Il 22 marzo, giornata mondiale per l’acqua, compie un anno la Carta d’intenti per l’Acqua, il protocollo d’intenti nato da una proposta del comitato Bene Comune Cernusco per rispondere all’esigenza dei cittadini della provincia di Milano di un’informazione puntale e periodica sulla qualità dell’acqua che arriva nelle loro case.
Ad un anno di distanza facciamo un bilancio cercando di mettere a fuoco cosa è cambiato, i punti di forza e le criticità da migliorare.
LA CARTA PER L’ACQUA
- Cosa prevedeva per il gestore
Riassunti dalla triade TAP (Trasparenza, Accountability e Partecipazione), gli impegni per il gruppo CAP implicavano la ristrutturazione entro il 30 luglio 2014 dei portali aziendali in modo da raccogliere ed esporre i seguenti elementi informativi:
- report annuale sull’andamento del servizio per ciascuno dei comuni serviti;
- nota sul sistema dei controlli e le norme di riferimento sulla potabilità dell’acqua
- risultati dei controlli svolti dal laboratorio analisi del gruppo CAP;
- sintesi dei fatti salienti ed eventuali non conformità riscontrate, possibili situazioni di rischio ed azioni intraprese e programmate;
- invio trimestrale dell’etichetta dell’acqua.
Completavano il quadro azioni di monitoraggio della gestione del servizio idrico e campagne di coinvolgimento delle associazioni no profit e del civismo organizzato.
- Cosa è stato fatto ad un anno di distanza dal gestore
Il gruppo CAP ha realizzato nei tempi promessi la riorganizzazione strutturale dei portali internet: ora gli elementi informativi previsti dal protocollo sulla situazione idrica di ciascuno dei comuni serviti sono reperibili in modo chiaro ed agevole.
Segnaliamo però che i dati esposti non rispondono completamente ai criteri concordati nella Carta degli intenti per l’acqua che prevedevano, oltre all’etichetta dell’acqua, la presentazione dei risultati dei controlli svolti dal Laboratorio Analisi del Gruppo CAP comprensivi dei principali indicatori chimici e microbiologici per le situazioni di criticità insieme ad una breve sintesi degli eventuali fatti salienti e non conformità verificatisi, con le possibili situazioni di rischio, le azioni intraprese e gli interventi programmati. Pertanto, almeno nei contesti ove emergano situazioni di criticità, si richiede che se ne rendano disponibili anche i dati relativi dei pozzi coinvolti.
Così come è importante indicare:
– nella relazione annuale la presenza o meno di non conformità e non solo il numero complessivo delle analisi effettuate.
– nelle relazioni il riferimento temporale dei dati presentati e la fonte da cui sono tratti.
- Cosa prevedeva per gli Enti locali
Alla Conferenza dei Comuni erano affidate attività di promozione sul territorio della Carta d’intenti per l’acqua attraverso alcune azioni positive:
- l’inserimento sul portale internet di ciascun comune di almeno un banner o link di rinvio alla sezione “Qualità dell’acqua” del gruppo CAP e pubblicazione della relazione annuale di monitoraggio dei pozzi fornita dalla ASL;
- attività di diffusione dei dati e campagne di promozione e valutazione della gestione del servizio idrico.
- Cosa è stato fatto ad un anno di distanza dagli Enti locali
Cernusco costituisce il comune pilota del progetto e dovrebbe quindi svolgere il ruolo attivo di capofila ed indicatore del suo andamento. In realtà le indicazioni relative alla qualità dell’acqua sul portale istituzionale risultano ancora di non facile identificazione dal momento che si trovano in una sottosezione del menù principale, sebbene il portale internet sia stato recentemente ridisegnato ed aggiornato. Inoltre, fra i molti banner in home page dedicati alla promozione di progetti specifici, quello dedicato alla Carta per l’Acqua non c’è e spiace così rilevare come nella ristrutturazione del portale si sia persa un’occasione per metterla nella dovuta evidenza.
Suggeriamo poi di dividere il contenuto della sezione dedicata all’acqua in paragrafi di più immediata percezione e segnaliamo la necessità di indicare le fonti di provenienza delle citazioni utilizzate.
Infine è opportuno, a nostro avviso, dare rilevo alla Casa dell’Acqua, inaugurata lo scorso anno, attraverso l’inserimento ad esempio di indicazioni relative ai litri erogati ed al conseguente risparmio di bottiglie di plastica.
- Cosa prevedeva per le associazioni
Alle associazioni competevano attività di promozione e monitoraggio.
- Cosa è stato fatto ad un anno di distanza dal Comitato Bene Comune Cernusco
Come comitato Bene Comune Cernusco abbaiamo svolto attività di promozione della Carta dell’Acqua in tutte le occasioni di confronto pubblico (ad titolo di esempio: è stata realizzata una scheda informativa sulla qualità dell’acqua erogata dalla casa dell’acqua distribuita in occasione della sua inaugurazione e in altre occasioni di banchetti pubblici).
Il nostro sito ha una sezione dedicata alla Carta per l’acqua e, compatibilmente, con le informazioni che riusciamo a reperire, cerchiamo di tenere informati i cittadini sulla qualità dell’acqua della nostra città. A questo riguardo abbiamo richiesto più volte, purtroppo senza esito positivo, le analisi relative ad alcuni inquinanti che da tempo interessano alcuni pozzi della nostra città per realizzare un’analisi comparata e valutarne l’evoluzione temporale. Ci auguriamo che nei prossimi mesi i canali di comunicazione dei dati diventino più efficaci.
Proposte
- Elementi informativi aggiuntivi
Proponiamo alcuni elementi, a nostro avviso, utili a completare il quadro degli elementi informativi sull’acqua
- Serie storiche delle analisi
- Situazioni di emergenza: sia sui portali dei comuni che in quello del gruppo CAP andrebbe inserita una sezione dedicata alle emergenze, con i numeri da chiamare e le procedura da seguire in caso di anomalie rilevate dai cittadini per l’acqua di rete. Segnaliamo l’utilità di questo elemento sulla base dell’episodio di contaminazione verificatosi nel comune di Cassina de’ Pecchi: la possibilità di sapere come segnalare situazioni anomale e cosa fare in tali occasioni è un elemento importante nella gestione dei rischi.
- Nuove adesioni
La Carta per l’Acqua prevedeva l’adesione di altri comuni ed associazioni oltre ai primi firmatari del 21 marzo 2014, ma è rimasto indefinito a chi si dovesse indirizzare la richiesta. Il soggetto ideale può essere l’ATO che, però, lo scorso anno non aveva sufficienti risorse da dedicare a tale scopo. Auspichiamo che nella ridefinizione delle funzioni con l’istituzione della Città Metropolitana sia possibile far riferimento a questo soggetto per la raccolta delle nuove adesioni.
In ogni caso per aumentare il numero dei comuni coinvolti è opportuno utilizzare degli incentivi che rendano l’adesione al progetto accattivante attraverso meccanismi premiali: ad esempio l’istituzione da parte del gestore di un premio da assegnare alle migliori pratiche realizzate nei comuni serviti, alle migliori performance in tema di riduzione dei consumi idrici, alla realizzazione di campagne di informazione.
- La Carta per l’Acqua e l’EXPO
Il 2015 è anche l’anno dell’Expo di Milano dedicata all’alimentazione e, a pochi giorni dalla sua inaugurazione, ci sembra più che mai opportuno che la Carta di Milano dedicata al cibo in via di definizione tenga conto anche dell’acqua: dalla messa a disposizione di questa risorsa essenziale alla per tutte le comunità, all’impronta idrica legata alle produzioni agricole, alle strategie di consumo responsabile ed informato. Su quest’ultimo aspetto il protocollo previsto dalla Carta dell’Acqua volto all’informazione dei cittadini potrebbe essere utilizzato proprio come riferimento all’interno della Carta di Milano.
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