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Elezioni e beni comuni: un anno di ecuo sacco


Il punto più basso delle relazioni fra cittadini ed amministrazione.

L’assemblea del 17 maggio dello scorso anno. Convocata per presentare ai cernuschesi le nuove modalità di raccolta differenziata a sole due settimane dall’entrata in vigore.

Sindaco ed assessore all’ecologia hanno illustrato il sacco rosso, pomposamente e falsamente chiamato ecuo, attraverso la presentazione di un dossier basato su dati forniti dal gestore del servizio, poi rivelatisi inesatti.

Mai si era visto il comandante dei vigili tenuto in piedi ai margini del tavolo dei relatori – immagine più esplicita di qualsiasi parola – come se si temesse la sollevazione popolare. Che non c’è stata. Dai cittadini sono arrivate invece richieste di chiarimenti e segnalazioni di criticità. Tutte respinte con sussiego, a partire  dalla notazione sulla mancanza dei dispositivi amministrativi a copertura del servizio, emessi poi in tutta fretta per rimediare. Per di più con una relazione tecnica di corredo copiata da quella usata per l’analogo provvedimento del comune di Brugherio dell’anno precedente.

La riduzione del numero di raccolte, la riperimetrazione delle zone, l’introduzione del sacco rosso (blu per le utenze non domestiche) per i rifiuti indifferenziati, le ore di coda per il ritiro presso gli sportelli comunali dei sacchi rossi contingentati  sono state spacciate per sperimentazione verso la tariffa puntuale.  E l’unico momento di confronto con i cernuschesi è stato usato come occasione di propaganda e promozione dell’attività del nuovo gestore del servizio di igiene urbana, piuttosto che momento di ascolto e ricezione delle esigenze dei cittadini.

Ad un anno di distanza nulla è stato fatto da parte dell’amministrazione per rimediare a quella profonda frattura segnata dall’assemblea dello scorso 17 maggio. Al contrario i cittadini cernuschesi, nonostante l’irrisione cui sono stati sottoposti dal presidente di CEM Ambiente, non hanno attuato la temuta sollevazione ma hanno incrementato la raccolta differenziata.

Anzi c’è una cosa che è stata fatta: la tassa sui rifiuti quest’anno ha subito una diminuzione di circa il 10% dovuta proprio ai minori costi del servizio di igiene urbana legati alla maggiore quantità di rifiuti differenziati.

Nessuna delle misura di solidarietà avanzate nell’assemblea del 17 maggio e segnalate in questi mesi è stata adottata:

  • pannolini, pannolini e presidi sanitari vanno conferiti nel sacco rosso e si poteva prevedere una raccolta dedicata, come accade in molti altri comuni;
  • punti di raccolta cittadini per alcune tipologie di rifiuto (ad es. olio vegetale, sughero) per facilitare quei cittadini che non possono recarsi in auto alla piattaforma ecologica;
  •  promozione azioni positive volte alla riduzione degli imballaggi da parte degli esercizi commerciali del territorio con meccanismi premiali per l’introduzione di aree per la distribuzione dei prodotti alla spina, la predisposizione di raccolta di alcune tipologie di rifiuti, per l’utilizzo di imballi e la vendita di prodotti (tipo lettiere per gatti) a maggiore sostenibilità ambientale;
  • riduzione della quota variabile per chi usa la compostiera;
  • riduzione/abolizione della tariffa per alcune categorie in difficoltà;
  •  incentivi per l’adeguamento dei locali condominiali adibiti allo stoccaggio dei rifiuti per quegli immobili che ne sono privi;
  • incremento dell’orario di apertura della piattaforma ecologica.

In molti avrebbero preferito spendere qualche euro in più pur di avere questi servizi garantiti a chi ne ha bisogno.

E’ inoltre mancata una visione complessiva – un vero e proprio “piano per i rifiuti” – utile a costruire sinergia fra cittadini ed istituzioni, attraverso processi coordinati fra assessorati:

  • assessore al bilancio per una valutazione delle priorità e compatibilità economiche dei servizi solidali proposti
  • assessore all’istruzione per la collaborazione con le scuole di programmi di informazione e divulgazione;
  • assessore al commercio per la promozione delle azioni positive;
  • assessore all’urbanista per gli adeguamenti edilizi
  • assessore ai servizi sociali per le situazioni di difficoltà
  • assessore all’ecologia per la verifica ed il controllo del gestore del servizio
  • sindaco per il coordinamento complessivo.

Tutto questo è mancato, come è mancato l’osservatorio sui rifiuti, che avevamo subito proposto lo scorso anno in modo da avere il quadro davvero oggettivo dell’andamento del servizio.

Come pure sono mancati i riscontri alle indicazioni sui dati della raccolta differenziata forniti al comune dal gestore. Neppure di fronte alle evidenti discrepanze di tali dati rispetto a quelli regionali dell’ARPA, dimostrate dalle analisi puntuali condotte da alcuni cittadini e soci del nostro comitato, l’amministrazione non ha voluto fare chiarezza e rispondere alle sollecitazioni.

La gestione dei rifiuti è un affare da milioni di euro, che coinvolge il benessere e la salute dei cittadini. Solo una gestione del servizio attenta, efficace, solidale e trasparente ne garantisce il buon funzionamento. Anche di questo occorre tener conto nel valutare chi sceglieremo per amministrare la città nei prossimi anni.

 

Monnezza: informazione, disinformazione e propaganda

“arriveremo a produrne oltre il 50% in meno” .

Così scriveva l’assessore all’ecologia Ermanno Zacchetti alla vigilia dell’introduzione del sacco rosso (che ci rifiutiamo di chiamare ecuo sacco, perché non è equo né ecologico). In dicembre è arrivata la comunicazione da parte di sindaco ed assessore che dopo cinque mesi la percentuale di rifiuto indifferenziato a Cernusco si è ridotta del 60,53%.
Si tratta di dei dati comunicati al comune da CEM Ambiente, concessionaria da gennaio del servizio di igiene urbana, riassunti in questa tabella:

Lo stesso assessore Zacchetti si chiede: “Può nascere il dubbio sulla veridicità di questi dati: sono veri o sono farlocchi?” E fa un lungo excursus per concludere che “Il Comune … tra marzo e aprile di ogni anno ha l’opportunità di verificare ed avere una visione completa su tutti i dati riguardanti i rifiuti dell’anno precedente”.

I dati relativi all’andamento di cinque mesi di raccolta differenziata forniti dal gestore rappresentavano  un’informazione da verificare, ma sono stati direttamente trasferiti come notizia ai cittadini  dall’amministrazione. Ci si chiede allora perché in dicembre siano stati presentati se:

1) sono solo un’anticipazione e per il bilancio definitivo occorrerà aspettare marzo/aprile;
2) si tratta di dati che arrivano direttamente dal gestore del servizio e sono stati riportati alla cittadinanza senza una verifica (almeno non dichiarata) da parte dell’amministrazione che pure ha compiti di vigilanza e controllo sul gestore;
3) non derivano dal peso reale dei rifiuti conferiti che si ricava solo dai registri FIR (Formulario di Identificazione Rifiuto) di carico e scarico dei materiali, come dichiarato dallo stesso assessore.

Nelle scorse settimane si è molto discusso in Italia su bufale ed opportunità di controllo dell’informazione. Persino la monnezza, la monnezza della nostra città, ci aiuta a riflettere e rende concreto questo dibattito.
I dati sui rifiuti sono veri o farlocchi? Chi dovrebbe controllarli? Ci troviamo davanti a informazione, informazione falsa (disinformazione) oppure propaganda?
L’amministrazione non ha voluto istituire un osservatorio sui rifiuti composto da soggetti diversi che avrebbe potuto verificare come soggetto terzo i dati presentanti invece senza contraddittorio; la stampa locale si è limitata a riprendere il comunicato stampa del comune senza porsi domande e/o approfondire venendo meno al compito del giornalista che, secondo il grande reporter Robert Fisk è “dare le notizie e porsi delle domande”.
Intanto i cittadini hanno già dimostrato – sinora senza alcuna smentita – che i dati forniti da CEM sull’andamento dei rifiuti dopo l’introduzione del sacco rosso non corrispondono a ciò che si rileva dai tabulati. Riportiamo solo due esempi tratti dallo studio sul sacco rosso di S. Pozzi e S. Rocchi.

2013-14-15 – CURVA E.S. TRE COMUNI, dallo studio sull’ecuo sacco di Pozzi e Rocchi (11, dia 15)

2014-15 CURVA E.S. 10 COMUNI – studio sull’ecuo sacco di Pozzi e Rocchi (11, dia 23)

I dati sui rifiuti sono importanti, servono come base per stabilire le tariffe della tassa sui rifiuti che ci troveremo a pagare quest’anno. La loro presentazione a metà dicembre era così propedeutica alla successiva approvazione nel consiglio comunale del 22 dicembre 2016 del Piano Finanziario 2017 del servizio di gestione dei rifiuti urbani del Comune di Cernusco sul Naviglio e delle relative tariffe della tassa sui rifiuti (Tari) anno 2017 e del Bilancio di previsione finanziario.

Il problema quindi è che come faremo a controllare l’adeguatezza delle tasse che paghiamo e, prima ancora, che i notevoli costi del servizio di igiene urbana siano effettivamente congrui se la disinformazione è istituzionale?

Il 2017 si apre con gli stessi interrogativi dei mesi scorsi, con forse uno spiraglio legato al fatto che questa primavera ci saranno le elezioni e su questi temi chi si propone di governare il paese per prossimi anni avrà modo di proporre quegli strumenti sinora negati ai cittadini per distinguere l’informazione dalla propaganda rispetto ai beni ed ai servizi di interesse collettivo. E lì si farà la differenza.

L’insostenibile leggerezza dell’ecuosacco – 2a puntata

leggerezza Quarta leggerezza insostenibile.
A dispetto o nonostante l’adeguata informazione, la città appare più sporca ed alle lamentele dei cernuschesi sull’ecuosacco l’amministratore unico di CEM, invece che verificare e tener conto delle segnalazioni, ha risposto con un giudizio di valore sui cernuschesi (hanno la puzza sotto il naso). Una battuta infelice ed inopportuna che il Sindaco non si è neppure sentito in dovere di stigmatizzare per difendere i suoi concittadini.

Quinta leggerezza insostenibile.
Lo hanno chiamato ecuosacco, forse perché dovrebbe coniugare insieme ecologia ed equità. Ciò che sin dalle elementari avrebbero segnato come un errore di ortografia, viene proposto come elemento d’innovazione. In realtà è un’operazione di marketing aziendale che non pare essere in linea con gli obiettivi annunciati.
Partiamo dalla riduzione dei rifiuti secchi. Nel documento Il progetto Ecuo Sacco a Cernusco: dati e info utili, presentato nell’incontro pubblico del 17 maggio si legge che grazie all’introduzione del sacco rosso i rifiuti secchi nel 2015 hanno subito una riduzione del 66% e tutte le altre tipologie di rifiuti un incremento (umido 14%, multipack 43% e carta 22%).
Dati più che confortanti quindi. Eppure c’è qualcosa che non torna: i comuni coinvolti nel 2014, primo anno di sperimentazione sono tre (Bellusco, Grezzago e Mezzago), nel 2015 se ne aggiungono sette (Camparada, Cambiago, Caponago, Carugate, Cassano d’Adda, Lesmo e Vaprio d’Adda) e quindi il confronto su dati omogenei da un anno all’altro si potrebbe fare solo per i primi tre rispetto al 2013, invece vengono tutti messi insieme in un unico calderone.

Ma c’è di più, accade che due cittadini (SyS) poco convinti da questa approssimazione si siano dati la briga e pure il gusto di andare a verificare i dati proposti. Hanno così controllato le tabelle relative ai rifiuti per ciascun comune pubblicate da CEM Ambiente mettendo insieme migliaia di valori e ricomponendo le tipologie di rifiuti. Un lungo e paziente lavoro di analisi che ha portato a risultati diversi da quelli presentati: la riduzione dei rifiuti secchi dopo l’introduzione del sacco rosso rispetto al 2013 è del 52%, l’incremento dell’umido del 51%, il multipack 43%, la carta il 37%. Molto meno se si valuta il solo 2014: 8% di riduzione del secco, l’incremento dell’umido del 36%, il multipack 10%, la carta il 13%.
Quindi la riduzione dei rifiuti secchi c’è, ma solo a partire dal 2015 ed è del 20% inferiore a quella dichiarata.

Sesta leggerezza insostenibile.
Tali valori sono però stati ripresi anche nella relazione tecnica di accompagnamento alla delibera istitutiva del “progetto sperimentale ecuosacco”, datata 24 maggio 2016 a supporto dell’efficacia del progetto. Relazione curata dall’ufficio tecnico del comune di Cernusco ma che è praticamente uguale a quella del comune di Brugherio redatta l’anno precedente quando anche Brugherio entra a far parte del progetto. Quindi in due comuni nessuno è andato a controllare i dati forniti da CEM, è stato fatto un copia/incolla della loro relazione che è stata pure ulteriormente scopiazzata da un ufficio tecnico all’altro.

2a puntata – continua

L’insostenibile leggerezza dell’ecuosacco – 1a puntata

leggerezzaChe dietro l’ecuosacco ci fosse una insostenibile leggerezza lo si era capito sin dall’inizio, quando la giunta comunale era stata costretta ad emettere in tutta fretta i dispositivi amministrativi istitutivi cinque giorni prima dell’avvio della nuova modalità di raccolta, dopo che nell’assemblea pubblica di presentazione un cittadino* ne aveva segnalato la mancanza mentre il sindaco  dichiarava che c’erano, ma di non ricordarli.
Ed è la prima leggerezza insostenibile.

Seconda leggerezza insostenibile
Sempre all’ambito amministrativo appartiene la leggerezza del mancato riferimento alla normativa sulla privacy nella modulistica necessaria per richiedere ecuosacchi supplementari, rispetto a quelli previsti per tipologia di composizione famigliare, per chi ha la necessità di smaltire pannoloni e presidi sanitari. Così come solo dopo le numerose segnalazioni al Garante della Privacy, anche CEM Ambiente si è adeguata ed ha inserito l’informativa sulla privacy il 18 luglio 2016, un mese e mezzo dopo l’ introduzione del sacco rosso.

Terza leggerezza insostenibile.
Ma torniamo all’inizio: vale a dire all’informazione della nuova modalità di raccolta dei rifiuti urbani ai cittadini: “il progetto Ecuosacco si sta dimostrando nei fatti la più importante campagna di formazione e informazione in tema di differenziazione e di attenzione ambientale mai predisposta a Cernusco“ scrive il Sindaco. Singolare quindi che in un progetto di così ampio respiro ed ambizione sia mancato proprio il coinvolgimento diretto dei cittadini che hanno avuto solo due occasioni pubbliche di confronto con amministrazione e gestore del servizio.

Come invece  dimostra l’esperienza consolidata ormai in numerose realtà, quando si chiede alle persone di cambiare le proprie abitudini è opportuno accompagnare tali richieste con un percorso di ascolto, confronto e raccolta delle criticità nei diversi quartieri e fra le diverse tipologie di utenze.

In questo modo si sarebbe capito meglio e prima che nella zona industriale la distribuzione non copriva tutte le utenze, i giri di raccolta erano e sono ancora effettuati nel giorno sbagliato, che i condomini ad elevata concentrazione di stranieri avrebbero avuto bisogno di un’informazione multilingue, oltre che di una mediazione culturale a cui si ricorrerà tardivamente solo ora.

1a puntata

chi ha paura dell’ecuo sacco?

sacchi_200916

lo scoprirete stasera all’incontro pubblico organizzato dal comitato Bene Comune Cernusco

biblioteca civica Penati, via Fatebenefratelli, ore 21

Tutto quello che non ci è mai stato raccontato sulla nuova modalità di raccolta differenziata.

Le osservazioni e le proposte dei cittadini

 

 

I cernuschesi hanno la puzza sotto il naso: 100 giorni di ecuo sacco

volantino_pe_CASSINA Giovedì 22 settembre alle 21, presso la biblioteca civica Penati, via Fatebenefratelli 12 a Cernusco faremo il punto sull’ecuo sacco, la nuova modalità di raccolta differenziata a 100 giorni dalla sua introduzione.

Raccoglieremo le testimonianze e le proposte dei cittadini, insieme alla presentazione di un dossier sulla raccolta differenziata e di contributi dall’assessore all’ecologia del comune di Cernusco e dall’assessora all’ambiente del comune di Segrate
Cem Ambiente è stata invitata.

Il grado di soddisfazione degli utenti e dei cittadini è uno degli elementi chiave per valutare l’andamento di un servizio. Facciamo valere la nostra voce.

Vi aspettiamo giovedì 22 settembre alle 21.

#ecuosaccoleaks: i dati sul secco che non ci sono

portaleCEM

Il comitato Bene Comune Cernusco ha inviato richiesta formale al comune di Cernusco perché eserciti le sue funzioni di vigilanza e al controllo nei confronti di CEM Ambiente, la società cui è stato affidato dal 1° gennaio 2016 il servizio di igiene urbana del comune di Cernusco.

Ricordiamo che la società affidataria è tenuta a fornire:

a) il prospetto mensile riepilogativo dei servizi effettuati;
b) il consuntivo mensile dei dati, espressi in unità di peso (o, qualora lo suggeriscano la logica e/o le consuetudini, in pezzi), concernenti le singole frazioni di rifiuto raccolte
c) un’adeguata campagna informativa, atta ad instaurare reali rapporti di collaborazione con l’utenza e poter conseguire miglioramenti dei servizi per qualità e quantità
d) l’aggiornamento del sito internet

mentre a tutt’oggi nelle sezioni DATI STATISTICI ANNO CORRENTE e DATI STATISTICI ANNI PRECEDENTI del portale internet di CEM Ambiente il foglio dati relativi al SECCO R.D. è completamente privo di dati per tutti i comuni serviti.

Ricordiamo che la mancata possibilità di reperire e confrontare i dati relativi alla raccolta differenziata impedisce la possibilità di valutare efficacia ed efficienza del servizio fornito da CEM Ambiente rispetto al monitoraggio degli indicatori di contesto, efficienza ambientale, efficienza economica-gestionale per raccolta e trasporto che servono per valutare la qualità del servizio ecuo sacco.

Pertanto il comitato Bene Comune Cernusco ha invitato il comune di Cernusco ad adempiere ai suoi doveri di vigilanza e controllo nei confronti della società affidataria affinché gli obblighi di informazione nei confronti dell’utenza vengano rispettati.

Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore gli interessi della cittadinanza a sollecitare CEM Ambiente a mettere a disposizione  i dati relativi al secco da raccolta differenziata  sia per l’anno corrente che per gli anni precedenti. Tali dati sono molto importanti per la valutazione dell’efficacia dell’ecuo sacco, la nuova modalità di raccolta differenziata del secco attraverso il sacco rosso introdotta dal 1 giugno.

Vi invitiamo pertanto a scrivere a:

info@cemambiente.it

con in copia il comune di Cernusco urp@comune.cernuscosulnaviglio.mi.it ed il nostro comitato benecomunecernusco@gmail.com

chiedendo di pubblicare i dati sulla raccolta del secco.

#ecuosaccoleakes: come/dove va il secco

comevailsecco_0616
Ci abbiamo provato ad estrarre i dati dell’andamento del secco dal portale di CEM ambiente. Quelli che vedete sono i risultati che si ottengono per il SECCO DA RACCOLTA DIFFERENZIATA.

Per una migliore visualizzazione abbiamo messo in evidenza solo Cernusco, ma la pagina è completamente priva di dati. Ora, anche ammesso che non vengano aggiornati con continuità, non è possibile che dall’inizio dell’anno non ci nessun valore per nessuno dei comuni serviti da CEM.

Come si fa a valutare l’adeguatezza del servizio se non ci sono elementi di comparazione fra prima che iniziasse l’ecuo sacco e dopo la sua introduzione? Come fa l’ufficio ecologia del comune a valutare se c’è qualcosa che non va nel servizio?

Ricordiamo qui cosa prevede il contratto di servizio con CEM:

Schermata 2016-07-17 alle 22.00.15
Ci aspettiamo che venga fatto rispettare e che qualcuno controlli che venga rispettato. Cosa che non ci pare si sia verificata in questo caso.

#ecuosaccoleaks: un primo bilancio

ecuo_abbandonatoA più di un mese dall’introduzione dell’ecuo sacco né il gestore del servizio né l’amministrazione hanno fatto un bilancio sul funzionamento della nuova modalità di raccolta dei rifiuti indifferenziati.
A Cernusco la raccolta differenziata è ferma da molti anni intorno al 65%, l’ecuo sacco è lo strumento “sperimentale” che dovrebbe portarla ad almeno il 70%: si tratta di un sacco di plastica colore rosso (blu per le utenze non domestiche) su cui è stampato un codice numerico collegato alle utenze registrate ai fini della tassa sui rifiuti da usare per i rifiuti secchi/indifferenziati, distribuito in numero contingentato (devono durare sino a dicembre 2017) e che viene ritirato una sola volta alla settimana, al posto delle due precedenti.
Lo scopo è di ridurre sempre di più la quantità di rifiuti indifferenziati che vanno all’inceneritore, quindi un obiettivo importante e significativo per la tutela ambientale e per le ricadute economiche che comporta legate alla riduzione dei costi di smaltimento e quindi alle tasse che pagano i cittadini per il servizio di igiene urbana.

Eppure l’entrata in vigore di questo provvedimento ha destato fra i cernuschesi molte polemiche per le modalità con cui è stato realizzato e per ciò che comportava. Nonostante il passaggio all’ecuo sacco si conoscesse da tempo (è dal novembre scorso che l’amministrazione ha avviato l’iter per la sua introduzione) solo dal 1 maggio è iniziata la sua distribuzione alle 16400 utenze di Cernusco e dal 1 giugno si utilizzano le nuove procedure di raccolta.
Come avevamo già sottolineato, le comunità sono sempre conservatrici e far cambiare le abitudini non è mai semplice, per questa ragione occorre prima di tutto convincere i cittadini che si tratta di una buona cosa, utile a tutta la comunità, all’ambiente e, se ben attuata, persino alle loro tasche.

rifiuti-_viaGoldoniA questo scopo occorreva prima di tutto dare il buon esempio adottando misure analoghe nei luoghi pubblici (non ci sono a Cernusco cestini per la raccolta differenziata) e mettere in campo una serie di misure collaterali che rendessero più semplice ed agevole differenziare e ridurre i rifiuti: dalle convenzioni con gli esercizi commerciali per la riduzione degli imballaggi (tipo detersivi alla spina, adozione di involucri più facilmente riconoscibili e separabili, predisposizione di aree dedicate al conferimento di particolari tipologie di rifiuti, tipo olio vegetale, sughero), alla previsione di incentivi per la predisposizione nei condomini dei locali tecnici adeguati alla raccolta. Soprattutto l’introduzione di misure solidali verso quelle categorie e/o fasce della popolazione che, per la riduzione della frequenza di ritiro ad una sola volta la settimana e per il numero contingentato di sacchi a disposizione, si trovano in difficoltà (chi usa pannoloni, pannolini, presidi sanitari e persino chi ha dei gatti).

filanda170516A tutte queste obiezioni, espresse con vivacità sia nell’assemblea pubblica di presentazione del progetto del 17 marzo che con dovizia di particolari nel gruppo Facebook No all’ecuo sacco, si all’equa TARI che conta più di mille aderenti, il sindaco ha risposto liquidandole con un consunto luogo comune pure sessista (commenti da suocere), salvo poi in tutta fretta essere costretto a predisporre i dispositivi amministrativi a copertura del provvedimento, perché mancavano pure quelli.

Così dopo più di un mese di ecuo sacco i cernuschesi si sono indispettiti (complice pure l’infelice esternazione dell’amministratore della CEM Ambiente: i cernuschesi hanno la puzza sotto il naso) e la città è diventata più sporca a causa degli abbandoni indiscriminati di rifiuti in giro per la città.
Non convince affatto “l’avevamo messo in conto” da parte di gestore ed amministrazione perché basta farsi un giro sui social media per capire che troppe cose non vanno bene: la quantità di sacchi e rifiuti abbandonati è aumentata, gli orari di conferimento in strada per la raccolta non sono affatto rispettati, ci sono aree della città (le zone industriali) e fasce di popolazione con esigenze concrete del tutto ignorate.

Le utenze non domestiche infatti (sono il 10% del totale, 1746 su 16393) contribuiscono alla TARI con quasi il 50% dei costi, però il 30% delle utenze registrate non ha ancora ritirato l’e.s., ci sono numerose segnalazioni di mancato ritiro dei rifiuti ed il calendario di raccolta è del tutto inadeguato (ad esempio si richiede l’esposizione della carta per la raccolta al sabato, quando gli esercizi sono chiusi).

ecuo_pannoliniAncora più gravi sono i problemi segnalati per le utenze domestiche per le quali l’introduzione dell’ecuo sacco ha rappresentato una riduzione del servizio (le zone sono passate da quattro a tre e la raccolta da due ad una volta alla settimana) con pesanti conseguente sulla gestione dei rifiuti organici.
I 40 litri del sacco rosso (dichiarati, ma non reali) non bastano a chi ha bisogno di buttare pannolini/pannoloni e presidi sanitari dovendoli conservare per una settimana come richiesto, al contrario sono troppo grandi per nuclei famigliari mono o bicomponente che finiscono per tenerlo in casa per più settimane.
L’adeguatezza dimensionale rispetto alla tipologia delle utenze era una criticità segnalata già in altri ambiti ove è stato sperimentato l’ecuo sacco, ma non se ne è tenuto conto.

Ma al di là delle dimensioni, colpisce la completa assenza di attenzione e solidarietà verso chi è in difficoltà: alle obiezioni si risponde con l’assegnazione di un numero maggiore di sacchetti, quando il problema è la frequenza di smaltimento per un rifiuto organico putrescente.

In molti altri comuni è stato istituito un servizio di ritiro a richiesta per pannoloni/pannolini e presidi sanitari. Basta compilare un modulo di autocertificazione ed il sacco dedicato NON viene neppure conteggiato ai fini della TARI.
Per non parlare delle Agevolazioni a favore di categorie sociali e sostituzione del Comune per chi la tassa sui rifiuti proprio non se la può permettere o dell’istituzione di un fondo di solidarietà a favore delle fasce deboli della popolazione nonché dei settori economico-produttivi che versino in situazioni di crisi o di particolare difficoltà. Questa richiesta è stata fatta presente da alcuni cittadini (fra cui il nostro comitato) ma è stata assolutamente ignorata da chi prende le decisioni che neppure inserisce fra i principi ispiratori dell’eco sacco la solidarietà.

lettiere_cem_bocconiE c’è pure il problema di chi ha dei gatti: come i pannolini, le lettiere vanno smaltite nell’ecuo sacco con gli stessi problemi di conservazione casalinga per sette giorni. Eppure nello studiogreencat_lettiera della Bocconi usato a supporto della scelta CEM si segnalava una campagna “lettiera” volta alla riduzione del rifiuto indifferenziato con il riferimento all’uso delle lettiere vegetali della campagna Gatti sostenibili, impronte ecologiche leggere di cui non si trova alcuna traccia né sul sito di CEM, né fra i consigli dell’amministrazione. A questo riguardo si segnala invece l’autonoma iniziativa di una farmacia cernuschese che promuove in vetrina la lettiera ecologica.

Sempre in relazione al tema dell’informazione e nonostante il contratto di servizio lo preveda espressamente, nessuna campagna è stata messa in atto per la promozione dell’uso di pannolini ecologici, né di coppette mestruali al posto degli assorbenti igienici.

L’unica iniziativa di promozione è la messa a disposizione di una compostiera per il riutilizzo degli scarti vegetali. Occorre però fare richiesta alla sezione TARI gestita da CEM per conto del comune attraverso un modulo che si potrebbe scaricare direttamente dal portale del comune, come accade per Capannori. A questo riguardo segnaliamo che chi fa il compostaggio domestico avrebbe diritto ad una riduzione della TARI del 10% sulla parte variabile, ma non è chiaro come verrà applicata. Sempre a Capannori la riduzione arriva al 20% per le utenze domestiche ed è prevista anche per i ristoratori che fanno il compost.

Per ora ci fermiamo qui, alle prossime puntate per gli approfondimenti sugli aspetti economici e sulla congruità dei dati proposti.

#ecuosaccoleaks: l’andamento del secco

RSU_trend_ton_agg.JPG Dopo settimane di ripetute richieste all’assessorato all’ecologia di rendere pubblici i dati relativi ai rifiuti RSU (secco indifferenziato) per gli ultimi due anni, ci sono stati appena inviati e ve li presentiamo in anteprima.

RSU_trend_perc_aggiornato.JPG

Come si rileva dall’elaborazione, per il 2016 CEM il nuovo gestore del servizio prevede una riduzione del 28% in termini di tonnellate.

Segnaliamo però che nella relazione tecnica illustrativa allegata alla recente delibera di giunta (n. 135-25.05.2016) è indicato un obiettivo del 35%.

Inoltre per poter verificare a fine anno l’efficacia del servizio affidato al nuovo gestore mancano ancora i dati relativi alla spesa procapite per il 2014 e 2015 e tutti quelli utili alla determinazione degli obiettivi di risultato per CEM Ambiente.

Schermata 2016-05-16 alle 21.02.18

Alla prossima puntata.

PS: manca la fonte – i dati riferiti al 2014 e 2015 da chi arrivano? Cernusco Verde? ARPA? E’ importante per verificare in futuro se sono confrontabili.

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