “non strategica, buona solo per essere venduta al grande centro commerciale (un altro nonluogo) che ha bisogno di spazi per allargarsi.

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Caroselloleaks: i tempi della richiesta di accordo di programma

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DGR n. 1193 del 20 dicembre 2013 – a cura di Paolo Mora Direttore Generale Vicario della DG Commercio, Turismo e Terziario -24 gennaio 2014 –

Il comune di Carugate ha inoltrato il 5 agosto la richiesta di attivazione della procedura per l’accordo di programma. Secondo lo schema soprariportato entro 60 giorni ci dovrebbe essere il parere di ammissibilità da parte della conferenza dei servizi (ricordo che il nostro comitato a questo riguardo ha inoltro le sue osservazioni avverse). A che punto siamo?

Le amministrazioni di Cernusco e Carugate hanno un dovere di informazione nei confronti dei cittadini sull’iter della vicenda. Tutti i passaggi procedurali devono risultare trasparenti, nei tempi e nei modi.

#Caroselloleaks: la connessione ambientale

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Particolare della connessione ambientale proposta dal PGT nell’area Nord-Ovest

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PGT di Cernusco da: “Urban Planning and design studio”, Polimi, Facoltà di Architettura e società, Corso di Laurea magistrale in Pianificazione urbana e politiche territoriali, Master of Science in Urban planning e policy design, 2010/2011

Carosello: lo studio sull’accordo di programma

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Spunta uno studio commissionato dalla Eurocommercial Properties Italia srl al Laboratorio URB&COM (Urbanistica e Commercio) del Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani.
Sarebbe di indubbio interesse capire come l’intervento di ampliamento del centro commerciale Carosello possa avere ricadute sull’interesse pubblico e possa riqualificare il contesto economico, insediativo ed urbano, così come quali siano le ricadute occupazionali.

E’ quindi opportuno che le amministrazioni di Cernusco e Carugate ne chiedano alla Eurocommercial Properties una copia, visto che sinora sostengono di non aver ricevuto alcun documento illustrativo del progetto.

Carosello: riflessioni etiche a margine della negoziazione

La cacciata dei mercanti dal tempio – Giotto 1303-1305

lapiazzetta

Gentile redazione di Cernuscoinsieme.it,
abbiamo letto con interesse la nota firmata da Guido Brovelli sulla vicenda Carosello nel numero di Settembre del periodico Voce Amica, testimonianza dell’attenzione con cui anche la comunità parrocchiale guarda ai temi che coinvolgono la città.
Vorremmo portare un piccolo contributo al dibattito in corso, certi che l’argomento sia di grande interesse per molti. Avevamo inviato l’articolo alla Redazione di Voce Amica, ma per varie ragioni, tra cui il poco spazio a disposizione, non è stato possibile trovare ospitalità sulle pagine del giornalino parrocchiale. Chiediamo quindi a voi la disponibilità a pubblicare il nostro contributo nello spazio web “La Piazzetta”.
Grazie anticipatamente.

Il comitato Bene Comune Cernusco si occupa del “bene comune”, concetto ampio che comprende anche il nostro territorio e per questo abbiamo cercato di approfondire alcuni elementi che andassero al di là della vendita di un bene comune – il parco degli Aironi è un’area verde pubblica soggetta a vincoli urbanistici (PGT e Parco delle Cave) – in cambio di (molto) denaro e di una contropartita di aree verdi in compensazione.
A nostro avviso la domanda preliminare che un buon amministratore deve porsi è se una scelta risponda o meno al bene della comunità e a questo riguardo non bastano le virtù “coraggio, responsabilità e lungimiranza”, ma occorrono anche dei principi etici di riferimento.
In questa vicenda un bene comune viene venduto per consentire l’ampliamento di un centro commerciale e questo ci ha fatto molto pensare alle parole di Papa Francesco che nella sua esortazione apostolica EVANGELII GAUDIUM denuncia “la grave mancanza di un orientamento antropologico che riduce l’essere umano ad uno solo dei suoi bisogni: il consumo”.
Il Papa ricorda anche come “i meccanismi dell’economia attuale promuovono un’esasperazione del consumo” e come “il consumismo sfrenato, unito all’inequità, danneggia doppiamente il tessuto sociale”.
La questione più profonda che sta quindi dietro questa transazione è se risponda o meno a quella domanda di responsabilità cui Papa Francesco faceva riferimento o se, al contrario, continui ad assecondare “un sistema che tende a fagocitare tutto al fine di accrescere i benefici” e dove “qualunque cosa che sia fragile, come l’ambiente, rimane indifesa rispetto agli interessi del mercato divinizzato, trasformati in regola assoluta”.
“No a un denaro che governa invece di servire”: una buona politica è capace di non farsi condizionare dal denaro e dal consenso contingente e si preoccupa del futuro. Le contropartite economiche non possono essere l’unica leva che garantisce il benessere di una comunità, occorre lo sguardo lungo che si preoccupa del consumo di suolo per noi e per chi verrà dopo di noi e che è in grado di proporre sistemi alternativi al “feticismo del denaro”.
Il Consiglio Comunale dello scorso 28 luglio ha dato l’avvio alla negoziazione sull’accordo di programma: così la nostra amministrazione diviene parte del processo di trattativa. Vogliamo ricordare che molti degli elementi della proposta di accordo derivano dai vincoli che regolano tali transazioni e non dalla buona volontà dell’operatore che, comunque, fa i suoi interessi. Un progetto che avrà così significative ripercussioni sulla vita del nostro paese e di quelli vicini (l’attuale bacino di utenza del Carosello è di quasi due milioni di persone) non può restare confinato alla discussione fra le diverse componenti politiche del consiglio o della sola giunta, ma deve coinvolgere i cittadini rendendoli parte attiva del processo. E’ quindi necessario attivare un percorso di coinvolgimento che non si limiti all’informazione, ma implichi la discussione degli elementi oggetto dell’accordo attraverso forme di deliberazione partecipativa della cittadinanza.

Il comitato Bene Comune Cernusco si farà parte attiva di questa richiesta di incidenza per i cittadini, anche per far emerge quegli aspetti etici e valoriali sopra ricordati, rimasti sinora nell’ombra.
Ringraziamo Voce Amica per l’opportunità che ci ha dato di richiamarli.

Per il Comitato Bene Comune Cernusco
Jasmine La Morgia
Fabio Battagion

Gli accampati al Carosello

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Accade che 200 persone stiano in coda tutta la notte per essere i primi ad acquistare l’ultimo modello di iphone. Il personale del negozio Apple che sta all’interno del centro commerciale Carosello ha offerto loro la colazione. Clienti coccolati.
L’articolo di Fuori dal Comune trae spunto da questo episodio per interrogarsi – in punta penna – sull’evoluzione dei bisogni: dalla fila per il pane a quella dei concerti, sino al telefonino. Dai beni per la sussistenza, a quelli immateriali sino a quelli superflui. L’evoluzione dall’emancipazione dai bisogni materiali ci sta portando ad una deriva verso bisogni indotti ed inessenziali.
E non per caso questo accade dentro il centro commerciale Carosello, dove nessuno si è sognato di allontanare i bramosi clienti accampati, anzi sono stati rifocillati.
Eppure in altri contesti le persone accampate sono viste con sospetto e pure sanzionate perché arrecano disturbo al decoro urbano.
In un contesto gli accampati sono funzionali al sistema dei consumi indotti, in altri sono la prova che tale sistema ha delle falle profonde e non sanabili.
Magari qualche riflessione in più sarà opportuno farla prima di allargare la superficie di vendita dell’accogliente centro commerciale con vista sul parco degli Aironi.

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